Quando devi interpretare uno dei mutanti più potenti della storia, dalle origini antichissime e dall’aspetto gigantesco, oltre che invincibile a qualsiasi attacco e dalla forza sovrumana, la preparazione dev’essere puntigliosa e frutto di un attento studio. Oscar Isaac, che sarà appunto Apocalisse in X-Men: Apocalypse di Brian Singer (oltre che Poe Dameron in Star Wars), aveva anticipato che il suo personaggio sarà un mix di effetti speciali e azioni pratiche, da sviluppare sul campo.
Proprio per questo l’attore ha cercato di chiarire come intende rappresentare il super villain, sottolineando che il suo engagement è fortissimo, complice il fascino esercitato su di lui da una figura come quella di En Sabah Nur: «Alla donna che ha inventato Apocalisse, la scrittrice Louise Simonson», spiega Isaac «era stato chiesto di dar vita a un malvagio dalle proporzioni gigantesche e così lei ha risposto che avrebbe fatto di lui l’incarnazione della seconda venuta con i quattro cavalieri e tutti gli elementi del testo biblico: fa fottutamente paura! Quindi sono molto incuriosito: quali concetti stanno dietro il significato di apocalisse? Cosa vuol dire, a partire dalle sue origini terminologiche, cioè da una parola greca che vuol dire “rivelazione”?», si è chiesto Isaac. «Apocalisse vuol dire aprire le tende».
Con uno studio così dettagliato, che addirittura sta conducendo Isaac ad approfondire l’argomento da un punto di vista filosofico, non dubitiamo che l’attore sarà in grado di prodursi in un’interpretazione memorabile!
Fonte: CBM
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