In Fate: The Winx Saga, la serie in 6 puntate uscita da poco su Netflix, man mano che viene rivelato di più su Bloom (Abigail Cowen), è chiaro che il personaggio, sulla carta, è destinato alla grandezza.
Viene infatti rivelato che Bloom è una Fata del Fuoco legata all’antica magia della Fiamma del Drago. Ma mentre è immersa in una fase così altamente formativa alla scuola di magia che frequenta, si verifica un grossissimo problema con lei e con l’arco narrativo del personaggio, come scrive il sito CBR.com. Piuttosto che apparire come una protagonista altruista e una salvatrice che potrebbe inaugurare una nuova, mistica era di pace, la ragazza viene descritta come nient’altro che un’inguaribile egoista.
È davvero difficile, infatti, cogliere un pizzico di eroismo in Bloom mentre continua a prendere decisioni egoistiche, senza preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni. Non le importa nemmeno della sua famiglia, come si è visto quando ha cercato di dare fuoco a casa sua in un angoscioso momento di ribellione dopo aver litigato con sua madre.
I suoi errori senz’altro la umanizzano, da un lato, ma la cosa più terribile è che non impara mai da essi. In seguito mente spudoratamente ad Aisha, Musa e Terra riguardo al suo lignaggio, il che è decisamente strano visto che loro sono pronte a sacrificare tutto per lei.
Bloom agisce costantemente da sola, solo per avere idee più dettagliate e approfondite sul suo passato, e non sembra capire nulla né di onestà né di ciò che significa giocare di squadra. È un comportamento esclusivamente infantile e crea uno sviluppo del personaggio minimo: un vero peccato, dato il potenziale decisamente elevato di Bloom.
Omettiamo ovviamente i passaggi della ricostruzione della sua vicenda nella serie che potrebbero più facilmente andare incontro a spoiler, per non svelare troppo, ma è evidente che anche il gesto risolutivo cui il personaggio approda nel finale avviene troppo tardi, quanto ormai è fin troppo antipatica e le sue azioni hanno smesso da un pezzo di generare empatia.
A proposito della serie uno degli aspetti più dibattuti è la mancanza dell’amata Flora, sostituita dalla cugina Terra, e Stella come se non bastasse ha un rapporto con Bloom fin troppo conflittuale rispetto al cartone originale e alle fatine di Iginio Straffi così come molti spettatori le ricorderanno.
Il tutto è decisamente in linea con l’approccio più cupe, torbide e adolescenziali dello showrunner Brian Young (The Vampire Diaries) e l’interprete di Bloom Abigail Cowen (Le Terrificanti Avventure di Sabrina) ci ha tenuto a sottolineare come la serie sia un mix di elementi nuovi e spunti del passato.
E voi, cosa ne pensate della serie Netflix sulle Winx, se l’avete già vista, e nello specifico dell’arco narrativo di Bloom? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: CBR.com
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