Dopo aver scoperto l’elenco completo dei vincitori di Alice nella città – sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma – ecco anche il titolo del film che si è aggiudicato l’ambito Premio del Pubblico BNL.
Si tratta di Santa subito, il documentario diretto da Alessandro Piva che racconta la vera storia di Santa Scorese, una giovane donna che nel 1991 venne assassinata da un uomo che l’aveva perseguitata per tre lunghi anni, durante i quali le sue continue denunce rimasero inascoltate. Spiega il regista: «Questa storia è dedicata proprio a chi rimane solo con il suo dolore, dopo lo sgomento di un lutto subitaneo e assurdo. Tra femminicidio e martirio, Santa subito racconta la storia di un destino annunciato. Paradigma di troppe altre storie dallo stesso finale: il mio piccolo, personale appello affinché le donne siano lasciate meno sole, quando si ritrovano in balìa di una psicosi travestita da amore.»
Ecco la sinossi ufficiale:
Bari, fine anni ‘80. Santa ha poco meno di vent’anni e come ogni ragazza custodisce sogni e apprensioni, che affida al suo diario. Nel suo cuore ardono fede cristiana e fame di vita: è ferma nel voler assecondare la sua vocazione spirituale, non prima però di aver conseguito la laurea, come ha concordato con i suoi. Qualcuno però si intromette tra Santa e le sue aspirazioni. Un uomo incrociato per caso negli ambienti parrocchiali prende a farle appostamenti, a inviarle lettere deliranti, a pedinarla ovunque per tre lunghi anni, proseguendo di fatto indisturbato nonostante le ripetute denunce. Il 15 marzo del 1991 tredici coltellate mettono fine alla vita di Santa. Si sarebbe potuto evitare un epilogo come questo?
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