Sarà il film Lust (Lussuria) del regista egiziano Khaled El Hagar, vincitore del Festival Internazionale del Cairo 2011, ad aprire la 22° edizione il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, dedicato alla conoscenza dei film, delle realtà e delle culture dei paesi del Sud del mondo.
Il festival prevede oltre 60 titoli in programma, divisi in diverse sezioni:
- Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, che prevede una selezione di titoli provenienti da questi paesi, privilegiando soprattutto le opere di giovani registi. Tra i film più attesi, il pluripremiato Porfirio del colombiano Alejandro Landes, presentato alla Quinzaine di Cannes, che racconta la storia di un uomo paralizzato a causa di un proiettile vagante della polizia colombiana;
- Concorso Documentari Finestre sul Mondo, che vuole dar attenzione alla produzione documentaria dei tre continenti. Da tenere in particolare considerazione La vierge, les Copte set moi, documentario africano che è stato anche presentato al festival di Berlino proprio quest’anno;
- Concorso per il Miglior Film Africano, in cui l’attenzione si concentra su registi africani già affermati. Tra i titoli Always Brando – Quand tombent les étoiles, diretto dal regista Ridha Behi, che si caratterizza per essere un documentario, diario e insieme anche un po’ finzione, in quanto tratta di una troupe cinematografica americana che sconvolge la tranquillità di un villaggio tunisino e trova in uno dei loro abitanti una somiglianza incredibile con Marlon Brando;
- Concorso Extr’A è dedicato a opere di cineasti italiani che si confrontano con altre culture e trattano i temi dell’immigrazione. Verrà proiettato in anteprima il film Mare chiuso, di Andrea Segre e Stefano Liberti , un documentario che testimonia la sorte degli immigrati africani che nel 2009 furono respinti in mare e ricondotti in Libia in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi. Nel documentario sono i profughi stessi a raccontare in prima persona la loro esperienza e come la loro vita è cambiata da quel momento.
Oltre ai film in concorso, sono numerose le sezioni parallele, tra cui E tutti ridono… le più divertenti commedie da Africa, Asia e America Latina, selezionate con la collaborazione di Gino e Michele di Zelig. Due sezioni particolarmente interessanti sono la retrospettiva Ombre Digitali: film cinesi dell’ultima generazione, che mostrerà film del cinema indipendente cinese spesso minacciati o resi invisibili dalla censura del loro paese, e Mondo Arabo – Atto II, con film girati da registi italiani e arabi.
Saranno numerose, inoltre, le iniziative che vanno al di là del cinema stesso, come mostre e attività multidisciplinari ispirate alle culture dei tre continenti. Non mancheranno inoltre happy hour, che permetteranno a tutti i partecipanti di confrontarsi e discutere sui temi che sicuramente questo festival porterà alla luce.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina.
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