ll Festival di Cannes ha annunciato questa mattina il programma della 74esima edizione, che si svolgerà sulla Croisette dal 6 al 17 luglio prossimi (ma è già stato ribadito, ovviamente, che l’intenzione dall’anno venturo è quella di tornare all’abituale collocazione di maggio).
L’ossatura del programma di quello che è ritenuto il più grande e prestigioso festival cinematografico del mondo è naturalmente molto cinéphile e tanti sono i film che verranno finalmente mostrati dopo essere stati “arretrati” nel corso del 2020. In rampa di lancio c’è naturalmente l’attesissimo (e già blindato prima della conferenza stampa di stamani) The French Dispatch di Wes Anderson, nuovo film dell’amato cineasta statunitense ambientato in Francia e col consueto supercast di divi e amici, da Bill Murray a Timothée Chalamet.
Tra i registi più abituali della kermesse spiccano in Concorso i soliti Paul Verhoeven, Apichatpong Weerasethakul (con Memoria, primo film internazionale del cineasta thailandese con Tilda Swinton), Asghar Farhadi, Nanni Moretti (unico italiano in concorso con l’atteso Tre piani) e i francesi Jacques Audiard, vincitore dell’ultima Palma d’oro transalpina con Dheepan nel 2015, Bruno Dumont e Leos Carax, che com’era già noto aprirà il festival col suo musical d’autore Annette, con protagonisti Adam Driver e Marion Cotillard.
Il cineasta indipendente americano Sean Baker e la regista francese Mia Hansen-Løve gareggeranno per la prima volta per la Palma d’oro in un Concorso in cui troviamo anche due film africani, firmati da Mahamat-Saleh Haroun e Nabil Ayouch, primo lungometraggio marocchino di tutti i tempi a godere della vetrina della Selezione Ufficiale.
«Abbiamo visto il suo film l’hanno scorso, lui ha aspettato pazientemente, che detto a proposito di Nanni Moretti è un ossimoro», ha voluto scherzare Frémaux sul film di Nanni Moretti, che quest’anno festeggerà in ogni caso, tornando sulla Croisette, i vent’anni de La stanza del figlio, che tra l’altro è anche l’ultima vittoria nostrana in Costa Azzurra. Curiosa l’aggiunta, nel novero dei 24 film del concorso, del film Flag Day di Sean Penn, integrato precipitosamente e all’ultimo momento alla lista dei titoli selezionati, mentre all’appello della Sélection officielle mancano ancora un blockbuster che verrà presentato in anteprima al “cinema in spiaggia” (Cinéma de la Page) del lungomare di Cannes, e il film di chiusura.
Nelle proiezioni speciali trovano posto nomi come Charlotte Gainsbourg, in veste di regista con Jane by Charlotte, sulla madre Jane Birkin, e l’irriducibile Oliver Stone con JFK: Through the Looking Glass, mentre in fuori concorso ecco Stillwater di Tom McCarthy con Matt Damon e The Velvet Underground di Todd Haynes. Da registrare l’assenza in blocco di titoli Netflix, che negli ultimi anni ha spesso conosciuto degli scontri frontali con le istituzioni del festival francese (il colosso in streaming, in sostanza, rifiuta lo scenario che i suoi film mostrati sulla Croisette debbano uscire contemporaneamente e obbligatoriamente nelle sale francesi, condizione che lo stato maggiore del festival, composto anche da esercenti, reputa essenziale e sulla quale non è disposto a transigere).
Notevole sarà, per gli accreditati e i presenti del festival, l’apparato dei dispositivi di sicurezza anti-COVID-19, con l’obbligo di un tampone cui sottoporsi ogni 48 ore per i non vaccinati. Il presidente di giuria sarà Spike Lee, che occuperà il ruolo che avrebbe dovuto rivestire già nell’edizione del 2020 poi cancellata a causa della pandemia, mentre Jodie Foster, come annunciato nella giornata di ieri, riceverà la Palma d’oro d’onore alla carriera.
Il programma è stato presentato questa mattina dal delegato generale del festival Thierry Frémaux (che ha detto: «Il cinema non è morto e il ritorno del pubblico nelle sale cinematografiche di tutto il mondo è stata la prima buona notizia. Il festival sarà la seconda») e dal presidente Pierre Lescure, che ha rassicurato i presenti sull’efficacia e l’organizzazione del piano anti-contagio. Tra le novità strutturali spicca la nuova sezione Cannes Première, mentre di seguito trovate l’elenco completo dei titoli, divisi per sezioni.
FILM D’APERTURA
ANNETTE di Leos CARAX
CONCORSO
TOUT S’EST BIEN PASSÉ di François OZON
UN HÉROS (A Hero) di Asghar FARHADI
TRE PIANI di Nanni MORETTI
TITANE di Julia DUCOURNAU
THE FRENCH DISPATCH di Wes ANDERSON
RED ROCKET di Sean BAKER
PETROV’S FLU di Kirill SEREBRENNIKOV
PAR UN DEMI CLAIR MATIN di Bruno DUMONT
NITRAM di Justin KURZEL
MEMORIA di Apichatpong WEERASETHAKUL
LINGUI di Mahamat-Saleh HAROUN
LES OLYMPIADES (Paris 13th District) di Jacques AUDIARD
LES INTRANQUILLES (The restless) di Joachim LAFOSSE
LA FRACTURE di Catherine CORSINI
JULIE (EN 12 CHAPITRES) (The worst person in the world) di Joachim TRIER
HYTTI NRO 6 (Compartment NO.6) di Juho KUOSMANEN
HAUT ET FORT (Casablanca beats) di Nabil AYOUCH
HA’BERECH (Le genou d’Ahed / Ahed’s knee) di Nadav LAPID
DRIVE MY CAR di Ryusuke HAMAGUCHI
BERGMAN ISLAND di Mia HANSEN-LOVE
BENEDETTA di Paul VERHOEVEN
A FELESÉGEM TÖRTÉNETE (L’histoire de ma femme / The story of my wife) di Ildikó ENYEDI
CANNES PREMIERE
EVOLUTION di Kornél MUNDRUCZO
TROMPERIE (Deception) di Arnaud DESPLECHIN
COW di Andrea ARNOLD
CETTE MUSIQUE NE JOUE POUR PERSONNE (Love songs for tough guys) di Samuel BENCHETRIT
MOTHERING SUNDAY di Eva HUSSON
SERRE-MOI FORT (Hold me tight) di Mathieu AMALRIC
IN FRONT OF YOUR FACE di HONG Sang-Soo
FUORI CONCORSO
DE SON VIVANT di Emmanuelle BERCOT
EMERGENCY DECLARATION di HAN Jae-Rim
THE VELVET UNDERGROUND di Todd HAYNES
STILLWATER di Tom MCCARTHY
ALINE (Aline, the voice of love) di Valérie LEMERCIER
BAC NORD di Cédric JIMENEZ
PROIEZIONI SPECIALI
H6 di Yé Yé (opera prima)
CAHIERS NOIRS (Black notebooks) di Shlomi ELKABETZ
O MARINHEIRO DAS MONTANHAS (Le marin des montagnes/Mariner of the mountains) di Karim AÏNOUZ
JFK REVISITED: THROUGH THE LOOKING GLASS di Oliver STONE
JANE PAR CHARLOTTE di Charlotte GAINSBOURG (opera prima)
UN CERTAIN REGARD
THE INNOCENTS di Eskil VOGT
COMMITMENT HASAN di Hasan Semih KAPLANOGLU
AFTER YANG di Kogonada
NOCHE DE FUEGO di Tatiana HUEZO
LAMB di Valdimar JÓHANSSON (opera prima)
BONNE MÈRE di Hafsia HERZI
DELO (House arrest) di Alexey GERMAN JR.
BLUE BAYOU di Justin CHON
MONEYBOYS di C.B Yi (opera prima)
FREDA by Gessica GÉNÉUS (opera prima)
UN MONDE di Laura WANDEL (opera prima)
PROIEZIONE DI MEZZANOTTE
ORANGES SANGUINES (Bloody oranges) di Jean-Christophe MEURISSE
Foto: Getty (Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images)
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