Festival di Cannes: Bondi, un successo che ci rende orgogliosi
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Festival di Cannes: Bondi, un successo che ci rende orgogliosi

Il ministro dei Beni Culturali esalta i premi a Garrone e Sorrentino

Festival di Cannes: Bondi, un successo che ci rende orgogliosi

Il ministro dei Beni Culturali esalta i premi a Garrone e Sorrentino

Anche il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi si è unito agli elogi per la doppia vittoria italiana al festival di Cannes: “Un successo concreto che rende orgogliosi: avevo definito una vittoria morale del nostro cinema la presenza, al 61° Festival di Cannes, di quattro film italiani. Il premio della critica a Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana, il Gran Premio della giuria a Gomorra di Matteo Garrone, il Premio della giuria a Il Divo di Paolo Sorrentino, l’;accoglienza calorosa ricevuta da Il resto della notte presentato da Francesco Munzi alla Quinzaine hanno trasformato quella vittoria morale in un successo concreto di cui andare legittimamente orgogliosi. Si tratta di film intensi, duri, spietati nel guardare alla recente storia politica e all’;attualità del nostro Paese. Ma il cinema, lo spettacolo, la cultura, non possono e non devono proporre solo intrattenimento, che pure è importante, ma anche stimolare la riflessione e rappresentare non solo le virtù e i punti di forza di un Paese, ma anche i problemi che deve affrontare”. Bondi sottolinea altri aspetti: il grande successo anche commerciale, al box office, di Gomorra e le vendite internazionali che i quattro film presentati hanno realizzato al Marchè di Cannes, oltre al fatto che siano stati realizzati anche con fondi statali. “Mi fa piacere inoltre sottolineare – ha dichiarato infatti – che tutti i film italiani presenti a Cannes sono riconosciuti di Interesse Culturale e sono realizzati con il sostegno e con il contributo della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. è un segnale e anche una conferma, guardando ai titoli sostenuti dal Ministero negli ultimi tre anni, di come il riordino della legge cinema voluto dal governo e realizzato da Giuliano Urbani, nel 2004, provvedimento che all’;epoca fu oggetto di non poche critiche, abbia invece dato buoni frutti. Prima le regole: moderne, trasparenti, efficaci; Poi le risorse: giuste e dimensionate alle possibilità e agli obiettivi. In questa direzione confermo l’;impegno mio e del governo a rafforzare questo processo virtuoso, consolidando i risultati ottenuti e contribuendo così al definitivo rilancio della nostra industria cinematografica”.
An.Au.

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