È stato presentato questa mattina alla stampa, Little Sparrows, il film drammatico, in concorso, diretto da Yu-Hsiu Camille Chen e interpretato da Nicola Bartlett, James Hagan, Nina Deasley, Melanie Munt, Arielle Gray, Nick Candy, Whitney Richards, Simon Lockwood e Christie Sistrunk.
È questo il primo lungometraggio della regista di Taiwan che, nel 2009, ha diretto e prodotto il cortometraggio Conscience, tratto da un racconto di Italo Calvino.
Il film, ambientato durante il periodo natalizio (anche se la cornice è una torrida estate, essendo ambientato in Australia), racconta la drammatica storia di Susan sposata con James, un attore che è riuscito a raggiungere il successo in tarda età, con un carattere assente e distratto.
Un giorno la donna scopre che il cancro al seno, che sembrava sconfitto, è invece ritornato. Tutta la famiglia è costretta ad affrontare la realtà. Ognuna delle tre figlie ha una storia personale e qualche segreto da nascondere che deciderà di raccontare alla madre. Così Susan diventerà loro confessore e consigliera, ma non mancherà di raccontare la propria verità.
Anna, Nina e Christine sono tre sorelle diverse fra loro che hanno vissuto una vita in una famiglia con un padre assente. Le tre hanno alle spalle storie drammatiche, ognuna a suo modo, storie che ne condizionano la vita e la serenità perché le “corrodono” dall’interno. Riusciranno a trovare la “pace” solo quando confideranno alla madre, ormai sul letto di morte, le loro intime paure. Sarà lei che, nel momento più difficile della sua vita, compirà il suo percorso riportando, grazie alla sua forza interiore, la serenità alle figlie liberandole dai loro pesi attraverso uno sguardo o una sua frase. Ma anche Susan ritroverà quel rapporto che forse non pensava di avere con le sue tre figlie, confidandosi anche lei e liberandosi di un segreto che nasconde il profondo amore che ha nutrito per loro.
Un film sull’amore tra madre e figlie, un amore che, come ci viene raccontato da Camille Chen, può considerarsi “catartico”, purificatore e in grado di donare la pace a chi sa trasmetterlo ed accoglierlo. Le parole non dette fra le protagoniste forse sono quelle che Chen preferisce mettere in luce: sono gli sguardi i volti, le carezze che si scambiano, che possono donare sollievo e “rendere liberi”.
Sotto, il trailer ufficiale del film:
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