Grande successo e approvazione tra la stampa per la presentazione in anteprima di The Lady, il film diretto da Luc Besson che aprirà ufficialmente questa sera la 6° edizione del Festival del Film di Roma.
The Lady racconta l’avventura umana e la “lotta” politica di Aung San Suu Kyi (Nobel per la pace nel 1991), la pacifista birmana che ha votato la sua vita per il suo popolo e il suo paese, in difesa dei diritti umani e della democrazia.
The Lady è un film intenso e coinvolgente che si segue con grande trasporto grazie anche alle ottime interpretazioni di Michelle Yeoh e di David Thewlis.
«Questo film è un atto d‘amore e d’impegno – dichiara la protagonista – tutti abbiamo lavorato al massimo delle possibilità. Questa pellicola ci ha permesso di capire il significato dell’amore “vero”, quello di una donna per la sua famiglia ma anche per il suo popolo e il suo paese».
Luc Besson ci racconta come, una volta letta la sceneggiatura, si sia commosso e, nonostante i molti impegni, abbia deciso di cancellarli tutti per dedicarsi completamente a questo progetto per il timore che finisse nelle mani di qualcuno che avrebbe potuto stravolgere la sceneggiatura e non rendergli giustizia «avevo paura di dare il film a qualche altro regista, dovevo farlo io! Non mi interessava esprimere l’aspetto politico bensì la dimensione umana di questa donna straordinaria, volevo portare alla luce i motivi per cui ha preso la terribile decisione di abbandonare la famiglia per dedicare tutta se stessa alla sua causa. Sono sicuro che attraverso questa storia noi tutti possiamo imparare qualcosa. L’aspetto della non violenza è uno dei messaggi più importanti del film, Aung San Suu Kyi riesce a portare la democrazia nel paese senza spargere il sangue, con tempi molto lunghi, è vero, ma è nostro dovere mostrare che questa cosa è possibile e sostenerla con tutte le nostre forze».
L’impegno e la passione che tutto il cast ha messo nel film si percepisce in ogni scena, gli attori hanno fatto un grandissimo lavoro di studio su personaggi estremamente carismatici che non hanno mai potuto incontrare ma hanno dovuto conoscere solo attraverso video e testimonianze: «Interpretare Suu è stato un impegno enorme – racconta la Yeoh – non solo fisico e mentale (ha dovuto perdere peso e imparare il birmano), ma anche emotivo. Quello che conosciamo di questa donna lo abbiamo visto dal suo sguardo e non dalle parole, ho passato ore e ore a vedere video e leggere testimonianze cercando di capire come esprimere al meglio il senso di sacrificio e passione che sono stati, e lo sono tuttora, costanti nella sua vita. Spero che tutto quello che ho imparato da questa donna possa rimanere in me, siamo tutti delle persone migliori dopo questa esperienza così forte».
Ma The Lady non è un film solo su una grande donna ma anche e soprattutto su una grande famiglia che è riuscita a capire il sacrificio e ad accettarlo proprio per amore: «Di solito si dice che dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna – dichiara Besson – questa volta è il caso di dire che dietro a questa grande donna c’è stato un grandissimo uomo», un uomo Michael, interpretato magistralmente da David Thewlis, che ha sacrificato tutta la sua vita per amore della moglie e delle sue idee «prima di iniziare a girare non sapevo nulla di quest’uomo – racconta l’attore – ho cercato di conoscerlo attraverso dei video dove mostrava sempre un aria seria e infelice, tanta era la sofferenza che portava dentro, come prima cosa ho cercato di capire come un uomo possa arrivare a fare tanto sacrificando se stesso poi vedendo un video che mostrava uno dei momenti in cui incontrava di nuovo la moglie, ho visto il suo sguardo e ho capito che era l’amore che lo portava a tanto»
Nonostante le tematiche scottanti che racconta il film, il regista ci spiega che, per quanto possibile, ha cercato di mantenere la massima fedeltà alla realtà anche nelle situazioni che non si conoscevano fino in fondo e in quelle che, nonostante non fossero “troppo cinematografiche”, andavano comunque raccontate. Secondo quanto viene dichiarato la lavorazione del film non ha visto particolari ostacoli, a parte alcune riprese in Thailandia che si sono svolte con la massima segretezza per evitare disagi. «Anche i figli di Suu hanno dato l’approvazione alla realizzazione del film senza riserve – ci dice Besson – purtroppo però non hanno potuto contribuire attivamente per paura che gli venisse negata nuovamente la possibilità di raggiungere la madre che tuttora combatte per la sua causa. Spero che, attraverso questo film, la voce di Aung San Suu Kyi possa fare il giro del mondo ed essere meglio conosciuta e condivisa dal grande pubblico».
Guarda le immagini del photocall e della conferenza stampa di The Lady al Festival di Roma 2011 (Foto di Getty Images e Kika Press)
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