Era il 1994 quando la storia del Re Leone e dei suoi protagonisti: Simba, Mufasa, Timon, Pumba entravano nel cuore di milioni di spettatori.
Oggi, a distanza di 17 anni, questo capolavoro imbattuto (negli USA occupa ancora il primo posto in classifica fra tutti i film animati disegnati manualmente) “rinasce” per le nuove generazioni, riconvertito in 3D, presentato oggi in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma, sarà nelle sale dall’11 novembre.
«Il Re leone è una storia padre e figlio», come racconta Don Hahn, il produttore, «racconta il momento nella vita in cui ti rendi conto che tuo padre ti sta trasmettendo la sua saggezza. É il Cerchio della Vita. Prima o poi tutti diventano adulti».
In questa nuova versione le emozioni sono sempre le stesse, anzi forse qualcuna in più, i personaggi sono teneri e esilaranti proprio come ce li ricordavamo, ma, grazie alla riconversione tridimensionale che esalta gli scenari africani alla massima potenza, ora è tutto più coinvolgente ed avvolgente.
«Il 3D migliora la storia», dichiara Robert Neuman, lo stereografo, «viene inserito in un film come si fa con la colonna sonora, la cui funzione è quella di arricchire il film e di sottolineare il contenuto emotivo. Avere la possibilità di rendere il Re Leone in 3D arricchendolo di profondità, aumenta la suggestione della storia».
Per la riconversione, il produttore e i registi hanno studiato ogni singola immagine del film cercando di migliorare al massimo l’effetto tridimensionale. La conversione ha richiesto 4 mesi di tempo e ha coinvolto 60 esperti che si sono occupati di diversi aspetti: dalla luce, al software, alla rielaborazione dei file originali. Per questa versione è stato riscritto un copione apposito in cui sono stati indicati, per ogni fotogramma, i livelli di profondità di ogni strato aggiunto per ottenere il 3D. Uno dei personaggi più difficili da convertire è stato Zazu, il servitore di Mufasa, mentre la sequenza più complessa da realizzare è stata quella in cui il perfido Scar canta Be prepared, in quanto contiene molteplici effetti e moltissimi personaggi.
«Con questa nuova veste 3D gli spettatori vedranno il film con occhi totalmente nuovi», dichiara Sara Duran Singer vice presidente della post produzione della WDS, «saranno immersi nella savana e circondati da incredibili immagini». «Anche al pubblico che ha già visto il Re leone», assicura Neuman, «abbiamo potuto regalare il piacere di rivederelo come se fosse la prima volta».
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