Festival di Venezia 2019: il nostro incontro con Brian De Palma, protagonista della masterclass di MasterCard
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Festival di Venezia 2019: il nostro incontro con Brian De Palma, protagonista della masterclass di MasterCard

A Venezia 2019 abbiamo avuto modo di incontrare il grande regista americano, ospite dell'evento di MasterCard dedicato al futuro dell'audiovisivo

Festival di Venezia 2019: il nostro incontro con Brian De Palma, protagonista della masterclass di MasterCard

A Venezia 2019 abbiamo avuto modo di incontrare il grande regista americano, ospite dell'evento di MasterCard dedicato al futuro dell'audiovisivo

Brian de Palma

Ha diretto classici come Carrie – Lo sguardo di Satana, Blow Out, Scarface e Gli intoccabili. Ha diretto attori come John Travolta, Sissy Spacek, Robert De Niro, Al Pacino e Sean Connery, facendo vincere un Oscar a quest’ultimo come non protagonista. Ha partecipato ai maggiori festival internazionali, vincendo un Leone d’Argento a Venezia per Redacted nel 2007. E proprio al Lido, in occasione della masterclass che MasterCard ha organizzato insieme a Venezia 2019, abbiamo incontrato Brian De Palma, ospite di una coversazione dal titolo “Vedere la vita attraverso una lente diversa”. Cosa significa per lui tale accezione?

Beh, è quello che facciamo quando giriamo film, presentiamo la vita tramite la nostra visione specifica. Prendiamo quello che c’è là fuori e a partire da lì costruiamo la nostra realtà, che dipende dal tipo di storia e presentazione visiva che vogliamo dare al pubblico. Ognuno ha la propria storia, ed è tutto soggettivo”.
Il regista si è poi pronunciato ulteriormente sull’argomento durante l’incontro MasterCard, dove ha conversato con Rossy De Palma, Nadine Labaki e Valeria Golino.
In particolare, ha svelato una lezione imparata dal maestro della suspense Alfred Hitchock: “Per costruire le scene d’azione bisogna presentare tutto lo spazio, cosa che Hitchock fa con la sequenza dell’aereo in Intrigo internazionale. Io l’ho fatto con la stazione ne Gli intoccabili, vedete tutta la zona prima che inizi la sparatoria. Tra l’altro quella scena è nata un po’ per caso: volevo girare un inseguimento in treno, ma la Paramount non me lo permise.

Qui sotto la nostra intervista.

 

Foto: Campari

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