Festival di Venezia 2019: tutti i premi delle Giornate degli Autori
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Festival di Venezia 2019: tutti i premi delle Giornate degli Autori

Ora che Venezia 2019 volge al termine, arrivano tutti i premi delle Giornate degli Autori

Festival di Venezia 2019: tutti i premi delle Giornate degli Autori

Ora che Venezia 2019 volge al termine, arrivano tutti i premi delle Giornate degli Autori

Festival di Venezia

Al tramonto della 76esima edizione del Festival di Venezia, il pubblico delle Giornate degli Autori ha scelto Un Divan à Tunis di Manele Labidi per il premio assegnato da BNL Gruppo BNP Paribas.

Il film, presentato in concorso nella sezione delle Giornate, sarà distribuito in Italia da Bim Distribuzione. La Labidi, nel commentare il premio, ha dichiarato: “Volevo filmare la Tunisia post-Rivoluzione dei Gelsomini e, in particolare, la classe media, profondamente lacerata tra modernità e tradizione. Scegliere come espediente la psicoanalisi e declinare la storia in forma di commedia mi ha permesso di creare personaggi complessi, mettere l’accento sulla loro dolce follia, ma anche mostrare il terreno impervio nel quale la crisi economica e l’ascesa dell’islamismo ha spinto questi individui”.

Il Label Europa Cinemas, che consiste in un contributo economico per la distribuzione e la produzione, è andato invece a Corpus Christi (Boże Ciało), terzo film del polacco Jan Komasa, anch’esso presentato in concorso.

Questa la motivazione: “Corpus Christi di Jan Komasa è un attraente connubio di tragico e comico – a volte violento, a volte toccante. Perno del film, la performance sorprendente e di assoluto rilievo di Bartosz Bielenia nel ruolo del carismatico Daniel, giovane delinquente che trova nel sacerdozio una via d’uscita dalla sua condotta criminale. Quando viene mandato a lavorare in una fabbrica, Daniel scappa in un vicino villaggio fingendosi prete, suscitando un impatto sorprendentemente positivo sulla bigotta comunità locale. La storia rappresenta molto chiaramente i conflitti tra bene e male della società di oggi. Inoltre, la scelta intelligente del film di adoperare una musica anempatica si rivela particolarmente efficace per evidenziare le tensioni e i conflitti all’interno di Daniel. Un film da mostrare al pubblico di tutta Europa; ci auguriamo che la vittoria del Label Europa Cinemas possa aiutarne la circolazione”.

Il regista Komasa ha commentato: “Il protagonista del film sente una vocazione ma non sa che uso farne a causa dei limiti imposti dalle istituzioni. È un tragico conflitto nel quale si scontrano due distinti drammi: quello di un individuo asociale e quello di una comunità sconvolta che nasconde un oscuro segreto”.

Appuntamento a domani per i premi finali di Venezia 2019. Nel frattempo, vi rimandiamo a quelli della Settimana Internazionale della Critica e al Leoncino d’Oro e i Premi Pasinetti.

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