«Fate l’amore non fate la guerra». Se a dirlo è il sexy interprete di Pretty Woman, American Gigolò, Ufficiale e gentiluomo, Shall We Dance? e Autumn in New York, una ragione ci sarà. Ospite attesissimo del Festival per ragazzi di Giffoni, Richard Gere ha infiammato la platea, composta per la prima volta non soltanto dai ragazzi tra i tredici e i vent’anni, curiosi di vedere in volto un divo matissimo dai loro genitori, ma anche le mamme stesse, forse persino più eccitate delle figlie. Capelli bianchi, occhi da seduttore, vestito in jeans, camicia bianca e rosari tibetani al polso, è venuto a parlare con i ragazzi portando con sé il figlio quattordicenne Homer e un suo amico: «Sono molto contento di essere qui a Giffoni, sono onorato di essere ospite di un festival in cui si realizza una cosa importantissima: mettere in relazione i ragazzi di tutto il mondo, un elemento che avrà in futuro un impatto positivo per l’intero pianeta».
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Sei in forte sintonia con gli animali. Sei anche totalmente vegetariano?
«No, non lo sono. Mangio pesce, ogni tanto pollo, non mangio carne rossa. Penso che alla fine però arriverò al punto da non mangiare del tutto prodotti di origine animale. Siamo tutti nello stesso pianeta siamo tutti collegati. Nessuno esiste da solo. La scienza lo sa, così come la spiritualità: siamo totalmente responsabili di mantenere il pianeta più integro possibile».
Come fare ad arrivare questo messaggio ai giovani?
«Avevo un amico che stava per avere un figlio ed era studente del Dalai Lama. Gli chiese come poteva fare a insegnare qualcosa a suo figlio. Il Dalai Lama rispose: insegnagli a rispettare la vita di ogni insetto, anche l’insetto ha una famiglia intorno, cerca di sopravvivere ogni giorno. Gli insetti sono gli animali meno gradevoli, se riesci ad insegnargli questo gli hai insegnato tutto».
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Per leggere l’intera intervista, che parla del suo nuovo film che aprirà il Toronto Film Festival, di politica, di violenza e di sesso, cliccate sulla foto qui sotto:
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