Esiste solo un modo per far terminare una saga horror. Non è la mancanza di idee o di possibilità da esplorare, ma la mancanza di successo. Motivo per cui non c’è rischio (anche se per alcuni la cosa può essere una minaccia) che Final Destination finisca nel breve periodo, visto l’incredibile riscontro ottenuto dal quarto capitolo (in 3D) che, con i suoi 186 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, ha portato gli incassi complessivi della saga alla soglia del mezzo miliardo e ha reso possibili ulteriori sequel annunciati. Non male per un film iniziato con una sola e semplice idea, ma molto accattivante: è impossibile sottrasi alla morte se è nel nostro destino. La morte ha il suo percorso e i suoi progetti, ed è spietata più di qualsiasi inarrestabile killer. In pratica, in un solo assunto si frantumano decenni di tentativi di rendere ragionevole l’immortalità del male nell’horror. L’idea fornisce il pretesto perfetto per architettare le morti più incredibilmente ricercate che si possano immaginare, con uguale attenzione agli aspetti macabri e a quelli grotteschi. In questo quinto episodio, ancora in 3D e diretto da Steven Quale (pupillo di James Cameron e regista della seconda unità del suo Avatar), la mattanza riparte con alcuni lavoratori, sopravvissuti alla distruzione di un ponte, grazie alla premonizione di Sam Lawton (Nicholas D’Agosto) che evita la morte di molte persone e innesca la vendetta della Morte. Final Destination 5 rompe anche la consuetudine del totale rinnovamento del cast ripescando il misterioso impresario di pompe funebri Bludworth (Tony Todd, presenza costante di molto horror americano) e affibbiandogli il ruolo di intermediario con i progetti della morte, pronta a ricordarci che non c’è via di uscita ai suoi piani. Che qui si concretizzano in sistemi sempre più incredibili, come l’atroce fine durante una visita oculistica, un’agopuntura particolarmente cruenta o un sanguinario saggio di ginnastica artistica.
Regia: Steven Quale
Interpreti: Miles Fisher, Arlen Escarpeta, Tony Todd, Nicholas D’Agosto
Trama: Grazie a una premonizione Sam riesce a salvare la sua e la vita di molte persone dal crollo di un ponte. Ma la Morte è ancora sulle sue tracce…
Genere: horror
Durata: 92’
Da vedere perché: per divertirsi a scoprire quali nuovi tipi di morte siano state escogitate in questo quinto episodio.
Nelle sale dal 7 ottobre 2011
La scheda è pubblicata su Best Movie di ottobre a pag.103
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