L’ottava edizione del Fiuggi Film Festival, tenutasi dal 26 luglio al 1 agosto 2015, vede la pellicola Nobody From Nowhere, scritta e diretta dal drammaturgo francese Matthieu Delaporte vincere ben due premi: il Premio come Miglior Film e il Premio della Giuria Giovani accreditati al Festival e dei ragazzi di Arca Cinema Giovani. Il film, in anteprima nazionale a Fiuggi, racconta la storia di Sebastien (interpretato da Mathieu Kassovitz), un uomo che da molto tempo vive solo e senza legami e che, nel tentativo di dare un senso alla sua vita, osserva attentamente le abitudini degli sconosciuti, si traveste e ne assume l’identità.
Quest’anno la Giuria era presieduta da Susanna Tamaro, e composta da Daphne Sigismondi, vicedirettrice della School of Cinematic Arts di Los Angeles; il giornalista Luigino Bruni; Roberta Mazzoni, sceneggiatrice e regista; e il giornalista Giuliano Guzzo. Il gruppo ha deciso di premiare l’opera di Delaporte per la genialità della struttura drammaturgica, per l’eccellenza della recitazione e l’originalità della storia.
Il Premio della Stampa accreditata al festival va ad un’altra anteprima nazionale, The Verdict, thriller giuridico diretto dal belga Jan Verheyen. Il film mette in scena il dilemma morale di un uomo devastato dal dolore che decide di farsi giustizia da solo per l’omicidio di sua moglie e sua figlia.
A Thousand Times Goodnight, del regista norvegese Erik Poppe, con protagonisti Juliette Binoche e NiKolaj Coster-Waldau, vince il Premio del Sindacato Cronisti Romani che riconosce al film l’alto valore professionale e umano. Il film tratta l’amore per l’umanità e l’urgenza di comunicare attraverso le fotografie la sofferenza che attanaglia le zone meno battute del mondo, e i territori eternamente in guerra, si scontra con l’amore verso la propria famiglia e il bisogno di ascoltare anche il loro richiamo di aiuto.
Non poteva mancare, inoltre, un omaggio a Mario Monicelli in occasione del centenario della nascita. Il grande regista è stato ricordato con la presentazione del libro Intervista a Mario Monicelli – La sostenibile leggerezza del cinema di Mariano Sabatini e Oriana Maerini.
Il tema di quest’anno era Into the Darkness, e la selezione filmica lo rispecchia a pieno: un insieme di storie che rivelano il complesso mix di bene male che è alla base dell’uomo descritto nei sette i film in concorso, tutti inediti in Italia:
- The Finishers, diretto da Nils Tavernier, dove il dramma nasce all’interno del nucleo familiare: tra un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle, ma impaziente di provare le stesse emozioni dei suoi coetanei, e suo padre, che lo incoraggia a superare la disabilità incitandolo a partecipare insieme a lui all’Ironman triathlon;
- A Perfect Man di Yann Gozlan, che racconta la storia di Mathias che, non avendo il talento necessario per emergere nel mondo della letteratura, si appropria di un vecchio manoscritto e interpreta la parte che ha scritto su di sé fino alla sua morte interiore;
- Dearest, un raffinato film del regista cinese Peter Chan, in cui due genitori divorziati si mettono alla ricerca del figlio, scomparso nel nulla;
- Accused diretto da Paula Van Der Oest, racconta la storia vera di Lucia, infermiera accusata e condannata all’ergastolo per l’omicidio di bambini e anziani morti nella clinica dove lavorava.
Qui il sito ufficiale del Fiuggi Film Festival
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