Una scena originariamente inclusa nello script di Frozen 2 avrebbe potuto trasformare il film in un’esperienza traumatica per una generazione intera di bambini, qualcosa di paragonabile all’effetto che, all’epoca, la morte della madre di Bambi ebbe sui giovani spettatori (e non solo).
Josh Gad, voce originale del simpatico pupazzo di neve Olaf, ha svelato che il personaggio tanto amato dal pubblico sarebbe dovuto morire nel sequel del film d’animazione Disney: la sceneggiatura prevedeva una sequenza talmente straziante che ha fatto «piangere, urlare e traumatizzare completamente» i giovani spettatori durante i test screening. Nel suo memoir In Gad We Trust, l’attore racconta infatti che nella prima bozza della scena, Olaf stesso era spaventato e incredibilmente confuso su ciò che stava accadendo. Questa rappresentazione della “brutalità della sua ingenuità” non ha provocato alcuna empatia, semplicemente una grande paura nei bambini.
Sempre nello stesso libro, Gad ha ricordato il suo primo giorno di registrazione per il sequel, quando vide per la prima volta la scena: «Mi presentai in studio e Jenn [Jennifer Lee] mi accompagnò lentamente attraverso il materiale della giornata. Guardando la scena, la prima cosa che vidi fu ‘Olaf inizia a dissolversi’. Continuai a leggere. ‘Anna piange’ e ‘Olaf la guarda in cerca di aiuto’. Guardai Jenn. ‘Aspetta — stiamo…?’ Con le lacrime agli occhi, annuì e disse: ‘Sì’». La registrazione fu così emotivamente intensa che «non c’era un occhio asciutto nella stanza». L’interprete ricorda di aver chiamato la moglie su FaceTime subito dopo, e lei, vedendolo in lacrime, non riusciva a capire se stesse registrando un sequel di Frozen o La scelta di Sophie.
La reazione dei bambini durante le proiezioni di prova fu così negativa che spinse Jennifer Lee a riscrivere la scena. Bob Iger di Disney sintetizzò il problema dicendo: «Olaf è un bambino. Non puoi semplicemente uccidere un bambino spaventato così, perché i bambini che guardano si identificheranno in lui». Questa osservazione portò Lee a optare per una versione più ottimistica della sequenza, in cui Olaf, anziché morire spaventato, accetta la sua prossima avventura con entusiasmo, confortando Anna (Kristen Bell) nel processo, prima di scomparire e riapparire grazie alla magia di Elsa (Idina Menzel).
Josh Gad elogiò questa revisione come uno dei «momenti di brillante creatività» del team di Frozen, dimostrando che a volte «bisogna lasciar andare e avventurarsi nell’ignoto». Questa scelta permise al film di mantenere il suo tono adatto a un pubblico giovane, evitando di turbare i bambini che si sono affezionati alla storia delle principesse Anna ed Elsa.
Frozen 2, diretto da Jennifer Lee e Chris Buck, e uscito il 22 novembre 2019, è il sequel del celebre film d’animazione del 2014. Con l’annuncio dell‘uscita di Frozen 3 nel 2027, i fan della serie possono aspettarsi di vedere come proseguiranno le avventure di Anna, Elsa e Olaf.
Cosa ne pensate? Vi immaginate una versione di Frozen in cui il povero Olaf sarebbe morto? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Entertainment Weekly