Il monologo del sergente Hartman, alias Ronald Lee Ermey, e l’espressione da pazzo maniaco di Vincent “Palla di lardo” d’Onofrio prima che si spari in bocca, restano momenti indelebili in un film che vuole essere una denuncia contro l’istituzione dell’esercito americano e la guerra, affronata soprattutto dal punto di vista psicologico. Dall’addestramento alle forste del Vietnam, lo spettatore segue la vicenda del soldato Joker e compagni, fino al drammatico finale con la donna-cecchino.
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