Future Film Festival 2012: L’apocalisse a Bologna (e come evitarla)
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Future Film Festival 2012: L’apocalisse a Bologna (e come evitarla)

Uno sguardo in anteprima alla quattordicesima edizione del festival di cinema del capoluogo emiliano, che prende il via oggi. E che quest’anno, tra cartoni animati che arrivano da ogni angolo del pianeta, improbabili supereroi e alieni nel ghetto, esplora un tema mai così d’attualità: la fine del mondo…

Future Film Festival 2012: L’apocalisse a Bologna (e come evitarla)

Uno sguardo in anteprima alla quattordicesima edizione del festival di cinema del capoluogo emiliano, che prende il via oggi. E che quest’anno, tra cartoni animati che arrivano da ogni angolo del pianeta, improbabili supereroi e alieni nel ghetto, esplora un tema mai così d’attualità: la fine del mondo…

2012: istruzioni per l’uso. Potrebbe essere questo il sottotitolo della XIV edizione del Future Film Festival di Bologna (www.futurefilmfestival.org), la kermesse internazionale dedicata a cinema, animazione e nuove tecnologie che si apre oggi nel capoluogo emiliano e proseguirà fino al 1 aprile. 2012, cioè la fine del mondo, almeno stando alle storielle a base di calendari Maya che circolano in questi anni.

E quindi quale occasione più adatta per parlarne di un festival che da sempre si nutre di (fanta)scienza e (fanta)tecnologie? E infatti La fine del mondo (And I Feel Fine) è il titolo della rassegna di quest’anno, a cui Best Movie parteciperà nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato. Cinque giorni dedicati a riflessioni più o meno serie sull’obliterazione della Terra, ma soprattutto sui modi per evitarla. Perché i veri artefici della distruzione del pianeta, lo sappiamo bene, siamo noi: gli imprudenti, incoscienti e strafottenti esseri umani.

Un cinema un po’ più verde 

E allora ecco che il festival bolognese mostra una doppia faccia. Da un lato uno sguardo al cinema catastrofico del passato remoto e recente: una rassegna di disaster movie che hanno fatto la storia, da Twister ad Airport, per finire con l’immancabile Titanic. Dall’altro, invece, Cinema Green, la sezione della manifestazione a base di tavole rotonde e incontri, dedicata non tanto alla fine del mondo, quanto alla fine della nostra personale (e non più sostenibile) idea di “mondo”: un’occasione unica per coinvolgere anche il pubblico in riflessioni e discussioni su come riappacificare il nostro benessere con la salute del pianeta.

Superpoteri e zero responsabilità: l’Armageddon secondo gli adolescenti 

Ma in ogni festival che si rispetti non possono mancare i protagonisti principali: i film, ovviamente. Che, in ossequio al trend di questi anni, abbondano di supereroi, alieni e creature di vario genere, che hanno un solo scopo, e cioè causare la fine del mondo. Argomenti classici e di grande richiamo, presentati a Bologna in modo non convenzionale: come accade in Chronicle, il film (fuori concorso) di Josh Trank scritto da Max Landis (figlio di John) che racconta le gesta di un gruppo di adolescenti coinvolti in un incidente che li dota di superpoteri; che poi loro decidano di usarli per i propri comodi è un altro problema… Il film ha già spopolato negli States ed è atteso con grande curiosità. La stessa che accompagna un altro film decisamente particolare: Attack the Block, diretto dall’esordiente Joe Cornish; al centro della storia un gruppo di eroi per caso, una gang di “tamarri di periferia” inglesi costretti ad affrontare un’altrettanto improbabile invasione aliena. Il film sarà presentato in concorso, dove sarà tra i pochi live action a lottare per il titolo. Perché, mai come quest’anno, sono i cartoon a farla da padrone al Future Film Festival.

Apocalissi animate: le guerre, l’inquinamento e l’Aldilà 

Che a Bologna abbiano sempre amato i cartoon è un dato di fatto, ma quest’anno la percentuale di lavori in animazione è quasi eccezionale, e soprattutto cosmopolita. Si parte dall’Italia, con The Dark Side of the Sun di Carlo Hintermann e si prosegue restando in ambito latino, con gli spagnoli Chico & Rita e Arrugas. Sempre dall’Europa arrivano Pirati! Briganti da strapazzo, ultima fatica dell’inglese Aardman Studios, il promettente film ceco Alois Nebel, e il danese The Great Bear, dai forti toni ecologisti. Gli stessi che animano anche Lorax – Il guardiano della foresta e una grande fetta dei cartoon orientali presentati. Corea e Giappone sono infatti i Paesi più rappresentati nella selezione, con opere come Children who Chase Lost Voices from Deep Below, lo sperimentale Midori-ko di Keita Kurosaka e il coreano Green Days.

Il baseball e altre follie

Il Giappone è protagonista anche di una delle rassegne collaterali, Follie di mezzanotte. Due film per nottambuli (le proiezioni sono alle 22: se passate in sala veniteci a cercare, tanto non saremo in tanti…) che oscillano tra splatter e demenzialità: Deadball, ambientato nel mondo del baseball, e Zombie Ass – Toilet of the Dead, sul quale forse non è necessario aggiungere altro oltre al titolo… Follie di mezzanotte non è l’unica rassegna “collaterale” di grande interesse: tra le altre vale la pena segnalare Play Future Film Festival, Brazilian Motion Graphics e 3dDay, giornata dedicata a riflessioni e interventi sullo stato dell’arte del 3D al cinema. Come dire, al Future c’è qualcosa per tutti, sia che vogliate fare gli spettatori, sia che vogliate partecipare attivamente. L’importante è godersela al massimo: tanto, a quanto pare, l’anno prossimo non saremo più qui…

Trovate tutte le informazioni sul Festival sul sito ufficiale www.futurefilmfestival.org, mentre sul numero di Best Movie di aprile, in edicola da lunedì prossimo, trovate un approfondimento sul Festival e sui film più importanti

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