Benché la serie Tv si sia conclusa ormai da diversi anni, i fan di Game of Thrones, o Il Trono di Spade, sono ancora in attesa del finale “ufficiale”, quello dei romanzi dell’autore George R.R. Martin, il quale sta ritardando ormai da più di un decennio l’epilogo del suo high fantasy.
Lo scrittore ha pubblicato l’ultimo libro nel 2011, lo stesso anno del debutto dello show televisivo, con l’intenzione di terminare The Winds of Winter e A Dream of Spring prima della fine della serie HBO. Così non è stato, e la motivazione è probabilmente da attribuire alla complessità della storia, ormai piuttosto lontana da quelli che erano i piani iniziali di Martin.
Per chi non lo sapesse, infatti, qualche anno fa sono trapelate tre pagine di un soggetto inviato dal romanziere fantasy al suo agente Kirby McCauley nel 1991. La lettera ci permette di dare uno sguardo esclusivo ai piani originali di Martin, oggi in gran parte modificati, come si evince sia dai libri che dalla serie. Tanto per cominciare, inizialmente lo scrittore aveva in mente soltanto una trilogia: A Game of Thrones avrebbe raccontato la guerra per il Trono di spade tra le famiglie Stark e Lannister; A Dance With Dragons l’ascesa di Daenerys Targaryen e la sua invasione di Westeros, e infine The Winds of Winter sarebbe stato incentrato sulla guerra contro gli Estranei.
Inevitabilmente, nel soggetto originale anche i personaggi erano piuttosto diversi. Nella lettera, Martin designa come protagonisti principali cinque di loro: Tyrion Lannister, Daenerys Targaryen, Arya e Bran Stark e Jon Snow. Le vicende del primo libro sono rimaste praticamente le stesse, compresa la morte di Ned Stark e l’ascesa al trono dello spietato Joffrey Baratheon. Ma la storia della famiglia Lannister e il successivo erede al Trono di spade sarebbero stati ben diversi.
Nel canone di Game of Thrones, come ricorderete, Joffrey muore avvelenato nel giorno del suo matrimonio con Margaery Tyrell, omicidio per il quale viene incolpato lo zio Tyrion Lannister. Dopo la morte di Joffrey, al trono sale prima il fratello Tommen e poi la madre Cersei, che diventa il villain principale fino alla fine della serie. Nell’outline originale di Martin, tuttavia, Cersei non esisteva. A sedere sul Trono di Spade è perciò il fratello Jaime Lannister, personaggio che i fan troveranno abbastanza insospettabile, considerato che nella versione finale gli è stato assegnato un percorso di redenzione che lo porta infine a combattere accanto a Brienne di Tarth per le forze del Nord.
Nel soggetto iniziale, invece, era proprio lui l’antagonista principale, di fatto assumendo le caratteristiche della Cersei che abbiamo visto nella serie. Il suo scopo era infatti quello di liberarsi brutalmente di tutti gli altri pretendenti al trono, primo su tutti il fratello Tyrion, che nel frattempo avrebbe cambiato fazione, alleandosi con gli Stark contro i Lannister. A motivarlo era anche il suo amore per Arya Stark, che nel frattempo però stava intrattenendo una relazione incestuosa con il fratellastro Jon Snow, cosa che avrebbe portato a una rivalità dall’esito mortale tra lui e Tyrion.
Insomma, come vedete le differenze con la storia attuale non erano poche. L’introduzione del personaggio di Cersei, che ha assorbito sia le caratteristiche di Jaime che la sottotrama della relazione incestuosa, sembra aver aperto un nuovo corso per Game of Thrones. Voi che ne pensate dell’idea originale di Martin? Diteci la vostra nei commenti!
Fonte: Screen Rant
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