Spocchia non è uno scoiattolo come tutti gli altri. Più furbo della media, non ama sottostare alle rigide regole imposte dal branco di roditori del parco e preferisce cavarsela da solo e per questo è piuttosto mal visto. Quando una sfortunata serie di eventi lo rendono colpevole della distruzione della grande quercia che conteneva le scorte per l’inverno, Spocchia viene cacciato dal parco cittadino e costretto a vivere per le strade. La sua meta? Un negozio di noccioline che potrebbe fare la felicità di tutti. Costretto ad allearsi con i roditori che lo hanno messo al bando, Spocchia trova il modo di intrufolarsi nell’edificio, che nasconde l’attività di copertura di un gruppo di rapinatori…
Colorato, divertente, ricco d’azione e di humor, Nut Job – Operazione noccioline è una vera sorpresa. L’idea interessante alla base del film diretto dal canadese Peter Lepeniotis, nata da un suo cortometraggio, è quella di aver trasformato un film per bambini in un vero e proprio heist movie (quando la trama gira attorno a un “colpo grosso”) capace di conquistare anche gli adulti, facendo procedere in parallelo due rapine, quella dei gangster (in stile anni ’60) e quella degli scoiattoli. Ognuno di loro ha un prezioso caveau da svaligiare, complici con cui cospirare, piani da concepire e tradimenti da sventare. La trama è piena di riferimenti e omaggi ai classici del genere, ma è anche arricchita da tante gag in stile slapstick che vedono protagonisti gli scoiattoli e gli altri animali (vedi quelle che riguardano Spocchia e il “suo” bulldog).
Il messaggio della pellicola è chiaro: l’unione fa la forza. Spocchia è un solitario, non vuole affezionarsi a nessuno e pensa di non aver bisogno degli altri. Almeno finché scopre che insieme agli altri è più facile, anche se bisogna mettere in gioco se stessi, concedere fiducia e permettere ai sentimenti di condizionarti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA