Molto prima di vincere l’Oscar per L’ora più buia, dove interpretava Winston Churchill, Gary Oldman è stato Sirius Black nella saga cinematografica di Harry Potter, a cominciare dal terzo film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban del 2004. Un personaggio sicuramente molto amato dai fan, eppure l’attore ha da poco rivelato di non essere per nulla soddisfatto di quella performance.

Ospite di Josh Horowitz al podcast Happy Sad Confused, Oldman ha definito la sua interpretazione “mediocre”. La colpa, secondo lui, sarebbe da attribuire alla scarsa preparazione: infatti, a differenza del collega Alan Rickman, che nel film è il Professor Piton, Oldman non aveva letto i romanzi originali di J.K. Rowling.

Ecco cosa ha dichiarato: «Penso che la mia interpretazione sia stata mediocre. No, davvero. Forse, se avessi letto prima i libri come ha fatto Alan, se mi fossi preparato di più, se avessi saputo cosa mi aspettava, probabilmente avrei recitato diversamente».

Oldman ha poi aggiunto che, a dir la verità, non è quasi mai soddisfatto quando riguarda il suo lavoro sul grande schermo: «Sapete che vi dico… Se riguardando la mia performance dicessi: “Santo cielo, sono fantastico” sarebbe una cosa molto triste, poiché ovviamente l’obiettivo è sempre quello di migliorarsi di volta in volta».

Nonostante non sia particolarmente soddisfatto della sua recitazione in Harry Potter, Gary Oldman è molto legato al personaggio di Sirius Black e alla sua esperienza nella saga cinematografica. Come ha confidato recentemente al The Drew Barrymore Show, quella parte gli ha letteralmente salvato la vita: «A 42 anni, mi sono ritrovato divorziato e avevo la custodia dei miei figli. Quindi, di per sé, è stato difficile. Batman e Harry Potter mi hanno davvero salvato, perché significava che avrei potuto fare il minor lavoro possibile per la maggior quantità di denaro e poi essere a casa con i bambini».

Che ne pensate? Siete d’accordo con lui oppure, al contrario, avete amato la sua interpretazione di Sirius Black?

Fonte: EW