L’Iran di Ahmadinejad infiamma le cronache, anche “cinematografiche”: tra le notizie recenti, l’arresto del regista-oppositore Jafar Panahi, Leone d’Oro per Il cerchio (1999). Da Cannes invece è passato il collega Bahman Ghobadi, che racconta i tempi bui che si vivono a Teheran attraverso la storia di un gruppo di giovani, appassionati di musica, che non possono suonare il rock, “inviso” al regime. E intanto progettano una fuga dal loro Paese… Una specie di Persepolis in carne ed ossa (e, cosa ben più allarmante, ambientato ai giorni nostri) che diventa canto di speranza. In un cortocircuito di storie pubbliche e private, il regista l’ha scritto insieme alla compagna, la giornalista Roxana Saberi, arrestata (e poi liberata) con accusa di spionaggio. Si ride e si fa il tifo per questi “gatti persiani”, costretti a nascondersi ma capaci di attirare l’attenzione di critica e pubblico di tutto il mondo.
Uscita: 16 aprile
Regia: Bahman Ghobadi
Interpreti: Negar Shaghaghi, Ashkan Koohzad, Hamed Behdad
Trama: Iran, oggi. Due ragazzi cercano in tutti i modi di suonare con la loro band rock, genere inviso al regime. E pensano a un modo per fuggire…
Online: www.bimfilm.com
La scheda è pubblicata su Best Movie di aprile a pag.94
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