Ghostbusters: il regista del nuovo film spiega quale grande merito ha avuto il reboot al femminile
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Ghostbusters: il regista del nuovo film spiega quale grande merito ha avuto il reboot al femminile

Secondo Jason Reitman, l'odiatissimo film di Paul Feig ha avuto un impatto positivo sul franchise degli Acchiappafantasmi. Ecco il motivo

Ghostbusters: il regista del nuovo film spiega quale grande merito ha avuto il reboot al femminile

Secondo Jason Reitman, l'odiatissimo film di Paul Feig ha avuto un impatto positivo sul franchise degli Acchiappafantasmi. Ecco il motivo

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Non è stato nemmeno necessario il debutto nelle sale per far sì che il reboot al femminile di Ghostbusters si guadagnasse una posizione d’onore nella classifica dei film più odiati di sempre. Già al solo annuncio in molti avevano storto il naso. Ma è stato con il lancio del primo trailer che è diventato subito chiaro quanto il lungometraggio di Paul Feig avesse fatto infuriare gli utenti sul web: il filmato è infatti diventato in pochissimo tempo il contenuto con più dislike nella storia di YouTube, anticipando che in un certo senso – bello o brutto che fosse – quello del 2016 era un progetto stroncato dal pubblico già in partenza.

C’è chi sostiene che le ragioni fossero legate al fatto che nessuno, ma proprio nessuno avrebbe voluto vedere gli attori del franchise originale sostituiti da nuovi interpreti, uomini o donne che fossero. Mentre altri pensano che il problema di fondo fosse proprio la presenza di personaggi femminili nei ruoli principali, affermando che la scelta di un nuovo cast maschile – o misto – non avrebbe scatenato la stessa indignazione. Sia come sia, nelle sale sta per debuttare Ghostbusters: Legacy, sequel diretto da Jason Reitman che, al contrario del suo predecessore, pur schierando nuovi attori ha ricevuto un’accoglienza differente.

E forse il merito è proprio del reboot del 2016, che avendo portato sul groppone la responsabilità di rompere con la tradizione, ha permesso al nuovo film di continuare su quella strada senza creare lo stesso shock nel pubblico. Come spiegato dallo stesso Reitman, figlio dell’Ivan che ha diretto i film originali, il lavoro di Feig ha avuto questo lato positivo:

«Quando Paul ha realizzato il suo film, ha in qualche modo spalancato le porte. Improvvisamente un film di Ghostbusters non doveva essere necessariamente incentrato sui quattro tipi originali di Manhattan. Quello è stato un grande momento. Io voglio vedere tutti i tipi di film sui Ghostbusters. Voglio vedere i film di Ghostbusters diretti da tutti i miei registi preferiti, provenienti da tutti i tipi di culture diverse e paesi diversi. Paul ha davvero fatto il lavoro più difficile. Ed è grazie a ciò che ho potuto realizzare questo film.»

Ghostbusters: Legacy, ricordiamo, è il terzo capitolo della saga iniziata negli anni ’80 – dunque fa parte della timeline originale, al contrario del reboot. Questa volta i protagonisti sono però degli adolescenti interpretati da giovani star come McKenna Grace e Finn Wolfhard, al fianco di nomi come Carrie Coon e Paul Rudd, entrambi provenienti dall’Universo Marvel – la prima ha interpretato la villain Proxima Midnight, membro dell’Ordine Nero di Thanos, mentre il secondo è l’ormai celebre volto di Ant-Man.

Trovate di seguito la sinossi e QUI la nostra recensione dalla Festa del Cinema di Roma, dove il film è stato presentato in anteprima:

Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.

Ghostbusters: Legacy arriverà nelle sale il 18 novembre.

Fonte: Insider

Foto: MovieStills

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