Ghostbusters: Paul Feig parla del suo reboot al femminile e dei futuri piani della Sony dedicati al franchise
telegram

Ghostbusters: Paul Feig parla del suo reboot al femminile e dei futuri piani della Sony dedicati al franchise

Il regista ha ammesso che avere a che fare con i detrattori è dura, ma che la sua idea si basa su solide fondamenta

Ghostbusters: Paul Feig parla del suo reboot al femminile e dei futuri piani della Sony dedicati al franchise

Il regista ha ammesso che avere a che fare con i detrattori è dura, ma che la sua idea si basa su solide fondamenta

Paul Feig, regista del reboot al femminile dei Ghostbusters, sin dal primo giorno è abituato ad aver a che fare con i detrattori: l’idea di un cast formato da sole donne non piace quasi a nessuno, dando sempre di più l’impressione di essere progetto destinato a fallire.

Feig non è certo uno che demorde e, in occasione della campagna pubblicitaria dedicata al suo nuovo film (Spy), ha ribadito l’ispirazione che ha dato il via al reboot e i problemi nati con i fan: «mi sto divertendo moltissimo a giocare con i generi, adoro lavorare con le donne. Mi piace chiedermi: “in che ruolo, che ancora non è stato utilizzato, vedrei bene una donna?”. Questa idea dei Ghostbusters è nata perché, quando mi hanno chiesto di girare un sequel, non sapevo davvero come muovermi. È un franchise nato 25 anni fa, e che ha una mitologia ben precisa. Davvero, non riuscivo. Sono sicuro che qualcuno ne sarebbe stato capace, ma io ci stavo mettendo un secolo. Ad un certo punto, mi sono reso conto che amo il franchise ma anche l’idea di renderlo diverso, l’idea che acchiappare fantasmi è un po’ come un lavoro da guerrieri. Mi sono detto “non sarebbe bello se fossero le donne, quelle che conosco, ad interpretare il ruolo ma con nuove origini?”. Mi interessa sapere cosa succederebbe oggi, se i fantasmi si palesassero davanti alle persone, e come svilupperebbero le loro tecnologie le protagoniste. Non è la stessa cosa, non è altrettanto divertente fare un sequel. Internet è divertente, lo amo e lo odio allo stesso tempo. All’annuncio di un progetto come questo, c’è la prima ondata di commenti, generalmente positivi. Sono tutti felici e pensi “Oh, andrà tutto alla grande”. Poi dopo arriva l’ondata numero due, fatta di commenti fra i più vili e misogini che abbia mai visto in vita mia. C’è chi mi ha detto “grazie per aver rovinato la mia infanzia!”»

Il regista ha anche confermato i piani della Sony riguardo all’espansione del franchise dedicato agli Acchiappafantasmi, dichiarando però di non farne minimamente parte: «chi l’avrebbe detto che ci sono così tanti fantasmi da acchiappare! Io mi concentro sul mio film. Quello è un piano enorme di Ivan Reitman e della Sony. Vedremo se il mio progetto si collegherà al loro, ma non sono ancora stato coinvolto: il mio unico obiettivo, al momento, è quello di mettere al lavoro le ragazze.»

Fonte: comingsoon/bostonherald

© RIPRODUZIONE RISERVATA