Giffoni Film Festival 2018, Sam Claflin presenta l'emozionante Resta con me
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Giffoni Film Festival 2018, Sam Claflin presenta l’emozionante Resta con me

Il film, ispirato a una storia vera, arriverà nelle sale il 29 agosto

Giffoni Film Festival 2018, Sam Claflin presenta l’emozionante Resta con me

Il film, ispirato a una storia vera, arriverà nelle sale il 29 agosto

Una storia incredibile, che non potrà fare a meno di raggelare il sangue se si pensa che si tratta di fatti realmente accaduti. Il 29 agosto arriva nelle sale italiane Resta con me, l’emozionante racconto di quanto accaduto a Tami Oldham e Richard Sharp, due giovani navigatori che nel 1983 vennero sorpresi in mare aperto dal devastante uragano Raymond. Sperduti in mare apparentemente senza speranze, i ragazzi hanno trascorso 41 giorni alla deriva prima di riuscire miracolosamente a toccare terra vivi.

Il film è stato presentato in anteprima italiana ai ragazzi di Giffoni Film Festival 2018, che hanno avuto anche l’occasione di confrontarsi direttamente con Sam Claflin, il quale ha dato il volto a Richard. Insieme a lui sul grande schermo (ma purtroppo assente a Giffoni) c’è Shailene Woodley (Colpa delle stelle, Divergent).

Ecco cosa ha raccontato Claflin a proposito di Resta con me.

Nel film Io prima di te interpretavi un paraplegico. In Resta con me sei nuovamente alle prese con un ruolo che richiede un grande sforzo fisico. Scegli i tuoi ruoli in base a questo criterio?

«Direi di sì, l’aspetto della trasformazione fisica è qualcosa che mi affascina molto e che indirizza le mie scelte per quanto riguarda i miei lavori. Non a caso, un attore a cui mi ispiro molto è Christian Bale. Non mi piace fare sempre lo stesso personaggio, preferisco variare attraverso ruoli sempre diversi che mi mettano alla prova sia dal punto di vista emozionale che, perché no, anche fisico. Nel caso di Richard però sono stato fortunato, perché è un personaggio davvero molto simile a me, tanto che in alcune scene ho improvvisato senza copione… Al contrario di altri personaggi, Richard l’ho trovato proprio attraverso l’istinto».

Cosa ti ha colpito di più della storia di Resta con me?

«Mi ha colpito la storia d’amore tra queste due persone, in cui ho rivisto molto quella tra me e mia moglie. Vanno molto d’accordo, non litigano mai… mi piace che per una volta non si mostri il conflitto, ma una coppia serena che ha una relazione molto matura e molto genuina».

Che tipo di preparazione avete affrontato tu e Shailene Woodley? 

«Praticamente abbiamo fatto la fame. Io in particolare venivo dalle riprese di un film per il quale avevo preso tanti chili, perciò per fare la parte di un naufrago li ho dovuti perdere tutti in pochissimo tempo. Oltre a questo, abbiamo dovuto imparare a navigare, che è piuttosto faticoso, senza contare il mal di mare… È stato davvero durissimo e posso dire con certezza che non ce l’avrei fatta se non fosse stato per il sostegno di Shailene. Ci siamo fatti forza a vicenda nei momenti più difficili e ci siamo presi cura l’uno dell’altra sul set».

Due anni fa a Giffoni hai presentato Io prima di te, che parlava dell’eutanasia. Ora ritorni con un film dalla tematica ugualmente forte. Secondo te fa bene il cinema a proporre questi argomenti ai ragazzi?

«Assolutamente sì. La realtà può essere spaventosa e i ragazzi non sono stupidi. Penso che dovremmo smettere di trattarli come bambini e capire che sono gli adulti del domani, anche perché è questo che loro si aspettano. Film e libri possono essere il modo migliore per presentare loro alcune tematiche. Specialmente in un momento in cui le brutte notizie sono a portata di click, è importante che noi artisti contribuiamo a dare ai ragazzi gli strumenti per capirle e interpretarle senza giudizi né stereotipi».

Quale messaggio speri che i ragazzi porteranno con sé dalla visione del film?

«Spero che saranno ispirati da questa storia, che è sì una grandissima tragedia ma anche una storia di speranza e di incredibile coraggio da parte dei protagonisti. C’è sempre una ragione per lottare e per sopravvivere. C’è un motivo per cui siamo al mondo e, qualsiasi sia, vale la pena combattere per esso».

Foto: © Courtesy Of Giffoni Film Festival

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