Si riaccende la polemica sulle fiction, innescata dal regista Marco Tullio Giordana, che al Festival di Cannes ha presentato Sanguepazzo , film prodotto da RaiCinema e RaiFiction, destinato prima al grande e poi al piccolo schermo. «Le fiction sono veicoli di consigli per gli acquisti, spot per consumare. Storie di finti buoni sentimenti», ha detto Giordana, sulla scia della polemica sollevata 20 giorni fa dal movimento dei registi italiani che denunciava la cancellazione di film nostrani dalle fasce di maggior ascolto tv “colonizzate dalla fiction”. Sul banco degli imputati soprattutto la tv pubblica, che dovrebbe promuovere di più il cinema italiano. Immediata la reazione di Max Gusberti, il responsabile di RaiFiction: «Giordana ha esagerato. La nostra fiction cerca da sempre registi di cinema». Concorda il produttore Luca Bernabei (LuxVide): «Dalla Cavani a Capitani, a Sironi, grandi registi cinematografici hanno saputo raccontare buoni e forti sentimenti in chiave popolare. La polemica cinema contro fiction è obsoleta. La tv è laboratorio per nuove generazioni di registi, attori e sceneggiatori cinematografici». Anche a Mediaset si rivendica l’impegno civile di cui spesso si fanno carico proprio le fiction. Così Pietro Valsecchi (Taodue): «Quando il piccolo schermo diventa specchio del Paese fa un ottimo servizio».
El.Re.
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