Si svolgerà come da tradizione da mercoledì 2 settembre (giorno d’apertura della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia) a sabato 12 settembre la XVII edizione delle Giornate degli Autori, presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il Delegato Generale. Molte le novità previste per quest’anno da Gaia Furrer, che per la prima volta firma come responsabile artistica la selezione ufficiale della sezione autonoma e indipendente promossa dalle associazioni italiane degli autori, ANAC e 100autori.
La prima riguarda il carattere generale del programma, improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale che proprio a Venezia vuole riaffermare la forza della creatività e degli autori posti di fronte a una tragedia collettiva senza precedenti.
La seconda sta nell’idea di una collaborazione tra voci diverse che si riuniscono insieme in nome di una comune visione del valore del cinema, dell’impegno culturale, della volontà di reagire. Così si motiva la collaborazione con Bookciak, Azione! (ormai un appuntamento fisso alla vigilia della Mostra insieme a SNGCI), quella con Laguna Sud, che porta l’esperienza delle Giornate degli Autori e di ZaLab a Chioggia aspettando la Mostra “fuori dal palazzo” sotto le stelle d’agosto, quella del progetto Miu Miu Women’s Tales che conferma una speciale attenzione alla creatività femminile nell’ambito delle Giornate. E da quest’anno si realizza il progetto comune con Edipo Re (che da anni realizza l’evento Isola Edipo al Lido) per creare insieme un programma di incontri, visioni e iniziative sociali che si completa con lo spostamento delle Notti Veneziane alla nuovissima Isola degli Autori, con una scelta condivisa delle opere nel segno di un “cinema dell’inclusione” e del dialogo tra le arti che è da sempre l’elemento distintivo di Isola Edipo.
La terza novità consiste nell’assetto stesso delle Giornate degli Autori in cui il Delegato Generale continua a garantire la struttura operativa della rassegna a Venezia ma si impegna, insieme agli autori, in un più vasto disegno culturale nel corso dell’anno, mentre la selezione artistica trova una guida rinnovata e ringiovanita, grazie al lavoro di Gaia Furrer, affiancata da un comitato di selezione e da una importante squadra di consulenti e visionatori, giustificata dall’importante numero di film proposti, oltre 1.000 quest’anno.
“In un anno oggettivamente difficile e che rimarrà irripetibile anche nella storia della Mostra del Cinema – dice Andrea Purgatori – le Giornate avviano un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro. In questa prospettiva vogliamo rilanciare anche la nostra vocazione originaria che non si limita alla vetrina degli autori in mostra, ma si articola in un progetto permanente di ricerca e dibattito come è nelle aspettative degli autori. Anche per questo abbiamo deciso, unanimemente, di ricordare quest’anno il centenario di un grande creatore di storie come Ugo Pirro che sarà protagonista naturale della fascia di incontri a cui affidiamo un valore importante per la prossima edizione”.
“Insieme a Laguna Sud prima e a Isola Edipo durante la Mostra – dice Giorgio Gosetti – abbiamo ridisegnato il profilo del nostro coinvolgimento sul territorio, associandoci a due realtà altrettanto giovani e capaci di portare contenuti di qualità. La conferma delle Notti Veneziane (selezionate da Gaia Furrer insieme a Silvia Jop) indica una strada importante nel segno della collegialità. D’altro canto, la preziosa collaborazione con il Premio LUX del Parlamento europeo con il progetto “27 Times Cinema” e la scelta di un giovane maestro come Nadav Lapid a Presidente della nostra giuria confermano una vocazione internazionale che trova riscontro nelle molte nazionalità presenti nella selezione ufficiale e fa del brand delle Giornate un marchio forte e riconosciuto che porta i nostri film in tutto il mondo”.
L’immagine 2020 delle Giornate – firmata da PIZZETTIePARTNER – raffigura il tuffo di una donna, così deIl suo è un tuffo a bomba, fiducioso e vitale, ma anche sospeso e onirico. E rappresenta molto bene il nostro stato d’animo pronto a una nuova sfida.
Sono 10 i film in concorso di cui 5 opere prime, 4 gli eventi speciali e 11 titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane – L’isola degli Autori per un totale di 26 nazionalità rappresentate e 11 donne dietro la macchina da presa (comprese le registe dei “Miu Miu Women’s Tales”). Il film di chiusura è firmato con il consueto stile spiazzante e irriverente da un regista di casa alle Giornate degli Autori come Bruce LaBruce.
Per il terzo anno consecutivo, le Giornate degli Autori, in collaborazione con Isola Edipo, presentano “Il cinema dell’inclusione – Omaggio ai maestri e alle maestre del cinema internazionale” che quest’anno verrà dedicato alla regista Liliana Cavani. Come da tradizione, i film della selezione ufficiale concorrono al Label di Europa Cinemas, al Premio del pubblico BNL – Gruppo BNP Paribas, al GdA Director’s Award assegnato dalla giuria ufficiale delle Giornate. Sono inoltre considerati per i premi collaterali della Mostra e per il Leone del Futuro riservato alle opere prime presenti in tutte le sezioni del festival.
A rendere possibili le Giornate degli Autori sono anche quest’anno la Direzione Cinema del MiBACT, il Main sponsor BNL – Gruppo BNP Paribas, cui si affiancano Miu Miu per le giornate di “Women’s Tales” e la SIAE con il suo riconoscimento alla carriera; la Commissione Cultura del Parlamento europeo per il LUX Film Prize e il progetto “27 Times Cinema”; la piattaforma digitale MYmovies, i media partner e i nostri tradizionali technical partner; la Regione Veneto e il Comune di Chioggia per “Laguna Sud”. Oltre, naturalmente, alla Fondazione La Biennale di Venezia e alla Direzione della Mostra del Cinema.
Ecco, descritti nel dettaglio, tutti i film che si vedranno alle Giornate degli Autori 2020.
SELEZIONE UFFICIALE
IN CONCORSO
Ritratto di una giovane in fiamme: la sua adolescenza in bilico tra modernità e tradizione
CIGARE AU MIEL (HONEY CIGAR) di Kamir Aïnouz – opera prima. Film di apertura.
Francia, Algeria, 2020, 100’, prima mondiale
Con: Zoé Adjani, Amira Casar, Lyès Salem, Louis Perez
L’amore tra un padre e un figlio nelle terre del caporalato
SPACCAPIETRE (THE STONEBREAKER) di Gianluca e Massimiliano De SerioItalia, Francia, Belgio, 2020, 104’, prima mondiale
Con: Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile
Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe è disoccupato. Suo figlio Antò sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò,la sera, e raccontargli una storia. Gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre, e rispetterà quella promessa, a qualunque prezzo.
Xaoxian ha 12 anni: la memoria della sua estate al villaggio
MA MA HE QI TIAN DE SHI JIAN (MAMA) di Li Dongmei – opera prima
Cina, 2020, 133’, prima mondiale
Con: CHENG Shuqiong, WANG Xiaoping, GE Wendan, XIAO Guoli, GONG Yanxin, TAN Yuxiang, GE Shidi, SHEN Jihua
Mama racconta sette giorni in un villaggio della Cina rurale degli anni Novanta. La storia segue i ricordi legati al paese e alla famiglia della dodicenne Xiaoxian. In quella settimana, la ragazza è testimone di due nascite e tre morti, inclusa quella di sua madre, deceduta in seguito al parto della quarta sorella.
Washington DC oggi: il ghetto cambia, ma la rabbia di Black Lives Matter brucia sotto la cenere
RESIDUE di Merawi Gerima – opera prima
Stati Uniti, 2020, 90’, prima internazionale
Con: Obinna Nwachukwu, Dennis Lindsey, Taline Stewart, Derron, Jacari Dye, Julian Selman, Melody Tally, Ramon
Quando Jay torna a casa, la gentrificazione ha reso irriconoscibile il suo quartiere. Demetrius, il suo migliore amico ai tempi dell’infanzia, è scomparso. Tra quelli rimasti, nessuno si fida e risponde alle sue domande. La frustrazione aumenta quando comprende di essere diventato un estraneo nella sua città, attaccato da tutti i lati. Jay, allora, fa visita al suo ultimo amico, Dion, in carcere. Un incontro che gli lascia un senso ulteriore di impotenza e rabbia. Alla fine, anche su Jay, per un banale diverbio, incombe lo stesso destino che ha colpito i suoi amici.
Frammenti di un discorso amoroso nella misteriosa e ipnotica Budapest
(PREPARATIONS TO BE TOGETHER FOR AN UNKNOWN PERIOD OF TIME) di Lili Horvát
Ungheria, 2020, 95’, prima mondiale
Con: Natasa Stork, Viktor Bodó, Benett Vilmány
Márta si è innamorata. Per questo motivo, si lascia alle spalle la brillante carriera intrapresa negli Stati Uniti in un reparto di neurochirurgia e torna a Budapest per iniziare una nuova vita con l’uomo che ama. Lui però non si presenta all’appuntamento al Ponte della Libertà. Dopo un’attesa inutile, lo cerca disperatamente e quando finalmente lo trova, l’amore della sua vita le risponde di non averla mai vista prima d’ora. Per la prima volta l’Ungheria viene rappresentata alle Giornate degli Autori.
Passione, vita e morte in un istituto psichiatrico: un trittico d’amore senza più freni
Serbia, Slovenia, Olanda, Francia, Bosnia-Erzegovina, 2020, 121’, prima mondiale
Con: Marusa Majer, Goran Bogdan, Marijana Novakov, Valentino Zenuni and Tijana Markovic
Al suo arrivo in un istituto per persone con disabilità mentali, Maria diventa presto amica di Dragana, con la quale condivide la stessa impetuosità. La loro relazione è presto sconvolta quando scoprono di essere entrambe innamorate del più introverso Robert. Le due ragazze trasformano il loro giocare a nascondino in qualcosa di sempre più pericoloso. Estromessi per sempre dalla società, i tre bramano indipendenza e contatti umani. Spinti da sentimenti mai provati, tra desideri e invidie, le loro azioni impulsive rompono il delicato equilibrio imposto dalle asfissianti regole dell’istituto e si riversano in una serie di conflitti e misure disperate alla ricerca di una qualsiasi via d’uscita.
Destini incrociati in Palestina: 200 metri di separazione
200 METERS di Ameen Nayfeh – opera prima
Palestina, Giordania, Italia, Qatar, Svezia, 2020, 90’, prima mondiale
Con: Ali Suliman, Anna Utenberg, Motaz Malhees, Mahmoud Abu Aita, Lana Zreik
Mustafa e sua moglie Salwa provengono da due paesi palestinesi distanti solo duecento metri, ma separati dal muro. Questa strana situazione sta influenzando in negativo un matrimonio che altrimenti sarebbe felice. La coppia comunque fa il possibile per farlo funzionare. Quando è buio, Mustafa accende una luce nel suo balcone per augurare la buonanotte ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Un giorno Mustafa riceve la telefonata che ogni genitore teme: suo figlio ha avuto un incidente. L’uomo si precipita al checkpoint dove pieno d’angoscia è costretto a fare la fila. Un’attesa inutile a causa di un problema con le sue impronte digitali. L’ingresso gli è negato. Disperato, Mustafa chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro. I duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono
altri viaggiatori determinati a oltrepassare quella barriera.
L’amore queer ai tempi della dittatura: dal romanzo di Pedro Lemambelù
TENGO MIEDO TORERO di Rodrigo Sepúlveda
Cile, Argentina, Messico, 2020, 93’, prima mondiale
Con: Alfredo Castro, Leonardo Ortizgris, Sergio Hernández, Julieta Zylberberg, Ezequiel Díaz, Luis Gnecco, Amparo
Noguera, Paulina Urrutia
In mezzo ai disordini politici durante la dittatura di Pinochet nel Cile degli anni Ottanta, una queer lady non più giovane si lascia coinvolgere in un’operazione clandestina molto rischiosa dopo essersi innamorata di un guerrigliero che gli chiede di trasformare la casa in un covo della rivoluzione. Adattamento cinematografico del primo e unico romanzo di Pedro Lemebel, nome iconico della cultura queer.
Paura e peccato, memoria e oblio: Natalia e quel giorno al Teatro Dubrovka
KONFERENTSIYA (CONFERENCE) di Ivan I. Tverdovskiy
Russia, Estonia, Italia, Regno Unito
Con: Natalya Pavlenkova, Natalya Potapova, Yan Tsapnik
Natalia, una suora in un remoto monastero russo, torna a Mosca diciassette anni dopo l’attacco terroristico al Teatro Dubrovka. È lì per organizzare una serata commemorativa in onore delle vittime dell’attacco, avvenuto nell’ottobre 2002. Anche Natalia e la sua famiglia sono stati testimoni di quel tragico evento. Quasi dimenticati dal mondo esterno, gli organizzatori e i partecipanti alla commemorazione, anzi alla Conferenza (come è stato loro chiesto di chiamare ufficialmente l’incontro), sentono di essere avvertiti come un peso dal resto della società. Mentre seguiamo la cronologia degli eventi attraverso la voce di alcuni testimoni, emergono i dettagli oscuri della storia personale di Natalia.
Tra chat erotiche e caccia alle balene sullo stretto di Bering
KITOBOY (THE WHALER BOY) di Philipp Yuryev – opera prima
Russia, Polonia, Belgio, 2020, 93’, prima mondiale
Con: Vladimir Onokhov, Kristina Asmus, Vladimir Lyubimtsev, Arieh Worthalter, Nikolay Tatato, Maria Chuprinskaya
Leshka vive in un villaggio sperduto sullo Stretto di Bering che divide la Russia dagli Stati Uniti, tra il circondario autonomo della Čukotka e l’Alaska. È un adolescente ed è anche un cacciatore di balene, come la maggior parte delle persone nel paese. Da poco, è possibile accedere a Internet. L’unica distrazione per i ragazzi è una video chat erotica che si interrompe continuamente. Il buffering, comunque, non impedisce loro di osservare giovani donne che vivono a migliaia di chilometri di distanza. Per tutti sembra essere poco più che un passatempo divertente, per Leshka invece si trasforma in una cosa seria quando si imbatte in una ragazza che gli cambia la vita. Una mattina, Leshka ruba un motoscafo, un binocolo e un arpione, e parte. Si prospetta un viaggio folle. Arriverà in Alaska?
Una fiaba pansessuale nel Canada libertario degli anni Settanta
SAINT-NARCISSE di Bruce LaBruce – Film di chiusura FUORI CONCORSO
Canada, 2020, 101, prima mondiale
Con: Félix-Antoine Duval, Tania Kontoyanni, Alexandra Petrachuck, Andreas Apergis
Canada, 1972. Dominic, ventidue anni, ha un feticcio… se stesso. Niente lo eccita di più della sua immagine. Per questo motivo, passa gran parte del suo tempo scattando dei selfie con una Polaroid. Quando la sua amorevole nonna muore, scopre due profondi segreti legati alla famiglia: sua madre lesbica non è morta di parto e in un remoto monastero vive suo fratello gemello, Daniel, cresciuto da un prete depravato. La forza del destino riunisce i due fratelli belli e identici. E dopo essersi ricongiunti anche con Beatrice, la loro madre, subito restano coinvolti in una strana rete di sesso, vendetta e redenzione.
EVENTI SPECIALI
Come atomi dispersi nel vuoto, due solitudini al bivio della vita
GUIDA ROMANTICA A POSTI PERDUTI di Giorgia Farina
Italia, 2020, 106’, prima mondiale
Con: Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio, Edoardo Gabbriellini
Un insolito road movie attraverso l’Europa alla ricerca di luoghi dimenticati durante il quale una coppia di sconosciuti, entrambi intrappolati in una quotidianità bugiarda, viene a patti con il proprio passato. Benno e Allegra: lui ha superato i cinquanta, è inglese e beve come un dannato, lei, vent’anni di meno è una blogger di viaggi, con molta fantasia. Entrambi vivono mentendo e non hanno alcuna intenzione di cambiare. Vicini di casa senza essersi mai conosciuti, fino al giorno in cui lui sbaglia pianerottolo e tutto cambia. Il caso porta la strana coppia in una fuga verso posti perduti o dimenticati dove sostenendosi a vicenda i due si riscoprono l’una grazie all’altro. Gran cast nazionale e internazionale per un road movie romantico dall’autrice di Amiche da morire e Ho ucciso Napoleone.
L’epopea rituale di un killer che uccide le tradizioni
SAMP di Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Antonio Rezza
Italia, 2020, 78’, prima mondiale
Con: Patrizia Puddu, Silvana Cionfoli, Andrea De Santis, Armando Novara, Francesca Cogodda, Maurizio Catania, Francesco Artibani, Ferdinando Cocco, Gamey Guilavogui, Flavia Mastrella
Samp è un killer di professione che, su richiesta di un potente boss, uccide donne, vecchi e bambini. L’uomo Samp è affetto da turbe psicologiche che tenta di curare con la musica. Dopo aver ammazzato la madre vaga nella terra di Puglia ed incontra personaggi alla ricerca delle proprie origini. Improvvisamente si innamora. Non una ma più volte. Di donne inesistenti. E torna un poco umano, di quella umanità che finirà per troncare le sue ambizioni di potere. Dopo il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale Teatro, torna al cinema il duo Rezza-Mastrella.
E se oggi Gesù camminasse fra i sassi di Matera?
DAS NEUE EVANGELIUM (THE NEW GOSPEL) di Milo Rau
Germania, Svizzera, 2020, 107’, prima mondiale
Con: Yvan Sagnet, Marcello Fonte, Enrique Irazoqui, Maia Morgenstern
Cosa avrebbe predicato Gesù nel XXI secolo? Chi sarebbero stati i suoi discepoli? E come risponderebbe la società di oggi al ritorno del figlio di Dio? Con Das Neue Evangelium, Milo Rau mette in scena una “rivolta della dignità”. Guidato dall’attivista politico Yvan Sagnet, il movimento sta combattendo per i diritti dei migranti arrivati in Europa attraverso il Mediterraneo, ridotti in schiavitù nei campi di pomodori nel sud Italia e costretti
a vivere nei ghetti in condizioni disumane. Il regista e la sua troupe tornano alle origini del Vangelo e lo mettono in scena come una passione vissuta da un’intera civiltà.
Quando una cultura locale diventa universale tra musica e ballo
EXTRALISCIO-PUNK DA BALERA di Elisabetta Sgarbi
Italia, 2020, 90’, prima mondiale
Con: Ermanno Cavazzoni, Mirco Mariani, Moreno il Biondo, Mauro Ferrara (componenti del gruppo “Extraliscio”), Jovanotti, Lodo (Lo Stato Sociale), Orietta Berti, Elio
Regista, editrice, cacciatrice di memorie, Elisabetta Sgarbi firma il ritratto della band punk da balera Extraliscio, guidata dal vulcanico Mirco Mariani con il grande clarinettista Moreno il Biondo e la voce di ‘Romagna mia’ nel mondo, l’Alain Delon della Romagna, Mauro Ferrara. Lo scrittore Ermanno Cavazzoni, voce narrante e poeta in scena, racconta una tradizione di suoni, gioia, ballo, follia, che con gli ‘Extraliscio’ incrocia nuove strade e diventa “Punk da balera’: “Si ballerà finché entra la luce dell’alba.”
MIU MIU WOMEN’S TALES
#19 – NIGHTWALK di Malgorzata Skumowksa
Italia, Polonia, 2020, 9’
È notte a Varsavia. Due abitazioni molto diverse. In una, un padre guarda lo sport sdraiato sul divano, aspettandosi che il figlio faccia altrettanto. In un altro appartamento, una madre dall’aria facoltosa si siede a tavola per cenare con la figlia, completamente diversa da lei. Nello stesso istante, il ragazzo e la ragazza intraprendono un’avventura notturna di trasformazione, durante la quale si spogliano delle varie stratificazioni di genere che hanno ereditato. Le vie della città si trasformano in una passerella liberatoria. Quando per caso si incontrano – faccia a faccia, corpo a corpo – si rispecchiano in silenzio uno nell’altra, offrendosi conforto, sicurezza.
#20 – IN MY ROOM di Mati Diop
Italia, Francia, 2020, 20’
Coming soon…
NOTTI VENEZIANE – L’ISOLA DEGLI AUTORI
in collaborazione con Isola Edipo
EST di Antonio Pisu – Film di apertura
Italia, 2020, 104’, prima mondiale
Con: Lodo Guenzi, Matteo Gatta, Jacopo Costantin
1989. A poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, Pago, Rice e Bibi, tre ragazzi di venticinque anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell’Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico. Giunti a Budapest conoscono Emil, un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura. L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede l’aiuto dei tre giovani. Il compito è portare una valigia alla moglie e alla figlia. Durante il lungo tragitto, tra paesi deserti, ristoranti senza cibo e persone disposte a donare tutto quello che hanno pur di apparire ospitali, i tre raggiungono finalmente la capitale. L’apertura del bagaglio di fronte alla moglie Andra, la figlia Adina di sei anni e nonna Costelia, suscita una grande emozione. Due mesi dopo è quasi Natale. Il telegiornale annuncia la fine del regime di Ceausescu. Pago, Rice e Bibi sono tornati alle loro vite di sempre in Italia.
50 – SANTARCANGELO FESTIVAL di Michele Mellara e Alessandro Rossi
Italia, 2020, 76’, prima mondiale
Con: Roberto Bacci, Antonio Attisani, Motus, Ermanna Montanari, Silvio Castiglioni, Mariangela Gualtieri, Silvia Bottiroli, Fabio Bruschi
Centinaia di spettacoli, compagnie, parole, incontri, passioni, delusioni, tempeste. Dal teatro politico/popolare dei primi anni Settanta al teatro delle compagnie e al Terzo Teatro degli anni Ottanta, dal teatro dell’attore al teatro della performance e, infine, al Festival senza teatro: il festival delle arti. Santarcangelo Festival è uno specchio fedele delle tendenze dell’arte performativa del nostro paese e del loro cambiamento, è un pezzo significativo della nostra storia, artistica, politica e sociale.
AGALMA di Doriana Monaco
Italia, 2020, 54’, prima mondiale
Con: Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco (voci)
Un vortice di attività ci immerge nella vita quotidiana del Museo Archeologico di Napoli. Allestimenti e restauri ne scandiscono il tempo mentre visitatori da ogni parte del mondo si perdono tra le sale, sospesi tra stupore e fascino. La bellezza del museo è colta non solo nell’evidenza della sua incantevole esposizione dell’arte classica, ma anche nelle relazioni intime e altrimenti invisibili che si realizzano al suo interno. Agalma (dal greco statua, immagine) è il museo come organismo vivente, in cui le opere si mettono in scena in tutta la loro matericità e forza espressiva.
iSola di Elisa Fuksas
Italia, 2020, 80’, prima mondiale
Con: Elisa Fuksas, Alessia Correani, Michele Gallucci
Alla vigilia della pandemia, scopro di avere una malattia. Quasi contemporaneamente la mia più cara amica, che pensavo persa e che invece ritroverò, a sua volta si ammala. Da una sequenza di eventi impensabili, in un mondo inedito e in quarantena, nasce questo film, interamente girato con il telefono: un’investigazione sul potere del “Racconto”, che riesce a sconfiggere la paura di vivere e di morire e sul mistero di ogni amicizia e di ogni fede.
JAMES di Andrea Della Monica
Italia, 2020, 70’, prima mondiale
Con: James Senese, Franco Del Prete, John Vignola
Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto nel dopoguerra ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità, riversando i suoi conflitti nella musica. Il documentario intende restituire un ritratto dell’artista dopo cinquant’anni di carriera, rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un ponte ideale con il presente per indagare la più recente evoluzione di quel progetto musicale.
NILDE IOTTI, IL TEMPO DELLE DONNE di Peter Marcias
Italia, 2020, 80’, prima mondiale
Con: Paola Cortellesi
Attraverso immagini di repertorio, testimonianze di chi l’ha conosciuta e i suoi pensieri restituiti dall’attrice Paola Cortellesi, la vicenda umana e politica di Nilde Iotti deraglia dal sentiero biografico e penetra nel vivo delle nostre esistenze, oggi rese migliori dal suo coraggio che scardinò tabù ed emancipò la società civile italiana. Come se l’appassionante storia di Nilde appartenesse a tutti noi. Un viaggio in compagnia di un’anima nobile, una figura scomoda ed emblematica del Novecento che ha segnato le tappe di una crescita collettiva e scandito il tempo delle donne.
VENICE CONCERT 1989 di Wayne Isham, Egbert Van Hees
Regno Unito, 1989, 90’
Il concerto dei Pink Floyd a Venezia fu la penultima esibizione della band inglese durante la seconda tournée europea dell’A Momentary Lapse of Reason Tour del 1989. Rientra tra i più controversi ed eccezionali concerti rock realizzati in Italia. L’evento venne realizzato gratuitamente per il pubblico e organizzato su un palco galleggiante in occasione della festa del Redentore, il 15 luglio 1989. Parteciparono circa 200.000 spettatori posizionati sulle rive e sulle imbarcazioni del bacino di San Marco. Il concerto venne trasmesso dalla Rai in mondovisione con un pubblico di circa 100 milioni di telespettatori. A trent’anni di distanza, l’eccezionalità di quell’esperienza, mai più ripetuta nella capitale del cuore internazionale delle arti e della cultura, sbarca oggi all’Isola degli Autori per una visione condivisa con la città.
SAY AMEN, SOMEBODY di George T. Nierenberg
Stati Uniti, 1982, 100’, anteprima italiana della versione restaurata
Con: Willie Mae Ford Smith, Thomas A. Dorsey, The Barrett Sisters
Restauro a cura di: Milestone Film & Video, Smithsonian National Museum of African American History and Culture, Academy Film Archive
Viaggio fra i pionieri della musica Gospel ricco di 20 brani epocali e d’interviste fondamentali per comprendere i pesi religioso e politico di tali ramificate radici espressive afroamericane.
TO THE MOON di Tadhg O’Sullivan
Irlanda, 2020, 76’, prima mondiale
To the Moon è un’ode alla luna, cinematografica e poetica. Il film è realizzato principalmente attraverso materiali cinematografici internazionali d’archivio. A questi si aggiungono frammenti letterari e immagini originali girate al chiaro di luna nei cinque continenti. To the Moon con passo leggero attraversa i secoli e le idee che le persone hanno tratto dalla luna, per realizzare un’opera meditativa la cui risonanza va oltre il tempo.
EN CE MOMENT di Serena Vittorini
Italia, 2020, 15’, prima mondiale
Con: Ophélie Masson e Serena Vittorini
En ce moment è la storia d’amore tra due giovani donne durante il lockdown imposto dalla pandemia del Covid19. Le protagoniste s’incontrano, s’innamorano e vivono in un tempo concentrato e in uno spazio limitato, l’esperienza amorosa. Il film racconta il tentativo di comunicare le proprie emozioni e i propri bisogni in una alternanza di momenti di intensità, sofferenza e passione.
SOLITAIRE di Edoardo Natoli
Italia, 2020, 5’, prima mondiale
Renaud ha 85 anni, vive a Parigi con la sua fidata sedia a rotelle/badante. È solitario, abitudinario, serenamente bloccato da anni all’ultimo piano di un palazzo di Montmartre. In casa ha tutto quello che gli serve, costruisce giocattoli e riceve in cambio il cibo e il suo adorato giornale, non ha bisogno di altro. Ma se arrivasse all’improvviso una nuova dirimpettaia a scombussolare la sua routine? Se fosse una bella coetanea: Pauline, anche lei costretta a casa su una sedia a rotelle? E se a entrambi tornasse un’irrefrenabile voglia di non vivere più in solitaria?