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Giornate degli Autori 2023, annunciato il programma della 20esima edizione: ecco tutti i film della sezione

La sezione autonoma e parallela della Mostra del cinema di Venezia, in programma anch'essa al Lido dal 30 agosto al 9 settembre, verrà inaugurata da Los océanos son los verdaderos continentes, esordio al lungometraggio del regista milanese Tommaso Santambrogio. In programma anche un breve film di Céline Sciamma girato a Roma, proposto come omaggio della regista alle Giornate

Giornate degli Autori 2023, annunciato il programma della 20esima edizione: ecco tutti i film della sezione

La sezione autonoma e parallela della Mostra del cinema di Venezia, in programma anch'essa al Lido dal 30 agosto al 9 settembre, verrà inaugurata da Los océanos son los verdaderos continentes, esordio al lungometraggio del regista milanese Tommaso Santambrogio. In programma anche un breve film di Céline Sciamma girato a Roma, proposto come omaggio della regista alle Giornate

Giornate degli Autori Venezia 2023

È stato presentato oggi, 27 luglio, nel corso della conferenza stampa, il programma della ventesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito dell’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre. Per le Giornate degli Autori la ventesima edizione è una sorta di “rito di passaggio”, ben rappresentato dall’immagine dell’anno, tratta dalla performance “Doposole” di Anna Franceschini, in cui il passato dialoga con il presente, il tempo viene interrogato alla ricerca di una identità. Un’indagine che ben si accompagna alla scelta di autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro comfort zone; registi che, come si dovrebbe fare a vent’anni, partono alla scoperta del mondo, spesso un mondo lontano da quello in cui vivono, ma che serve a meglio definire la costruzione di un’identità adulta.

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GIORNATE DEGLI AUTORI 2023

I FILM DEL CONCORSO E GLI EVENTI SPECIALI

Le Giornate degli Autori compiono vent’anni, escono dall’adolescenza, fanno i primi conti con un segmento di passato
e gettano le basi per l’avvenire. E festeggiano questo importante compleanno con autrici e autori che hanno il coraggio
di uscire dalla loro zona i comfort.

A partire dal film di apertura del Concorso internazionale delle Giornate degli Autori, Los océanos son los
verdaderos continentes
, esordio al lungometraggio del regista milanese Tommaso Santambrogio.
Il film, co-produzione italo-cubana, è integralmente ambientato a Cuba e della Cuba contemporanea
riesce a restituire malinconia e vitalità, speranze e sogni perduti, attraverso una storia che tocca tre generazioni.

LOS OCÉANOS SON LOS VERDADEROS CONTINENTES di Tommaso Santambrogio. Giornate degli Autori 2023

La regista francese Élise Girard si trasferisce in Giappone per il suo terzo lungometraggio, Sidonie au Japon.
Bisogna andare in capo al mondo per ritrovare se stessi? Per Sidonie, magnificamente interpretata da Isabelle Huppert,
pare proprio di sì. In un luogo sconosciuto e impenetrabile, in un continuo alternarsi tra passato e presente, tra fantasmi e
persone reali, la donna ritrova senso e identità perduti.

Restiamo in Giappone con Kyoshi Sugita, uno dei nomi più interessanti del cinema asiatico contemporaneo che in
Kanata no uta affronta, con uno stile lineare, semplice ma mai semplicistico, il tema dell’empatia e dell’altruismo.
Qui una ragazza solitaria osserva il dolore nei volti di sconosciuti, altrettanto solitari, che poi si trasformano in persone
familiari da abbracciare.

La sofferenza ritratta dall’esordiente olandese Stefanie Kolk in Melk potrebbe apparire come un muro invalicabile
che non offre alcuna speranza. Ma donare agli altri ciò che la sorte ha reso inutile per se stessi – in questo caso il latte
materno destinato a un bambino mai nato – è un segnale probabilmente spiazzante, sicuramente forte.
Ed è l’indicazione, non retorica, ma pratica, di un voler rinascere con gli altri.

La belga Delphine Girard in Quitter la nuit, sorta di sequel del cortometraggio Une sœur che le valse la
candidatura agli Oscar 2020, è lucida e mai retorica nel narrare l’indagine poliziesca che ruota attorno a una
violenza di stupro e riesce a restituire la forza salvifica di un sodalizio femminile (in questo caso tra la vittima e la poliziotta).

Un figlio, una madre biologica, una madre adottiva. La più classica delle triangolazioni narrative che portano al conflitto.
E invece il basco Víctor Iriarte (Sobre todo de noche), rompendo convenzioni letterarie e con l’aiuto delle straordinarie
interpreti Lola Dueñas e Ana Torrent, formula il racconto di un’alleanza sorta per cercare e difendere il senso autentico
delle relazioni, anche di quelle che spesso sono intrappolate in vincoli burocratici costruiti da chi non pensa ai sentimenti.

La canadese Ariane Louis-Seize è interprete di un cinema indipendente e di genere e in 
Vampire humaniste cherche suicidaire consentant mette in scena una giovanissima vampira malata di empatia.
Rifiuta di nutrirsi perché ucciderebbe, sovvertendo dunque la regola scritta da chi per vivere si sente autorizzato a sopraffare
il prossimo.

E parlano di sodalizi ed alleanze artistiche due film pur molto distanti tra loro, il marocchino Backstage 
di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane e il greco To kalokairi tis Karmen di Zacharias Mavroeidis.
Nel primo, sorta di road movie danzante che si avvale delle bellissime coreografie del belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui,
i registi si addentrano nella vita di una compagnia di ballo e di questa svelano le dinamiche interne tra piccole vendette
e regolamenti di conti, segreti e confessioni. Il secondo è una commedia apertamente queer che esplora il significato
di varie relazioni, tra cui quelle con la famiglia, i partner, gli amici e gli animali domestici e racconta di due amici
che si godono una giornata nella spiaggia gay di Atene collaborando a un’idea di lungometraggio.

A una presa di coscienza collettiva si affida Wu yue xue di Chong Keat Aun. Fantasmi di una tragedia passata
che nel presente provano a riproporsi per riportare alla luce il rimosso. I massacri della storia spesso sono dimenticati.
E allora un regista dalla Malaysia sfida il silenzio con l’immaginazione e con un linguaggio personale.

Dal teatro di strada di Chong Keat Aun alla commedia greca di Aristofane (Lisistrata) come fonte di ispirazione
per il regista iraniano Ayat Najafi. Dal concorso agli eventi speciali, permane il serrato confronto tra vita e arte. 
Aftab mishavad, film che inaugura il nostro fuori concorso, racconta di una potente e complessa ribellione,
del rischio della vita, delle repressioni, di libertà da conquistare, di donne che si prendono in carico il compito
di sovvertire regole che non sono state scolpite sulla pietra e che dovrebbero, al più presto,
dissolversi per una volontà generale.

Due registi slovacchi, Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík (Photophobia), arrivano in Ucraina.
Tra le rovine di una guerra devastante decidono di assumere un punto di vista alternativo, quello dei bambini
che hanno trovato riparo in una stazione della metropolitana. Non hanno intenzione di nascondere nulla,
semplicemente inseguono il quotidiano nella distruzione, pedinano la vita ostinata.

Gianluca Matarrese in L’expérience Zola ci porta in un altrove linguistico e letterario dove lavora con
una coppia di attori teatrali francesi e con loro percorre il tragitto che dalla realtà porta alla finzione e viceversa
in uno scambio continuo tra arte e vita.

L’EXPÉRIENCE ZOLA di Gianluca Matarrese. Giornate degli Autori 2023

La regista franco-palestinese Lina Soualem (Bye Bye Tibériade) compie un percorso a ritroso nel tempo, incontrando
sua madre, la nota attrice Hiam Abbass, e le altre donne che compongono una grande famiglia, quelle che hanno vissuto
nella Palestina del secolo scorso, tra guerre, speranze, ingiustizie, diaspore e quella fiera volontà di restare per affermare
la propria presenza.

Un altro regista italiano, Edoardo Morabito (L’avamposto), si mette in movimento, prende la direzione della foresta
amazzonica per seguire le tracce di un eco-guerriero scozzese che all’Amazzonia ha dedicato la sua vita. Il mondo così com’è
ora non corrisponde ai nostri desideri. O meglio, i nostri desideri non dialogano con le nostre pratiche e quel mondo reagisce
muta, talvolta diventa inospitale. Si può cambiare rotta? Possiamo affidarci agli ideali di chi pare destinato a una grandiosa
sconfitta?

E poi, la celebre regista francese Céline Sciamma, Presidente di giuria della scorsa edizione, ci fa omaggio di un breve film
girato a Roma in modalità produttiva completamente autonoma e avvalendosi del contributo artistico della cantante Chiara
Civello: un piccolo gioiello legato al nome di Patrizia Cavalli (This is how a child becomes a poet).

Lo stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa sala, Sciamma si troverà accanto a Teona Strugar Mitevska (21 days until
the end of the world
). Anche la regista macedone ha deciso di regalare qualcosa al pubblico, un diario intimo, una riflessione
politica, un atto di ribellione. E chi meglio di Mitevska e Sciamma per l’insubordinazione?

Film di chiusura fuori concorso è lo statunitense Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman con Peter Sargsaard.
Protagonista è un piccolo gruppo asserragliato in una villa nel 1918 per proteggersi dall’Influenza Spagnola in preda
agli istinti umani dai quali dovremmo liberarci. Egoismi, ambizioni, sotterfugi, trame oscure, tradimenti. Saremo
mai in grado di essere migliori?

COUP! di Austin Stark e Joseph Schuman. Giornate degli Autori 2023

 

 

 

 

 

 

 

La ventesima edizione delle Giornate degli Autori sarà anche la prima senza Andrea Purgatori, il compianto Presidente della sezione scomparso dopo una fulminante malattia qualche giorno fa (QUI il ricordo di Purgatori firmato dalle Giornate), e senza Citto Maselli che le fondò nel 2004 insieme a Emidio Greco. Sotto la direzione artistica di Gaia Furrer, presenterà 10 film in concorso, 7 eventi speciali nella selezione ufficiale, 8 titoli alle “Notti Veneziane” (tra cui Casablanca di Adriano Valerio, l’esordio alla regia dell’attore Alessandro Roja con Con la grazia di un Dio, Le mie poesie non cambieranno il mondo di Francesco Piccolo e Annalena Benini), una serata dedicata alla memoria di Jean-Marc Vallée e al cinema del Québec, 4 Proiezioni Speciali in Sala Laguna alla “Casa degli Autori”. Questa ospiterà inoltre una serie di iniziative e dialoghi in accordo con Isola Edipo e con l’apporto delle associazioni degli autori, nonché una mostra di manifesti d’epoca ispirata al progetto “100+1: cento film e un Paese, l’Italia” realizzato da Fabio Ferzetti con la collaborazione di Giuliana Gamba.

Giornate degli Autori 2023

FRAMMENTI DI UN PERCORSO AMOROSO (FRAGMENTS OF A LIFE LOVED) di Chloé Barreau alle “Notti Veneziane”. Giornate degli Autori 2023

Promosse dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura per iniziativa di ANAC e 100autori, coordinate dal Delegato Generale Giorgio Gosetti con la presidenza ad interim di Francesco Ranieri Martinotti, le Giornate riaffermano il loro ruolo di voce indipendente e autonoma in accordo con la Fondazione La Biennale di Venezia e si realizzano grazie al generoso sostegno della SIAE, che assegnerà il Premio al talento creativo e il Premio alla carriera, da quest’anno intestato ad Andrea Purgatori su iniziativa del Presidente Salvatore Nastasi; di Miu Miu, cui si deve il progetto “Women’s Tales”; del Parlamento Europeo con il programma “27 Times Cinema” e le attività del LUX Audience Award; di partner e sponsor tecnici che oggi rappresentano una esemplare realtà di collaborazione tra pubblico e privato a favore della cultura.

Quest’edizione delle Giornate degli Autori è dedicata ad Andrea Purgatori e Citto Maselli.

Giornate degli Autori 2023 poster ufficiale

Il poster delle Giornate degli Autori 2023 è realizzato da Anna Franceschini.

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Foto: Anna Franceschini

Fonte: Giornate degli Autori 

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