Ad una settimana dalla fine della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, c’è ancora chi è interessato ad analizzare nel dettaglio cosa sia successo a chi e piccoli dettagli emersi nel corso degli episodi. Uno di questi riguarda Galadriel e Sauron, il cui rapporto potrebbe essere molto più importante di quanto crediamo.
In questo caso, il dettaglio potrebbe essere facilmente sfuggito. Torniamo indietro alla prima stagione: nel primissimo episodio, Galadriel decide di non recarsi più a Valinor e poco dopo incontra una zattera di uomini del sud sulla quale si trova Halbrand, personaggio che in seguito si è rivelato essere proprio il futuro Oscuro Signore Sauron (che già gli elfi avevano affrontato in passato). Insieme tornano sulla Terra di Mezzo e, purtroppo per Galadriel, anche grazie al suo aiuto l’ex servo di Morgoth inizia la sua scalata verso il potere.
Quell’incontro, che ha di fatto innescato tutti gli eventi de Gli Anelli del Potere e ha portato al finale della seconda stagione, non è stato casuale. Tuttavia, rispetto a quanto si poteva immaginare inizialmente, non è stato neppure orchestrato da Sauron stesso: in una featurette dei nuovi episodi, l’attore Jack Lowden (che interpreta Annatar ovvero Sauron nei nuovi episodi) ha infatti confermato che la prima scena in cui vediamo Sauron tradito da Adar, e costretto a fuggire dal suo esercito di orchi, è ambientata circa 1.000 anni prima. Da lì, ha vagato fino ad unirsi agli Uomini del Sud e prendere il mare con loro, per poi imbattersi in Galadriel.
Non per sua volontà quindi, ma neanche totalmente per caso. Qualcuno potrebbe chiamarlo destino, ma J.R.R. Tolkien stesso, in una delle sue lettere, ha confermato che nulla sulla Terra di Mezzo succede davvero per caso e che dietro a ogni cosa in realtà c’è Eru Ilúvatar, la divinità creatrice di tutte le cose, compresi Valar, Maiar (gli Ainur, gli spiriti di natura divina) e conseguentemente elfi, nani, uomini e via dicendo. «Il nostro non è stato un incontro casuale – ha detto infatti Galadriel nella prima stagione -. Non è stato il fato o il destino o un’altra parola usata dagli uomini. Il nostro incontro è frutto del lavoro di qualcosa di più grande». Non sapeva neppure lei quanto ci avesse preso, probabilmente.
In quel momento si ipotizzava fosse stata opera di Sauron stesso, ma l’idea che dietro a tutto ci sia Eru («colui che non è mai assente e mai nominato» usando le parole di Tolkien) getta tutta la storia sotto una luce ben diversa. Se gli eventi de Gli Anelli del Potere e della Seconda Era sono stati orchestrati da Eru, cosa ci dice questo della divinità creatrice dell’universo di Arda? Non che è un Dio crudele, quanto piuttosto che i suoi piani (in maniera simile alle vere religioni del nostro mondo) sono misteriosi e si espandono oltre l’orizzonte. In questo caso, a quanto pare, ha avuto bisogno di Sauron e Galadriel per far iniziare gli eventi della Seconda Era.
Cosa ne pensate? Siete convinti anche voi che, all’interno della storia, l’incontro tra i due sia stato deciso da un’autorità più grande (oltre quella degli showrunner, chiaramente)? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: Prime Video
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