Gli Anelli del Potere, il più brutto e triste dei personaggi commuove i fan con una lettera d’addio
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Gli Anelli del Potere, il più brutto e triste dei personaggi commuove i fan con una lettera d’addio

Nonostante il suo aspetto e il tormento interiore, ha contribuito a rendere l'universo di Tolkien ancora più ricco e stratificato

Gli Anelli del Potere, il più brutto e triste dei personaggi commuove i fan con una lettera d’addio

Nonostante il suo aspetto e il tormento interiore, ha contribuito a rendere l'universo di Tolkien ancora più ricco e stratificato

Poster de Gli Anelli del potere 2

Dopo una stagione ricca di sorprese, Robert Strange, interprete dell’Uruk Glug ne Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, ha annunciato ai fan la sua dipartita dalla serie tv con un messaggio d’addio commovente, guardando indietro all’esperienza trascorsa e riflettendo sul significato del suo ruolo nella seconda stagione.

Interpretare Glug ha permesso a Strange di esplorare un aspetto meno noto della Terra di Mezzo, dando voce a una delle creature spesso marginalizzate, gli Uruk, e aggiungendo nuova profondità al conflitto tra le forze di Sauron. Durante la stagione, Glug ha servito con fedeltà Adar (Sam Hazeldine), l’elfo caduto che prometteva agli Uruk un futuro di speranza e redenzione. Tuttavia, il crescente impegno di Adar nel fermare Sauron (Charlie Vickers) lo ha portato a trascurare il destino del suo stesso popolo, mettendo Glug di fronte a una scelta cruciale.

In un thread emozionante, Strange ha espresso gratitudine per aver avuto l’opportunità di contribuire a una storia così significativa nell’universo di J.R.R. Tolkien, esplorando un lato della Terra di Mezzo che raramente viene messo in luce. Strange ha sottolineato come la storia di Glug e Adar abbia permesso di dare dignità agli Uruk, che nelle rappresentazioni precedenti erano stati spesso ridotti a mostri brutali e privi di identità. L’attore ha anche manifestato la speranza che questa storia possa essere ricordata come una parte integrante della mitologia tolkieniana, ringraziando gli spettatori per aver accolto positivamente questo sviluppo narrativo.

Con l’addio di Strange, sembra confermata la fine tragica del suo personaggio, ucciso da Sauron nel finale della seconda stagione. Glug, dopo aver perso la fiducia nel suo leader Adar, si ribella e si allea con il Signore Oscuro. Insieme agli altri Uruk, sfrutta la compassione di Adar per tendergli una trappola, approfittando del legame che l’elfo ha sempre cercato di mantenere con il suo popolo. Tuttavia, come Adar aveva avvertito, Sauron non prova alcun rispetto per gli Uruk, considerandoli semplici pedine. La loro fedeltà viene ricambiata con indifferenza, e durante uno scontro con i Nani, Sauron elimina Glug senza alcuna esitazione.

La storia di Glug e Adar rappresenta uno degli sviluppi più inaspettati e affascinanti della seconda stagione, arricchendo una trama che, fino a quel momento, aveva dato maggiore spazio ai personaggi umanoidi. Se le motivazioni di Adar erano state ben esplorate nella prima stagione, l’introduzione di Glug ha portato una nuova dimensione emotiva al conflitto, mostrando che anche gli Uruk, spesso visti solo come bestie spietate, possono avere una loro complessità e una loro umanità. Nei testi di Tolkien, vi sono accenni a una natura più sfumata degli Uruk, ma nelle trasposizioni cinematografiche e televisive precedenti, questi esseri erano stati rappresentati come violenti e privi di moralità.

Gli Anelli del Potere ha ribaltato questa prospettiva, grazie alla storia di Glug, che ha contribuito a rendere il mondo di Tolkien ancora più ricco e stratificato, aggiungendo un tocco di compassione e vulnerabilità a una delle sue razze più temute.

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Fonte: X

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