La seconda stagione de Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere è appena giunta alla sua conclusione e, benché non sia ancora arrivata la conferma ufficiale e definitiva da parte di Prime Video, tutto farebbe pensare che lo show ispirato ai capolavori di J. R. R. Tolkien proseguirà ancora per una terza stagione. Ma dopo l’epico finale dell’ottavo episodio, carico di rivelazioni e colpi di scena, una nuova teoria dei fan ha infiammato il web. Secondo alcuni, infatti, il Mago Oscuro interpretato da Ciaran Hinds sarebbe in realtà nient’altri che il futuro Saruman, conosciuto inizialmente ne Il Signore degli Anelli come Saruman Il Bianco: lo stregone destinato a cedere alla fame di potere e trasformarsi nel più fedele servitore del Male, nonché di colui che era partito per combattere, il terribile Sauron.
Senza fare spoiler, la teoria è alimentata anche dalla rivelazione della vera identità dello Straniero, ma per fugare subito ogni dubbio sono intervenuti direttamente gli showrunner de Gli Anelli del Potere, i quali hanno praticamente escluso l’idea che dietro la figura del Mago Oscuro si nasconda in realtà il futuro Saruman. J.D. Payne e Patrick McKay hanno infatti dichiarato senza alcuna ambiguità: «Data la storia della Terra di Mezzo è molto, molto improbabile che possa essere Saruman, se non impossibile». McKay ha quindi specificato che esistono certamente dei precedenti di stregoni corrotti, pronti a stravolgere totalmente la loro natura, ma ipotizzare questa rivelazione per il Mago Oscuro sfiderebbe le Leggi della Fisica. Tom Bombadil (Rory Kinnear) afferma infatti chiaramente in una delle sue battute: «Sei destinato ad affrontarlo. E poi destinato ad affrontare Sauron». E questo escluderebbe totalmente e definitivamente l’ipotesi che nella terza stagione possa concretizzarsi questa nuova fan theory.
E voi cosa ne pensate? Siete tra quanti hanno apprezzato la seconda stagione de Gli Anelli del Potere o vi schierate dal lato dei più irriducibili detrattori della serie? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
Fonte: Vanity Fair
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