Con le decine e decine di contenuti che arrivano in piattaforma ogni settimana, è facile che gli utenti Netflix ogni tanto si perdano qualche perla nascosta. Capita spesso, infatti, che opere meritevoli passino un po’ in sordina, eclissate da titoli più famosi. Per fortuna c’è il web: tramite i social network, infatti, i titoli più fortunati possono avere una seconda vita e trovare il loro fandom.

È il caso di una serie che, benché abbia ricevuto il 97% di recensioni positive su Rotten Tomatoes e sia stata candidata a ben 14 premi Emmy, purtroppo non è poi così nota al grande pubblico, soprattutto se paragonata ad altri grandi successi “pop” dello streamer. Si tratta di Russian Doll, una black comedy creata da Natasha Lyonne, Leslye Headland e Amy Poehler, e composta da due stagioni che hanno debuttato, rispettivamente, nel 2019 e nel 2022.

La serie vede protagonista proprio Lyonne, nota soprattutto per la sua partecipazione a Orange is the New Black, nei panni di Nadia Vulvokov, una donna cinica che vive a New York. La notte in cui compie 36 anni, Nadia rimane intrappolata in un loop temporale ed è costretta a rivivere ogni giorno la sua morte, risvegliandosi sempre nel bel mezzo del party per il suo compleanno. Nel tentativo di fermare ciò che le sta accadendo, incontra Alan, un uomo che sta sperimentando la stessa situazione. 

La serie è stata acclamata dalla critica, soprattutto per gli originali colpi di scena e per la convincente interpretazione dell’attrice protagonista. Fin dalla sua uscita, i fan hanno evidenziato quanto fosse meritevole di maggiore attenzione, al pari dei titoli più blasonati di Netflix, che a quanto pare non l’ha mai nemmeno messa in primo piano nella sua homepage. Sui social viene definita «un gioiello nascosto», «sconvolgente», «in grado di dare assuefazione» e «brillantemente intricata».

Se vi è piaciuta, però, non abbiamo ancora grandi notizie riguardo un’eventuale terza stagione. L’anno scorso, la creatrice Leslye Headland ha confermato l’intenzione di realizzare nuovi episodi, precisando però che ci vorrà del tempo a causa di altri impegni lavorativi di Natasha Lyonne.

Fonte: UniLAD