Best seller in libreria prima e successo al cinema (foto) poi ora è pronto per la prova tv. Stiamo parlando di Gomorra di Roberto Saviano, che seguirà presto le orme di un altro caso analogo: quello di Romanzo criminale. E come per il romanzo di Giancarlo De Cataldo, trasposto nel film di Michele Placido prima e nella fortunata serie tv poi (in onda ieri i primi due episodi della seconda serie), anche dietro al nuovo progetto televisivo ci sono ancora le firme di Sky Cinema e Cattleya.
Lo stesso autore (protagonista in questi giorni di una polemica con il Ministro degli Interni Roberto Maroni per il suo monologo a Vieni via con me sulle infiltrazioni economiche della ‘ndrangheta tra le fila della Lega) sta collaborando al progetto.
La serie sarà composta di 12 puntate che la Fandango di Domenico Procacci (che ha prodotto il film di Matteo Garrone) starebbe già sviluppando. A raccontare all’ANSA il progetto è stato Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya: «Avevamo cominciato a lavorare su un altro soggetto di Saviano, sempre per una serie lunga, poi c’è stato l’incontro con Domenico Procacci che con la Fandango aveva coltivato l’idea di realizzare una serie tv da Gomorra di cui detiene i diritti cinematografici e televisivi. Saviano sta collaborando al progetto, sarà un supervisore, come è stato Giancarlo De Cataldo per Romanzo Criminale, oltre che una fonte di idee Roberto è il benvenuto in ogni fase del progetto».
Ambientato tra Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Mondragone e Giugliano il romanzo è il risultato di un lungo lavoro di inchiesta dello scrittore (nato e cresciuto proprio in quelle zone) legata al mondo criminale della camorra e dei suoi protagonisti che Saviano ha messo a nudo senza censure e attirando su di sè le ire dei boss e l’attenzione dei media di tutto il mondo.
«Quando abbiamo tratto un film dal romanzo di Saviano», ha detto all’ANSA Domenico Procacci, «gli sceneggiatori hanno dovuto fare molte scelte e rinunce dolorose. Avere la possibilità di sviluppare il racconto su 12 puntate, avendo quindi un arco narrativo più ampio, ci permetterà di lavorare anche sul materiale dolorosamente scartato in precedenza. Noi come Fandango mettiamo in gioco la conoscenza della materia Gomorra che ci deriva dal lavoro fatto per il cinema, Cattleya ha dalla sua tra l’altro la grande esperienza di Romanzo Criminale».
Nessuna notizia ancora sui nomi di cast e regia.