Gossip Girl ha tenuto i fan con il fiato sospeso per anni, svelando scandali e intrighi dell’élite di Manhattan attraverso la voce anonima di una misteriosa blogger. La rivelazione della sua vera identità alla fine della serie ha lasciato perplessi la maggior parte degli spettatori, che hanno trovato la scelta degli showrunner totalmente incoerente con il resto della storia. Eppure, dietro questa apparente incongruenza narrativa, si nasconde una motivo ben preciso.
La serie, basata sui romanzi di Cecily von Ziegesar, ha conquistato il pubblico fin dal suo debutto nel 2007, trasformando i segreti scandalosi di un gruppo di giovani dell’Upper East Side in un fenomeno di culto. Come dicevamo, ogni intrigo e tradimento che coinvolgeva il gruppo di protagonisti, capitanato dalle storiche Serena van der Woodsen (Blake Lively) e Blair Waldorf (Leighton Meester), veniva puntualmente rivelato da una misteriosa blogger anonima. L’identità della fantomatica Gossip Girl, tuttavia, è stata svelata solo nell’ultima puntata: Dan Humphrey, interpretato da Penn Badgley, ha confessato di essere il responsabile della fuga di gossip tra i giovani dell’Upper East Side. A suo tempo, la rivelazione generò praticamente solo critiche tra i fan: in particolare, è sembrato totalmente incoerente che Dan, soprannominato in maniera dispregiativa “Brooklyn Boy” dai ragazzini ultra-ricchi, fosse disposto a diffondere notizie compromettenti su se stesso e sulle persone più importanti della sua vita, valori che ha sempre dimostrato di voler mettere in primo piano.
Nel 2021, Joshua Safran, sceneggiatore e produttore esecutivo dello show, ha spiegato il motivo di queste incongruenze, rivelando infatti che gli autori non avevano mai previsto di svelare l’identità di Gossip Girl: «Non ci aspettavamo di rivelare chi fosse Gossip Girl – non era nei nostri piani per molti anni», ha dichiarato in un’intervista. Solo nelle ultime stagioni, è stata presa la decisione di rivelare l’identità che, per forza di cose, è parsa a tutti assurda: non era minimamente nei pani iniziali che dietro alla storica voce narrante si nascondesse Dan Humphrey.
In effetti, come svelato da Safran, inizialmente gli sceneggiatori avevano considerato l’idea di rivelare che fosse Nate Archibald (Chace Crawford), il volto dietro Gossip Girl. Tuttavia, anche questa opzione fu presto abbandonata per ragioni di trama. L’inattesa scelta di Dan è quindi arrivata troppo tardi, portando a dissonanze rispetto agli eventi mostrati nelle prime stagioni. Questo tipo di problemi narrativi non è insolito per serie basate su misteri a lungo termine. Bridgerton di Netflix, per esempio, ha tratto beneficio dall’aver definito da subito l’identità di Lady Whistledown, un’espediente narrativo simile a quello di Gossip Girl, consentendo allo show di costruire in modo più coerente l’intreccio.
Con il reboot di Gossip Girl del 2021 uscito su HBO Max, il team creativo, composto dagli stessi autori della serie originale, ha scelto di dare nuova vita alla storia, tenendo conto dei problemi del passato. Questa volta, si sono assicurati di avere un piano ben definito per l’identità del misterioso informatore, evitando gli errori che hanno caratterizzato la versione originale.
Fonte: ScreenRant
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