Una teoria sorprendente ha iniziato a circolare tra i fan di Grey’s Anatomy, mettendo in discussione tutto ciò che abbiamo creduto di sapere sulla serie. Dopo vent’anni di episodi che hanno seguito le vicende di Meredith Grey e del Grey Sloan Memorial, questa ipotesi getta una luce inquietante su eventi e personaggi, suggerendo che la realtà della serie potrebbe essere diversa da quanto appare.
La teoria in questione propone una chiave di lettura completamente nuova e inquietante: secondo alcuni, Meredith Grey soffrirebbe di Alzheimer, e molti degli eventi della serie potrebbero essere frutto della sua immaginazione o di ricordi distorti. Dalla prima stagione, Meredith è stata il perno della serie, passando da giovane tirocinante determinata a lasciare il segno a un’icona medica con una carriera costellata di successi e momenti drammatici. Tuttavia, col proseguire delle stagioni, la narrazione ha introdotto elementi sempre più estremi e, secondo alcuni fan, al limite della credibilità. Questo ha alimentato l’idea che gli eventi improbabili che si susseguono siano in realtà il risultato della mente di Meredith, progressivamente deteriorata.
Come sappiamo, Grey’s Anatomy ha già trattato l’Alzheimer in modo significativo: la madre di Meredith, Ellis Grey, è morta a causa di questa malattia, e la stessa Meredith ha scoperto di possedere un gene che la predispone a svilupparla. La teoria suggerisce che gli eventi più drammatici della serie, come la morte di Derek Shepherd, potrebbero essere interpretati in una luce diversa: forse Derek non è morto in un incidente, ma ha semplicemente divorziato da Meredith, incapace di sopportare il peso della sua malattia. La difficoltà del personaggio ad accedere a una TAC dopo l’incidente viene spesso citata dai fan come esempio di un dettaglio che avrebbe potuto facilmente essere alterato nella mente di Meredith.
Un altro elemento che alimenta questa teoria è l’uso delle frequenti narrazioni fuori campo di Meredith, presenti anche quando il suo personaggio non appare direttamente. Secondo i fan, non rappresenterebbero un monologo onnisciente, piuttosto i pensieri che Meredith condivide con i suoi figli o caregiver, come un modo per fare ordine nei ricordi. La teoria ricorda inoltre il finale della serie tv Pappa e Ciccia, dove si scopre che gran parte degli eventi della serie sono frutto della fantasia della protagonista. Anche Grey’s Anatomy potrebbe avere, in prospettiva, una rivelazione finale che ricolleghi tutte le incongruenze e i momenti surreali a un deterioramento cognitivo della protagonista.
La teoria dell’Alzheimer spiegherebbe anche i numerosi addii e ritorni di personaggi chiave, come Teddy Altman, April Kepner e Addison Montgomery. La mente di Meredith, confusa e incapace di distinguere i ricordi dalla realtà, potrebbe ‘dimenticare’ alcuni volti solo per farli riapparire quando riaffiorano nella sua memoria. Questo potrebbe essere il motivo per cui alcuni luoghi e personaggi scompaiono senza spiegazioni plausibili, come il bar di Joe o personaggi secondari come Casey Parker.
La teoria offre anche una spiegazione per la straordinaria longevità dello show: Meredith, forse inconsciamente, vede il Grey Sloan Memorial Hospital come un rifugio mentale dove poter fuggire dai propri problemi. Questo conferirebbe senso a legami e relazioni così intensi tra i personaggi, creando una sorta di realtà parallela in cui Meredith riveste un ruolo centrale, ammirata e rispettata da tutti.
Nonostante l’idea sembri audace, i fan si chiedono se il finale di Grey’s Anatomy possa davvero concretizzare una rivelazione così sconvolgente, soprattutto per una serie che ha costruito un’immagine drammatica, ma anche rassicurante, nel corso di quasi due decenni.
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Fonte: CBR
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