Film cult del passato, ecco i più belli:
telegram

Film cult del passato, ecco i più belli:

Film cult del passato, ecco i più belli:

Di film cult del passato che hanno segnato la storia del cinema ce ne sono tantissimi. 

Appartenenti a generi diversi, ognuno di essi ci ha insegnato qualcosa e viene trasmesso di generazione in generazione. Ma quali sono i più belli in assoluto da non perdere?  

Migliori film cult del passato:

A seguire, potete trovare una lista contenente i titoli (e le rispettive trame) delle pellicole maggiormente amate dal pubblico: 

Via Col vento

Via col vento (1939) 

Quando si parla di bei film cult del passato, non si può non citare Via col vento. 

Questa pellicola è del 1939 e diretto da Victor Fleming, George Cukor e Sam Wood. 

Gone with the Wind (titolo originale in inglese) risulta ad oggi uno dei film che hanno fatto la storia del cinema. L’ambientazione risale al 1861, anno in cui l’America si ritrova a vivere un periodo di grande tensione, causata dal contrasto tra il Nord e il Sud del paese. 

Le vicende si svolgono in Georgia, dove si vede il personaggio di Rossella O’Hara (interpretata dall’attrice Vivien Leigh), la quale sta per essere sconvolta per via dell’annuncio di nozze tra l’uomo di cui è innamorata, Ashley Wilkes (interpretato da Leslie Howard), e sua cugina Melania Hamilton (interpretata da Olivia de Havilland). 

Così, Rossella pensa di rivelare ad Ashley cosa prova per lui. Egli, però, rifiuta le sue avances e sceglie di annunciare il matrimonio con Melania durante una festa in famiglia. 

Nel frattempo, si respira un’aria pesante per via dell’annuncio della guerra e dell’imminente richiesta di arruolamento degli uomini.  

Rossella decide di voltare pagina e accetta la proposta di matrimonio di Carlo Hamilton, poco prima che quest’ultimo parta per la guerra. Ma qualche mese dopo, si apprende la notizia della morte di Carlo. 

Di conseguenza, la vedova decide di recarsi ad Atlanta a visitare i parenti di lui. Non molto dopo, Rossella partecipa a una festa di beneficenza, violando il fatto che non si potesse partecipare a eventi mondani. Qui, lei incontra Rhett Butler, il quale fa di tutto per ballare insieme a lei, nonostante sia a conoscenza dell’amore che prova per Ashley. 

Rossella non si perde d’animo (nonostante Melania stia quasi per partorire). L’uomo, però, rifiuta O’Hara per la seconda volta. 

Per allontanarsi dalla guerra, la donna conduce Melania a Tara e prende in prestito il carretto di Rhett. Qui, Rossella si ritrova sopraffatta dalla contemplazione dell’intera distruzione della sua casa e dalla malattia mentale che coinvolge il padre, a sua volta accudito da Mami. 

La giovane detiene il ruolo di capofamiglia e prova a ricostruire la piantagione, ma i suoi piani vengono intralciati dalla resa del Sud. 

Consapevole di non essere in grado di saldare le onerose tasse imposte dai vincitori, Rossella si convince a convolare a nozze con il fidanzato di sua sorella Susele, il quale ha guadagnato una piccola fortuna con la propria attività. Purtroppo, però, anche il secondo marito muore e lei torna a fare i conti con il fantasma di Ashley. 

Ma quest’ultimo resta fedele a Melania. Rossella si sposa di nuovo, con Rhett (innamorato della donna sul serio). La O’Hara, tuttavia, resta piuttosto fredda nei confronti del marito, pur avendo avuto da lui una figlia, di nome Diletta. 

Nel corso del tempo, Rossella raggiungerà la consapevolezza del fatto che il suo amore era frutto di illusioni romantiche. Come finisce? Sta a voi scoprirlo… 

Film da vedere prima di morire

Ingrid Bergman e Humphrey Bogart | Foto: Getty Images

Casablanca (1942) 

Tra gli altri film cult del passato più celebri, troviamo Casablanca. 

Diretto da Michael Curtiz nel 1942, è un film che mescola dramma e romanticismo. La storia si svolge a Casablanca, nel Marocco sotto il regime filo-nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Al centro della trama troviamo il personaggio di Rick Blaine , un americano che vive in esilio e gestisce il Rick’s Café Americain, un locale locale molto frequentato.  

Nel suo passato, Rick ha avuto una serie di esperienze nel contrabbando di armi per l’Etiopia durante l’invasione italiana nel 1935 e ha combattuto come repubblicano nella Guerra Civile spagnola nel ’36, ma questi eventi lo hanno reso un uomo cinico e privo di illusioni. 

Un’importante svolta nella trama avviene quando Ugarte, un noto criminale, arriva al café di Rick con due lettere di transito rubate da due soldati tedeschi che lui stesso ha ucciso. Ugarte spera di venderle a un acquirente, ma viene arrestato prima di riuscirci, riuscendo però a consegnare le lettere a Rick, che si rivelano essere dei preziosi lasciapassare per gli Stati Uniti. 

Il giorno successivo, arriva a Casablanca Ilsa Lund (interpretata dall’attrice Ingrid Bergman). Lei è una profuga norvegese e vecchia fiamma di Rick, di cui lui è ancora innamorato. Ilsa è accompagnata dal marito Victor Laszlo, nonché un leader della ribellione ceca che è fuggito da un campo di concentramento. La coppia è in pericolo e cerca disperatamente di ottenere delle lettere di transito per scappare. Vengono a sapere che Rick ne possiede due e cercano il suo aiuto. 

Rick si sente piuttosto tormentato dalle emozioni contrastanti perché da un lato desidera vendicarsi per essere stato abbandonato da Ilsa, ma dall’altro vorrebbe rimanere con lei. Tuttavia, quando capisce fino a che punto Victor sia disposto a sacrificarsi per mettere al sicuro la sua amata, Rick cambia idea e decide di aiutarli, mettendo a rischio tutto ciò che ha costruito a Casablanca.  

harrison ford blade runner

Blade Runner (1982) 

Uno dei film cult del passato (ma un po’ più recenti rispetto agli altri due) è Blade Runner. 

Diretto da Ridley Scott nel 1982, si tratta di una pellicola del genere fantascienza liberamente ispirata al romanzo del 1968, a cura di Philip K. Dick, intitolato “Il cacciatore di androidi”.  

La storia si svolge in una Los Angeles desolante, ambientata nel futuro del 2019. In questo contesto, la Tyrrel Corporation, una potente società, ha sviluppato un audace programma: la creazione di androidi, esseri sintetici che assomigliano completamente agli esseri umani ma con capacità intellettuali e fisiche decisamente superiori. La loro durata di vita è limitata a soli quattro anni e vengono utilizzati come schiavi per compiere operazioni pericolose nelle colonie spaziali. 

Quando alcuni replicanti (ovvero i cloni degli androidi) scatenano una violenta rivolta in una stazione spaziale, vengono dichiarati illegali sulla Terra. Nonostante il divieto, quattro di questi replicanti, guidati da Roy Batty, decidono di rubare una nave spaziale e fuggono dalla loro colonia, rifugiandosi sulla Terra sotto falsa identità. Inizia così una spietata caccia all’uomo, con protagonista Rick Deckard (interpretato dall’attore Harrison Ford), un ex agente di polizia che faceva parte della speciale unità Blade Runner ma è ormai in pensione. Viene richiamato per partecipare alla “retirata” degli androidi fuggitivi. 

Nel frattempo, uno dei replicanti si infiltra nella Tyrrel Corporation nel disperato tentativo di trovare il suo creatore. Nell’immensa e oscura città, Deckard insegue le sue prede come in una giungla di acciaio, con l’ossessivo obiettivo di eliminarle. L’incontro con una donna di nome Rachel (interpretata dall’attrice Sean Young) svelerà molte sorprese e aprirà una serie di nuovi scenari nella trama.  

C’eravamo tanto amati (1974) 

C’eravamo tanto amati è senza ombra di dubbio uno dei film cult del passato più visti. 

Diretto da Ettore Scola nel 1974, narra la storia di tre ragazzi partigiani durante la guerra, provenienti da diverse estrazioni sociali e culturali ma uniti da un ideale comune, che sviluppano una profonda amicizia. Dopo la fine del conflitto, ognuno di loro prende strade diverse con grandi aspettative e entusiasmo. 

Antonio ritorna a Roma e al suo lavoro di portantino in un ospedale. Gianni invece, decide di completare i suoi studi di giurisprudenza a Pavia. C’è poi Nicola, un intellettuale appassionato di cinema, continua a insegnare a Nocera Inferiore. Dopo un po’ di tempo, i tre si incontrano presso una trattoria romana: Gianni è diventato un avvocato di successo, mentre Antonio, fedele ai suoi ideali comunisti, è rimasto un portantino, ma ha trovato il vero amore in Luciana. 

Antonio presenta la sua fidanzata all’amico, del tutto ignaro del fatto che Gianni tradirà la sua fiducia portandosela via. Tuttavia, l’ambizioso avvocato abbandonerà presto Luciana per sposare Elide e entrare a far parte della famiglia di Romolo, nonché un nostalgico fascista e disonesto costruttore, diventando il suo avvocato e proteggendo i suoi loschi interessi. 

Intanto c’è Nicola, che è sposato e con figli, ed insegna presso un liceo. Viene sospeso dal preside con l’accusa di fomentare l’odio sociale nella scuola. Escluso dall’insegnamento, prende la decisione di abbandonare la sua famiglia e trasferirsi a Roma alla ricerca di fortuna, riallacciando i contatti con Antonio. Le loro storie saranno destinate a intrecciarsi continuamente con quella di Luciana, evocando ideali traditi, delusioni e sconfitte. 

Colazione da Tiffany (1961) 

Uno dei film cult del passato da non perdere assolutamente è Colazione da Tiffany. 

Questa pellicola, diretta da Blake Edwards nel 1961, si basa sul romanzo omonimo a cura di Truman Capote del 1958. Ambientato a New York, narra la storia di Holly Golightly (interpretata dall’attrice Audrey Hepburn). 

Lei è una giovane e elegante ragazza che si mantiene facendo l’accompagnatrice e ama osservare le vetrine di Tiffany sulla Quinta Strada mentre consuma, di consuetudine, una veloce colazione prima di tornare a casa a piedi. 

Holly vive in compagnia di un gatto (che non ha un nome) e ogni settimana fa visita a Sally Tomato, un mafioso newyorkese detenuto. Quest’ultimo le comunica messaggi in codice che la giovane interpreta come bollettini meteorologici in cambio di denaro. In seguito a un appuntamento finito male, Holly si imbatte nel suo nuovo vicino di casa, Paul Varjak, mentre si intrufola nel suo appartamento attraverso le scale antincendio. 

I due diventano ben presto amici e Paul rivela a Holly di essere un giovane scrittore che si mantiene grazie a una donna facoltosa con cui intrattiene una relazione. A causa della somiglianza di Paul con suo fratello, Holly inizia a chiamarlo “Fred” e lo invita a una festa nel suo appartamento, dove Paul incontra l’agente hollywoodiano di Holly che descrive la scalata sociale della ragazza nella ricca società newyorkese. 

Successivamente, Holly inizia a frequentare un circolo di persone sofisticate e organizza frequentemente feste con lo scopo di trovare un ricco milionario da sposare, vivendo costantemente alla ricerca di questo sogno. Tuttavia, dopo l’incontro con Paul, i suoi piani vengono sconvolti: trascorrendo molto tempo insieme, i due si innamorano l’uno dell’altra. Holly, però, decide di respingere questi sentimenti per il timore di dover sconvolgere la sua vita per amore. 

Così, la giovane si troverà dinanzi a una fase introspettiva, che riguarda anche il suo passato. Di conseguenza, cercherà di trovare la serenità che ha sempre cercato tramite la superficialità delle cose e nel luccichio dei gioielli, ma che l’ha resa sempre vuota, preoccupata e con l’aria malinconica. 

domande 2001 Odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (1968) 

Quando si parla di film cult del passato più celebri, c’è anche Il “2001: Odissea nello spazio“. 

Del 1968 e diretto da Stanley Kubrick, è riconosciuto a livello internazionale come un capolavoro e rappresenta una svolta epocale non soltanto nel genere fantascientifico, ma anche nella storia stessa del cinema.  

La trama ha inizio dall’incontro di un gruppo di scimmie con un enigmatico monolite nero, che provoca una trasformazione radicale in loro. Essi, infatti, imparano a manipolare gli oggetti e a utilizzarli come armi o utensili, segnando l’inizio della civilizzazione umana. 

Milioni di anni dopo, il dottor Heywood Floyd (nonché presidente del Comitato Nazionale Americano per l’Astronautica), viene inviato in una missione segreta sulla Luna. Qui, nei pressi del cratere Tyco, hanno scoperto un oggetto misterioso simile al monolite incontrato dagli ominidi. 

Quando il monolite viene colpito dai primi raggi dell’alba, emette un segnale radio diretto verso Giove. Diciotto mesi dopo (nel 2001), viene lanciata l’astronave Discovery One verso il pianeta gassoso, con a bordo cinque membri dell’equipaggio, tra cui il comandante David Bowman e il suo vice Frank Poole.  

Durante il viaggio, l’astronave è assistita da HAL 9000. Si tratta di un supercomputer dotato di intelligenza artificiale, che è in grado di interagire con gli esseri umani. Ma nonostante sia teoricamente privo di errori e omissioni di dati, HAL finirà per prendere il controllo dell’astronave, portando la trama verso un’avvincente svolta… 

I 7 samurai (1954) 

“I Sette Samurai” è un film cult del passato del 1954, che vede come protagonisti Takashi Shimura e Toshirô Mifune. 

La trama è ambientata in un villaggio giapponese nel 1578. Qui si vede un gruppo di contadini è disperato e cerca un modo per difendersi dai continui attacchi dei predoni. Su consiglio di un anziano saggio, hanno l’idea di cercare aiuto presso samurai senza padrone, noti come Ronin.

Tuttavia, faticano a trovare guerrieri disposti a combattere senza una ricompensa. La speranza arriva con Kambei, ovvero un abile Ronin che recluta altri cinque samurai. Un presunto guerriero di nome Kikuchiyo cerca di unirsi al gruppo, anche se c’è stato un rifiuto iniziale. 

Kambei insiste molto sull’importanza di addestrarsi per la battaglia, e all’inizio la convivenza tra i samurai risulta essere complessa. Tuttavia, nel corso del tempo, si creano legami e amicizie, e anche Kikuchiyo viene accettato quando dimostra il suo valore. 

Il giorno della battaglia arriva nel momento in cui i predoni attaccano il villaggio e sembrano avere il sopravvento. Ma i samurai rispondono in maniera repentina e assaltano la roccaforte dei predoni. Da quell’istante, la battaglia si fa sempre più intensa e i guerrieri combattono con coraggio e valore, accanto ai contadini, per difenderli con onore, nonostante le numerose perdite. 

I soliti ignoti (1958) 

Un film cult del passato da vedere è “I soliti ignoti“. 

Si tratta di una pellicola appartenente al genere commedia del 1958 e diretta da Mario Monicelli. 

La storia si svolge a Roma, dove Cosimo è detenuto nel carcere di Regina Coeli per aver tentato di rubare un’auto. Da un altro detenuto, apprende dell’opportunità di compiere una rapina apparentemente facile: derubare “la comare”, la cassaforte situata in una stanza dei Monti della Pietà, la sede del Banco dei Pegni. Per accedere alla stanza, basta introdursi nell’appartamento adiacente sfruttando l’assenza delle proprietarie e abbattendo la parete che le separa. 

Cosimo, attratto da quest’impresa, cerca in qualsiasi maniera di uscire di prigione e affida al suo complice Capannelle, un eccentrico ex stalliere, il compito di trovare un “capro espiatorio” che si autoaccusi del furto dell’automobile cosicché possa scontare la sua pena al posto suo. Con l’aiuto di vecchie conoscenze, tra cui il piccolo ladro Mario Ferribotte, geloso della sorella Carmelina e il ladro/fotografo Tiberio, Capannelle trova Peppe er Pantera, nonché un pugile fallito che accetta, dietro compenso, di confessare il crimine.

Peppe viene arrestato, ma la polizia non gli crede assolutamente e rimane in carcere per un po’, il tempo necessario per farsi confessare da Cosimo il piano per la rapina al Banco dei Pegni. 

Una volta riconquistata la libertà, Peppe assume la guida della banda e decide di pianificare l’esecuzione del colpo. La preparazione del furto è piuttosto dettagliata e per imparare ad aprire la cassaforte, ricevono lezioni da Dante (interpretato da Totò).

Quest’ultimo è un anziano esperto di scasso che, purtroppo, non ha l’opportunità di partecipare alla rapina, in quanto sorvegliato dalla polizia. Pertanto, comincia l’avventura di questo gruppo di improvvisati ladri, convinti di fare un grande colpaccio… 

Il laureato (1967) 

Il laureato” è un celebre film cult del passato del 1967, diretto da Mike Nichols. 

Si basa sul romanzo omonimo di Charles Webb e vede come protagonista Benjamin Braddock (interpretato dall’attore Dustin Hoffman). Egli è un giovane appena laureatosi in un college sulla East Coast, che torna a casa nella periferia di Los Angeles per festeggiare con la sua famiglia. Nonostante le congratulazioni e le domande sul suo futuro provenienti dai parenti e dagli amici, Benjamin avverte una grande sensazione di disagio. 

Nel frattempo, Mrs. Robinson, la moglie del socio in affari di suo padre, insiste nel chiedergli di accompagnarla a casa. Una volta che si reca sul posto, Benjamin viene costretto a bere e la signora cerca di sedurlo nella stanza di sua figlia Elaine. Inizialmente il ragazzo cerca di resistere alle sue avances, ma dopo pochi giorni organizza un incontro con lei presso l’Hotel Taft. 

Da quel momento, Benjamin trascorre l’estate senza una direzione precisa: evita pertanto di scegliere una scuola di specializzazione e continua a incontrare segretamente la signora Robinson.  

Quest’ultima gli confessa di non amare suo marito ma che si è sposata principalmente per la gravidanza. Nel frattempo, i genitori di Benjamin lo spronano a uscire con Elaine, ma in privato la madre di lei glielo proibisce. 

Benjamin invita comunque Elaine a uscire, ma cerca di sabotare l’incontro comportandosi in modo scortese, conducendola in modo spericolato e portandola in uno strip club. Dopo che Elaine scoppia in lacrime, il giovane si rende conto di quanto sia stato maleducato. I due continuano a frequentarsi e Benjamin inizia a provare sentimenti profondi per lei. Tuttavia, le cose si complicano quando Elaine viene a conoscenza della relazione passata tra Benjamin e sua madre… 

Il Padrino (1972) 

Infine (ma non di certo per ordine di importanza), uno dei film cult del passato da non perdere è “Il Padrino“. 

Del 1972 diretto da Francis Ford Coppola, trova ambientazione nella New York del 1945 e narra le vicende dei Corleone, nonché la più potente famiglia mafiosa italo-americana presente in città.  

Le loro attività principali consistono nella prostituzione, il racket e il gioco d’azzardo, e il patriarca Don Vito (interpretato dall’attore Marlon Brando) ha costruito nel corso del tempo un potere che si basa sulla violenza e sul favoreggiamento dei debiti. Egli, infatti, concedendo favori in cambio di fedeltà e gratitudine, ha saputo guadagnare importanti amicizie tra i personaggi emergenti della società newyorkese. 

I suoi figli giocano un ruolo fondamentale nella famiglia: l’impetuoso Santino, detto “Sonny”, l’ingenuo Fredo e il figliastro Tom Hagen, un noto avvocato che sarebbe il braccio destro del padre per i vari affari illegali. 

Dopo il matrimonio di sua figlia Connie, Don Vito decide di incontrarsi con il trafficante di droga Sollozzo, ma si rifiuta di proteggerlo e finanziare un nuovo traffico di droga. Questo suo gesto non fa altro che scatenare una feroce guerra tra le famiglie mafiose, che vedrà una serie di attentati e vendette.  

Durante uno di questi attacchi, Don Vito rimane ferito. Suo figlio Michael (interpretato dall’attore Al Pacino), reduce dalla Seconda guerra mondiale e fino ad allora estraneo alle attività criminali della famiglia, vuole vendicare l’attentato insieme a Sonny. 

Così, Michael si rifugia in Sicilia per evitare l’arresto. Nel frattempo, Sonny viene ucciso in un’imboscata, e Don Vito, colpito da questa tragedia, si riunisce con le altre famiglie per stipulare una tregua. Offrendo il consenso al traffico di droga, ottiene l’incolumità di Michael, che può fare il suo ritorno nella Grande Mela per prendere il controllo e diventare così il nuovo “padrino”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA