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Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere: tutto sulla serie Amazon

Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere: tutto sulla serie Amazon

Il Signore degli Anelli Gli anelli del potere

Il Signore degli Anelli Gli anelli del potere: tutto quello che sappiamo sull’attesissima serie che ci riporterà nella Terra di Mezzo, migliaia di anni prima delle vicende narrate nella trilogia de Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit, ambientate nella cosiddetta Seconda Era.

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È senza dubbio la serie più attesa del 2022 e quella che, al contempo, spaventa maggiormente, soprattutto i fan più accaniti dei libri di J.R.R Tolkien e della trilogia diretta da Peter Jackson.

Questa serie unirà personaggi di cui già sappiamo l’esistenza, per via dei film e dei libri, altri che non hanno avuto una precedente trasposizione cinematografica e altri ancora che non appartengono al mondo tolkeniano ma sono stati totalmente inventati. Personaggi che ci condurranno in un nuovo ed emozionate viaggio nella Terra di Mezzo.

Il confronto con le precedenti trilogie cinematografiche, ovviamente, sarà inevitabile. Cerchiamo, però, di essere clementi e pazienti.

In attesa della messa in onda, andiamo ad approfondire vari aspetti di questa serie, in base a ciò che è trapelato finora.

La trama

Le vicende narrate sono ambientate nella cosiddetta Seconda Era della Terra di Mezzo. Quindi, come anticipato, moltissimi anni prima rispetto alle avventure di Frodo, Sam, Legolas, Aragorn e il resto della Compagnia dell’Anello. Per questo motivo, tale serie può essere considerata, a tutti gli effetti, un prequel de Il Signore degli Anelli.

La serie segue un nuovo gruppo di personaggi che, dopo un periodo di relativa pace, si apprestano a fare i conti con il ritorno del male nella Terra di Mezzo, lungamente temuto e ora in procinto di travolgerli. Viaggeremo con loro tra le maestose foreste di Lindon, la capitale elfica, dalle Montagne Nebbiose e le loro oscure profondità al regno insulare di Númenor, raggiungendo gli angoli più remoti della mappa. Un nuovo viaggio, nuove battaglie, nuove storie, una nuova eredità.

Il regista

J. D. Payne e Patrick McKay sono gli showrunners e i produttori esecutivi della serie. Alla regia troviamo J.A. Bayona e Charlotte Brändström insieme a Wayne Che Yip.

La serie è prodotta da Amazon Studio, Tolkien Estate, HarperCollins Trust e New Line Cinema. Quest’ultima ha realizzato anche la celebre saga cinematografica diretta da Peter Jackson.

Da quale libro è tratta la serie?

Non si tratta dell’adattamento per il piccolo schermo di un libro di J.R.R. Tolkien. La serie prende spunto da alcune note che lo scrittore ha lasciato in appendice della sua opera più famosa: Il Signore degli Anelli. Tanti elementi di questa serie saranno quindi frutto della mente dei suoi creatori che, ci auguriamo, avranno saputo restare fedeli a quel mondo che Tolkien ci ha donato, senza stravolgerlo.

Cast e personaggi

In totale, saranno 39 i personaggi principali che appariranno ne Il Signore degli anelli Gli anelli del potere. Al momento, non li conosciamo tutti né sappiamo i nomi delle attrici e degli attori che li interpreteranno. Ma ci sono state alcune conferme ufficiali.

Il cast, alquanto nutrito, vedrà il ritorno di alcuni personaggi già conosciuti ai fan de Il Signore degli anelli, sebbene interpretati da attrici e attori differenti. Come Morfydd Clark, che sarà Galadriel, e Robert Aramayo, che vestirà di panni di Elrond.

Il Signore degli Anelli Gli anelli del potere

Morfydd Clark sarà la nuova Galadrie | Foto: Getty Images

Chi ha letto i libri di J.R.R. Tolkien avrà già sentito nominare il principe Durin IV (Owain Arthur) o Isildur (Max Baldry), l’uomo destinato a sconfiggere Sauron nella fatidica battaglia che abbiamo visto nella trilogia cinematografica sotto forma di flashback.

Ci saranno anche personaggi originali, non presenti nelle opere di Tolkien, come l’elfo Arondir (Ismael Cruz Córdova), la guaritrice umana Bronwyn (Nazanin Boniadi), Halbrand (Charlie Vickers), un uomo in fuga dal suo passato, e la principessa nana Disa (Sophia Nomvete), la prima donna nana ad apparire negli adattamenti del mondo di Tolkien.

E ancora: Joseph Mawle reciterà nel ruolo del cattivo Oren; Will Poulter interpreterà il giovane Beldar; Markella Kavenagh sarà Tyra; Charles Edwards interpreterà Celebrimbor, l’elfo che ha creato gli Anelli del Potere; Benjamin Walker impersonerà l’elfo Gil-galad; Will Fletcher vestirà i panni di Finrod, uno dei fratelli di Galadriel; Daniel Weyman è stato scritturato per il ruolo de Lo Straniero; Markella Kavenagh per quello di Nori Brandyfoot. Quest’ultimo è un harfoot, una razza antenata degli hobbit che vedremo per la prima volta nella serie Amazon.

Il resto del cast lo conosceremo man mano che gli episodi arriveranno sulla piattaforma.

Gli Orchi

Non mancheranno, ovviamente, gli Orchi. Anche ne Il Signore degli Anelli Gli Anelli del potere saranno protagonisti indiscussi, sempre schierati dalla parte del male. Secondo quanto trapelato, anche in questa serie dovrebbero esserci due diverse tipologie di orchi e un orco particolarmente forte che darà del filo da torcere ai nostri nuovi beniamini.

Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere: uscita e trailer

La serie approderà su Amazon Prime Video il prossimo 2 settembre, con un episodio pubblicato ogni settimana, per un totale di nove. Nessun rilascio di tutti gli episodi insieme, quindi. Con buona pace per chi sperava di porre fine a questa attesa esattamente il 2 settembre! Amazon ha annunciato che si tratterà di un dramma in cinque stagioni, ma al momento sono state confermate le prime due.

L’uscita de Il Signore degli Anelli Gli anelli del potere potrebbe influire sulla seconda stagione di un’altra serie fantasy Amazon Original: La ruota del tempo.

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Lo scorso 13 febbraio, durante il Super Bowl, è stato rilasciato il primo teaser trailer, mentre il titolo ufficiale della serie è stato reso noto a gennaio.

Ecco a voi:

IL TRAILER ITALIANO

Quanto è costato

Nel 2017, Amazon ha acquistato i diritti per la serie sborsando una somma pari a 250 milioni di dollari, vincendo così la concorrenza di un altro colosso: Netflix.

Se dovessero essere realizzate tutte e cinque le stagioni, di cui ad oggi il progetto si compone, il budget per realizzare Il Signore degli anelli Gli Anelli del potere dovrebbe arrivare a un miliardo di dollari. Cifra che, se confermata, renderebbe questa serie la più costosa di sempre.

Secondo quanto riferito da Reuters, Amazon avrebbe ottenuto dei fondi dal governo neozelandese come compenso per gli effetti benefici, in termini di posti di lavoro e di turismo, che la serie genererà. Così come è stato per la trilogia di Peter Jakson.

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Dove si sono svolte le riprese

La prima stagione è stata girata in Nuova Zelanda. Rivedremo quindi i paesaggi e gli scorci che destarono tanto stupore e meraviglia con l’arrivo al cinema de Il Signore degli Anelli. Una scelta di forte impatto che non potrà non far piacere ai fan della trilogia cinematografica. Un trait d’union dall’alto tasso emotivo. Per la seconda stagione, invece, le riprese si sono spostate nel Regno Unito.

Il Signore degli Anelli Gli anelli del potere

La Contea degli Hobbit in Nuova Zelanda | Foto: Getty Images

Quali sono, chi ha forgiato e che funzione hanno gli Anelli del potere

È nella Seconda Era, della durata di 3441 anni, che sono stati forgiati i celebri diciannove Anelli del potere: tre agli Elfi, sette ai Nani, nove agli Uomini. In ogni anello “erano sigillati la forza e la volontà di governare tutte le razze”. A forgiarli fu l’elfo Celebrimbor, assecondando la volontà di Sauron, che all’epoca si faceva chiamare Annatar – Signore dei doni – e si aggirava tra gli Uomini e gli Elfi della Terra di Mezzo presentandosi come un uomo saggio e affascinante, celando così la sua vera, malvagia identità.

Sauron insegnò a Celebrimbor e agli altri Elfi l’arte della realizzazione degli anelli magici. È così che vennero forgiati gli Anelli del Potere.

Il ventesimo Anello

I piani dell’Oscuro Signore, però, non si limitavano a questo. Sauron, infatti, ingannò tutti e, tra le fiamme del Monte Fato, nella terra di Mordor, forgiò in segreto un altro anello, l’Anello sovrano, l’Unico Anello, in cui riversò tutta la sua malvagità. Un Anello creato per domare e dominare tutti gli altri e, con essi, anche chi li indossava. Quell’Anello che, in seguito, porterà alla deriva prima Smeagol, poi Bilbo Baggins e infine Frodo, sino a quando non verrà definitivamente distrutto, secondo le vicende che già tutti conosciamo.

Appresa la verità, coloro che indossavano gli anelli se li sfilarono, così da impedire a Sauron di usare il suo controllo. L’Oscuro signore reagì attaccando gli Elfi, i quali cercarono di resistere ma finirono per soccombere. Sauron entrò in possesso di tutti gli anelli, ad eccezione di quelli più potenti: i Tre Anelli degli Elfi. A quel punto, cercò di sottomettere i Nani e gli Uomini distribuendo loro gli artefatti magici.

Sette furono consegnati ai Nani ma i piani di Sauron fallirono, perché non riuscì a soggiogarli con il potere degli anelli. I Nani, però, non furono del tutto immuni alla magia di quegli artefatti, che accesero la brama di ricchezza e di potere dei loro possessori. Sauron cercò di riprendersi gli anelli ma riuscì a recuperarne solo sette.

Andò meglio – o peggio, a seconda della prospettiva da cui si osservano le vicende narrate – con la razza umana. Nove anelli furono dati agli Uomini che, soggiogati dal loro potere, si trasformeranno nei Nazgûl, gli spettri al comando di Sauron che abbiamo conosciuto nella trilogia di Peter Jackson.

I Tre anelli degli Elfi “Sotto il cielo che risplende”

Essendo stati creati da Celebrimbor senza l’aiuto di Sauron, questi anelli sono privi, a differenza degli altri, della sua influenza malvagia. Inoltre, sono gli unici ad avere un proprio nome: Nenya, Vilya e Narya. Il primo venne affidato a Galadriel, il secondo al re degli elfi Noldor Gil-Galad, che lo darà a Elrond, e Narya a Círdan, che lo consegnerà a Gandalf. Nella Seconda Era, quella che sarà teatro degli avvenimenti della serie, Narya e Vilya sono entrambi nelle mani di Gil-Galad.

Tutti e tre gli anelli degli Elfi non subirono l’influenza malvagia di Sauron, poiché lui non prese parte alla loro creazione, così non vennero mai usati per fini malvagi. Al contrario, i portatori li usarono per preservare e proteggere le dimore del popolo elfico. Potevano, però, essere assoggettati alla volontà di Sauron, qualora fosse riuscito a rientrare in possesso dell’Unico, come spiegato da Elrond durante il consiglio a Gran Burrone. Dopo la distruzione dell’Unico, i poteri di tutti e tre gli anelli degli Elfi svanirono completamente.

Vilya, Nenya e Narya

Vilya è l’anello dell’Aria, chiamato anche l’Anello di Zaffiro per via della pietra blu incastonata nell’oro. È il più forte dei tre. Grazie al suo potere, assicurava bellezza e pace. Elrond lo usò per proteggere Gran Burrone.

Nenya, l’anello dell’acqua, preservava i luoghi abitati dagli Elfi e li proteggeva dallo sguardo di Sauron. Lo indossava Galadriel, restando però invisibile agli occhi altrui, proprietà comune anche agli due anelli elfici. Ad eccezione del portatore dell’Unico Anello.

Per questo, come ricorderete, Frodo fu in grado di vedere Nenya al dito di Galadriel, mentre in quello stesso episodio Sam riferì alla dama elfica di aver notato solo un bagliore provenire dalla sua mano. Galadriel lo usò per proteggere le foreste di Lórien e tutto ciò che era stato creato dagli Elfi. In seguito alla sua partenza, in direzione Ovest, insieme ai portatori degli alti due anelli, la regione cadde in rovina. Quando Arwen vi si recherà per morire, nel corso della Quarta Era, quei luoghi, un tempo incantevoli, appariranno oramai abbandonati e silenziosi.

Narya è l’Anello del fuoco affidato dapprima a Gil-galad, poi a Círdan, fondatore dei Porti Grigi, e infine a Gandalf, nel corso della Terza Era, affinché lo usasse nella guerra contro Sauron. Dopo la sconfitta dell’Oscuro Signore e la distruzione dell’Unico Anello, Gandalf porterà Narya ad Ovest, salpando dai Porti Grigi in compagnia degli altri due portatori.

Narya appare nel prologo de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, indossato da Cirdan, e sul finale de Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re, portato da Gandalf. L’Anello di Fuoco è presente anche ne Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate, ultimo film della trilogia, sempre al dito di Gandalf.

I nove Anelli degli Uomini “che la triste morte attende”

È soprattutto con gli Uomini che Sauron riuscì a portare a termine i suoi piani malvagi. Questi, infatti, si lasciarono corrompere dall’Oscuro Signore accettando i nove anelli a loro destinati e finendo per essere totalmente assoggettati alla sua volontà. In principio, gli artefatti magici conferirono grandi abilità ai portatori, rendendoli più forti e longevi. Col passare del tempo, però, i poteri degli anelli, forgiati con l’influenza malvagia di Sauron, iniziarono a corrompere l’anima degli Uomini, trasformandoli nei Nazgûl, gli spettri servi di Sauron.

Noi li abbiamo conosciuti in queste terribili vesti. Sappiamo poco o nulla della loro identità originaria. Conosciamo Khamûl, il signore delle terre orientali di Rhûn, uno dei nove uomini che poi diventerà il secondo al comando dei Nazgûl, dietro il Re Stregone di Angmar, di cui ignoriamo però le sembianze umane. Altri tre anelli andarono ai signori di Númenor, mentre dei restanti quattro uomini non si hanno informazioni.

L'Anello

Foto: Getty Images

I sette Anelli dei Nani “nelle loro rocche di pietra”

A differenza di ciò che avvenne con gli Uomini, per Sauron fu più difficile sottomettere i Nani. Essendo creazione di Aulë, la stirpe dei nani era meno suscettibile alla magia. Ciò nonostante, anche loro subiranno, in una certa forma, il potere dei sette Anelli.

Pur non conoscendo le caratteristiche specifiche di questi artefatti, sappiamo che spinsero i Nani ad accumulare ingenti ricchezze, accendendo la loro brama d’oro. Tant’è che secondo Gandalf, come ricorderete, l’origine dei tesori dei Nani andava cercata proprio nella presenza degli Anelli. Il desiderio di incrementare all’infinito le loro ricchezze, sotto l’influenza degli anelli, portò i Nani a diventare estremamente avari. Sauron, resosi conto di aver fallito nei suoi intenti, cercò di recuperare i sette anelli ma rientrò in possesso solo di tre di loro. Gli altri andarono perduti o distrutti dal fuoco dei draghi.

L’Anello di Durin

Il più celebre degli Anelli dei Nani è quello di Durin, il primo ad essere stato forgiato, secondo le tradizioni dei Nani, e l’ultimo rimasto nelle loro mani. Venne dapprima consegnato a Durin III, Re di Khazad-dûm, poi a Durin IV, dopodiché a Thror e Thráin II della stirpe di Erebor. L’Anello portò Thráin II a sfidare il drago Smaug per mettere le mani sul tesoro di Erebor, ma venne depredato e lasciato morire nella fortezza di Dol Guldur, dove fu casualmente trovato da Gandalf che, in quel momento, non lo riconobbe né comprese i suoi confusi riferimenti a un particolare anello di cui era stato privato. Capirà tutto molti anni dopo, quando conoscerà Thorin Scudodiquercia, figlio di Thráin II e nipote di Thrór.

L’Anello di Durin è protagonista nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit. Ne Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, il primo film della saga fantasy, sentiamo parlare per la prima volta di questo artefatto, precisamente a Gran Burrone, dove Gandalf e Saruman parlano di un anello scomparso. Ne La desolazione di Smaug, il secondo capitolo de Lo Hobbit, Gandalf scopre il destino dell’Anello, riconoscendo il suo ultimo portatore in quell’uomo morente e delirante che aveva casualmente incontrato novanta anni prima: si trattava di Thráin II e l’Orco Azog gli prese l’Anello per consegnarlo a Sauron.

L’Unico Anello per l’Oscuro Signore

Come già anticipato, oltre ai 19 anelli forgiati per gli Elfi, gli Uomini e i Nani, risale allo stesso periodo – la Seconda Era – anche la creazione di un altro anello. L’Anello degli Anelli. L’Unico. Dotato di un grande potere: quello di domare, trovare, ghermire e nel buio incatenare tutti gli altri Anelli e i loro portatori.

Mentre gli Elfi forgiavano gli altri anelli, Sauron, in segreto, realizzò da sé, presso Mordor, nelle oscurità del Monte Fato, un ulteriore Anello. In esso infuse la maggior parte della sua volontà e della sua forza. Gli Anelli degli Elfi erano molto potenti quindi, per riuscire a dominarli, aveva bisogno di un artefatto ancora più forte. Quando lo indossava, Sauron era in grado di sapere tutto ciò che riguardava gli altri Anelli e chi li indossava, governandone i pensieri e assoggettandoli di conseguenza al suo volere.

La storia dell’Unico Anello: da Isildur a Frodo. Dalla sua creazione alla sua distruzione

Dopo la prima sconfitta di Sauron, l’Anello arrivò nella mani di Isildur, re di Númenor. Fu lui, come ricorderete, a tagliare con i frammenti di Narsil, la spada di suo padre, il dito di Sauron, quello in cui indossava l’Anello.

L’Oscuro Signore, sconfitto, lasciò la sua forma fisica ma, come sappiamo, continuerà a imperversare sulle Terre di Mezzo con la sua malvagità. Anche e soprattutto grazie al potere dell’Unico Anello che, sebbene indebolito, lascerà il segno sulla vita di diversi personaggi. A partire da Isildur che, invece di distruggere l’Anello, lo tenne con sé e, tradito dallo stesso, venne ucciso dagli Orchi. Finito sul letto del fiume, dove rimase per più di due millenni, venne trovato da Déagol e suo cugino Sméagol, che l’influenza dell’Anello tramutò in Gollum. La creatura tenne l’Anello per cinquecento anni, prima di perderlo.

Gandal e Frodo

Gandalf e Frodo in una scena de Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell’Anello | Foto: Getty Images

Lo ritroverà Bilbo Baggins nelle caverne delle Montagne Nebbiose. Bilbo, in occasione del suo 111esimo compleanno lascerà l’Anello, persuaso da Gandalf, a suo nipote Frodo. Sarà l’inizio del viaggio che, per impedire a Sauron di rientrare in possesso dell’Anello, condurrà Frodo e i suoi otto compagni da Gran Burrone a Mordor, con l’unico obbiettivo di distruggere l’Unico Anello nella lava del Monte Fato, laddove era stato forgiato. E liberare così, una volta per tutte, la Terra di Mezzo da Sauron.

A questi celebri portatori dell’Unico Anello non possiamo non aggiungere il fedele Samwise Gamgee, il quale, pensando che Frodo fosse morto dopo l’attacco di Shelob, decise di prendere l’Anello per portare a termine la missione. L’Anello restò nelle sue mani per un breve lasso di tempo, prima di essere riconsegnato a Frodo.

In attesa della serie: la trilogia de Il Signore degli Anelli è disponibile su Infinity, mentre i tre film de Lo Hobbit potete guardarli su Netflix e su Amazon Prime Video.

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