Nei giorni si è tenuta alla Hollywood Walk of Fame la cerimonia di assegnazione della stella a Guillermo del Toro, la numero 2.669 su Hollywood Boulevard a Los Angeles.
Il cineasta messicano, nel corso di un evento in cui erano presenti anche Lana Del Rey e J.J Abrams, ha dedicato il prestigioso riconoscimento agli immigrati di ogni nazione, invitandoli a credere alle possibilità e non agli ostacoli, alle storie che vivono dentro di loro (l’ha fatto baciando e sventolando una bandiera del suo paese).
Sempre negli ultimi giorni del Toro è tornato a parlare di Justice League Dark, cinecomic che avrebbe dovuto realizzare per la Warner Bros, affermando ai microfoni di Comic Book: «Amo Deadman, Demon, Swamp Thing…Zatanna. Sono attratto da quel versante dell’universo DC, ma io non sono un tipo da supereroi (…) Sono sempre propenso a una narrativa mostruosa. È ciò che mi piace. Adoro il noir, i polizieschi, i crime drama, la fantascienza».
Sul Pinocchio in stop motion, altro progetto al quale sta lavorando e che gli riporta alla mente Frankenstein e il tema della scelta e della disobbedienza in chiave, a suo dire, di fiaba brutale, ha invece dichiarato a Variety: «Sarà ambientato nell’Italia degli anni Trenta, un momento inquieto, col fascismo in pieno vigore e Benito Mussolini impegnato a rafforzare il controllo sul Paese».
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Oltre a spendere parole al miele per The Counselor di Ridley Scott, realizzato dal regista nel 2013 e a suo dire molto sottovalutato, e a rivelare che lui e i suoi amici e connazionali Alfonso Cuarón e Alejandro González Iñárritu sono soliti montarsi i film a vicenda, del Toro ha promesso anche che la sua prossima fatica, Nightmare Alley, sarà abbastanza estremo: ci saranno dentro i propri consueti stilemi, ma anche degli elementi grafici che porteranno il prodotto a essere vietato ai minori.
Il film, tratto dal romanzo La fiera delle illusioni, è co-sceneggiato da del Toro con Kim Morgan e riproporrà, a detta del regista, i segmenti e le porzioni più oscure del libro, riportandolo alle atmosfere dei suoi primi cortometraggi in cui voleva realizzare film noir e fornendogli la possibilità di indagare il «ventre oscuro della società», senza elementi soprannaturali.
«Nightmare Alley sarà un grande Rated-R. Anzi, un doppio R-R!», ha detto del Toro, che si prepara così a realizzare il suo primo film a tutti gli effetti non fantasy.
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