Guillermo Del Toro, uno dei più eclettici registi del panorama contemporaneo, capace di dividersi tra la scrittura di libri, la regia di un film horror e la realizzazione di una serie animata fantasy per bambini (Tales of Arcardia su Netflix), è come sempre al lavoro su diversi progetti nello stesso momento. Ha appena pubblicato il suo ultimo romanzo fantasy The Hollow Ones, scritto in collaborazione con Chuck Hogan, è tornato sul set di Nightmare Alley, la cui produzione si era interrotta a marzo a causa del lockdown da Coronavirus, e ha sta preparando la produzione di una sua rivisitazione del Pinocchio di Collodi in stop-motion. Intervistato da The Guardian, Del Toro ha parlato brevemente di tutti i suoi progetti e ha dato anche qualche informazione in più su Pinocchio, che ha paragonato in qualche modo a Frankenstein, un altro suo progetto che però è stato definitivamente cancellato.
«Per me non sono esattamente la stessa cosa, ma sono simili. Sono entrambe creature create e gettate in un mondo che devono scoprire da sole. Entrambi hanno un viaggio morale e spirituale. Ho pensato che Pinocchio potesse essere una grande opportunità per parlare di disobbedienza. L’obbedienza non è una virtù, è un peso. La disobbedienza è il seme della ragione: è un modo desiderabile per ottenere la propria anima. Ho pensato che questo potrebbe essere uno sfondo interessante per Pinocchio, che sarà ambientato l’ascesa di Mussolini, un momento storico particolarmente interessante per un burattino che si rifiuta di obbedire…».
Nel cast vocale del film d’animazione in stop-motion ci sono Ewan McGregor (il Grillo parlante), Ron Perlman (Mangiafuoco), Tilda Swinton, Christoph Waltz, Cate Blanchett, Finn Wolfhard, John Turturro, Tim Blake Nelson, David Bradley, Burn Gorman e Gregory Mann.
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