I cortometraggi: terra di sperimentazione e fucina di nuovi talenti. E da un giovane filmmaker italiano arriva un’opera interessante che ha conquistato anche l’America. Si chiama H5N1, è la seconda prova di regia del ventisettenne barese Roberto De Feo, ed è un corto apocalittico (che prende il nome dal virus influenzale causa dell’influenza aviaria) ambientato nello scenario desolato e desolante di una città abbandonata e colpita da una tremenda catastrofe. Protagonisti sono i tre componenti di una famiglia (tra i quali compare anche Eros Galbiati, visto in Notte prima degli esami) che, rimasti isolati dal contagio nella loro casa di campagna ignorano quello che sta accadendo finché la televisione, tornata a funzionare, non li mette in allerta. Giunti in città scopriranno l’amara verità e una voce registrata li condurrà al di fuori della “zona rossa” per metterli in salvo. Il film, della durata di 23 minuti, è stato presentato all’ultima edizione dell’americano Rhode Island International Film Festival (inserito nel circuito degli Academy Awards) ricevendo il primo premio nella sezione dedicata alla fantascienza e al fantasy. E nella stessa categoria – notizia curiosa – altri due autori italiani si sono aggiudicati un ulteriore riconoscimento: il Grand Sci-Fi, andato a Fabio Resinaro e Fabio Guaglione, che hanno immaginato una Torino occupata dall’arrivo di astronavi in Afterville (vedi il trailer al link www.afterville.com/themovie.html). Tra i premi ricevuti da H5N1 si è di recente aggiunto quello attribuitogli nel corso di I’ve Seen Films, festival ideato da Rutger Hauer e svoltosi la scorsa settimana a Milano. Per vedere il corto potete andare al link http://video.tiscali.it/inshort/Icfilms/video/15734.html per guardare il trailer e saperne di più invece cliccate il sito www.h5-n1.it.
Al.Za.
© RIPRODUZIONE RISERVATA