«Preferisco che il film parli da solo. Per questo inizialmente non avevo pensato a un incontro stampa. Oltre a voler parlare solo del film e non di altri argomenti, magari di attualità».
Così ha esordito Nanni Moretti alla conferenza stampa di presentazione di Habemus Papam, coproduzione Sacher–Fandango–Le Pacte in collaborazione con Rai Cinema, non prevista fino a ieri e indetta poi all’improvviso, che si è svolta ieri in mattinata a Roma (il film sarà da oggi nei cinema distribuito da 01 in 465 sale). Il regista ha sorvolato in merito ai giudizi sulla Chiesa («È la storia di un uomo fragile e inadeguato di fronte a una certa situazione, all’interno di una commedia»), a parte una velata allusione – sollecitata da una domanda – sull’attuale “guida” della Chiesa. Moretti ha anche ricordato la complessa lavorazione e alcune location (ricostruita la Cappella Sistina a Cinecittà e altri luoghi del Vaticano a Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata francese) e il fatto di aver prodotto il film insieme a Domenico Procacci: «Dopo 20 anni di lavoro con Angelo Barbagallo, quattro anni fa ci siamo separati. A un certo punto della preparazione di questo film, mi sono accorto che da solo non ce la potevo fare. Ho chiesto allora a Procacci se poteva produrre il film insieme a me; con lui mi sono trovato molto bene». Come conferma lo stesso titolare di Fandango: «Coprodurre il film di Nanni Moretti regista è stata un’esperienza molto fortunata per me. Si dice che sia maniacale, e lo è, non in modo capriccioso ma nel senso di grande attenzione al lavoro». Il budget del film è stato poco oltre i 9 milioni di euro.
Ed è di ieri la conferma che il film di Moretti concorrerà per la Palma d’oro al prossimo Festival di Cannes.
Leggi gli estratti della sceneggiatura
Leggi il post dal blog di Luca Maragno Habemus Papam, capolavoro sbagliato