Il nastro bianco (titolo originale: Das Weisse Band) di Michael Haneke conquista Cannes e la giuria presieduta da Isabelle Huppert (che nel 2001, sulla Croisette, si era aggiudicata il premio come miglior attrice proprio nel film del regista austriaco La pianista). La Palma d’oro per il miglior film ,dunque, non è stata una sorpresa. Negli ultimi giorni, infatti, il titolo era emerso tra i papabili per il riconoscimento più ambito. Il film racconta le tragiche vicende di un paesino della Germania del nord nel 1913. Protagonista la generazione che accoglierà il Nazismo pochi anni più tardi. Nella pellicola di Haneke c’è anche un po’ di Italia. Nella coproduzione europea, che ha coinvolto Germania, Austria, Francia, compare infatti anche Lucky Red. Un contentino, dopo la delusione di Marco Bellocchio. Vincere, l’unico film italiano in concorso, che racconta l’amore segreto di Benito Mussolini e Ida Dalser, è stato escluso da tutte le categorie. Nessun riconoscimento per i pur apprezzati interpreti Filippo Timi e Giovanna Mezzogiorno, che tuttavia hanno già ricevuto l’abbraccio del pubblico di casa nostra: il film, uscito venerdì scorso nelle sale italiane, è subito schizzato al quarto posto della top ten. Sul palco del Palais des Festivals di Cannes, d’altra parte, c’è stato un po’ di spazio per una piccola rappresentativa del Bel Paese. Stefano Accorsi e Paolo Sorrentino (che ha svolto anche il ruolo di presidente della giuria della sezione Un Certain Regard) hanno consegnato il premio a Charlotte Gainsbourg, miglior attrice per la sua interpretazione nel controverso Antichrist di Lars von Trier. Laura Morante, invece, ha premiato i vincitori del Premio Giuria, assegnato parimerito a Fish Tank di Andrea Arnold e Thirst di Park Chan-Wook. Una piccola soddisfazione, alla cerimonia di premiazione, è arrivata anche per Tarantino e il suo Bastardi senza Gloria. Christoph Waltz (che interpreta il colonnello Hans Landa), infatti, si è aggiudicato il premio come miglior attore. Il Gran Prix è andato a Un profeta di Jacques Audiard, mentre il regista di Hiroshima mon amour, Alain Resnais, ha ricevuto il premio speciale per Les Herbes folles. Il premio è stato asseganto anche come tributo alla carriera dell’autore francese ultraottantenne che non ha mai ricevuto alcun riconoscimento alla manifestazione della Costa Azzurra. Brillante Mendoza ha conquistato il premio per la Miglior regia per Kinaty. La Miglior sceneggiatura, invece, è stata quella di Lou Ye per Spring Fever. La Camera d’or per la Miglior opera prima è andata a Samson e Delilah, il film di Warwirck Thorton presentato nella sezione Un certain regard. Insieme a Bellocchio, i grandi esclusi dal Palmares sono stati anche Ken Loach (Looking for Eric), Pedro Almodovar (Los abrazos rotos) e Jane Campion (Bright Star). La giurata italiana Asia Argento ha commentato così le scelte fatte dalla commissione: «Avete visto il Palmares e la nostra decisione. Non ho altro da dire. Di Vincere in giuria abbiamo parlato una volta e anche bene. Tutto qui».
(Foto Getty Images)
La Miglior Attrice Charlotte Gainsbourg (Antichrist)
Il Miglior Attore Christophe Waltz (Bastardi senza gloria)
Il regista Michael Haneke, premiato per il Miglior Film: Il nastro bianco
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