Happy Days, una delle serie più cult di tutti i tempi, torna al centro delle cronache. Non perché si pensa a un remake o a un film per il grande schermo. Ma perché alcuni dei protagonisti hanno fatto causa all’emittente CBS, che avrebbe continuato a sfruttare il “brand” tra gadget, fumetti, vestiti e persino videopoker senza però garantire loro il 5% di royalties che gli spetta da contratto. A muovere la denuncia sono stati Anson Williams (che interpretava Potsie), Don Most (Ralph), Marion Ross (Marion), Erin Moran (Joanie) e gli eredi di Tom Bosley (scomparso l’anno scorso: era il “capofamiglia” Howard Cunningham), mentre Harry Winkler (il mitico Fonzie) e Ron Howard (il rosso Richie oggi tra i più stimati registi di Hollywood) non hanno firmato la denuncia. La CBS ha cercato senza successo un accordo con gli attori offrendo 9000 dollari a ciascuno, ma ora dovrà affrontare una causa che potrebbe costare ben più caro: gli attori hanno chiesto infatti ben 40 milioni di dollari.
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