Al Pacino ha parlato di recente del suo rifiuto a Guerre stellari, il film che inaugurò la fortunata saga creata da George Lucas, destinata a intercettare un successo planetario straordinario. In un primo momento, infatti, Lucas gli aveva proposto il progetto, ma la star rifiutò, non rendendosi conto di cosa gli stesse passando tra le mani.
In un incontro tenutosi a New York, nell’ambito della rassegna People Who Inspire Us, il divo ha ricordato:
“Ho rifiutato Star Wars. Ero la novità, e si sa cosa succede in questi casi, tutti dicono: “Datelo ad Al“. Mi avrebbe offerto anche la parte della regina Elisabetta. Mi hanno dato una sceneggiatura intitolata Guerre Stellari e mi offrirono così tanti soldi, ma non la capii. La lessi e dissi che non potevo farlo. Ho dato a Harrison Ford una carriera, per la quale non mi ha mai ringraziato“.
A proposito del talento, citando Lee Strasberg, fondatore dell’Actors Studio, ha aggiunto: «Il talento è come un blocco di cemento su cui cammini al lato della strada e c’è un striscia verde di erba che spunta dalle crepe. L’avete mai visto? Quello è il talento».
Riguardo la serie The Offer, che racconta l’incredibile lavorazione de Il padrino ed è disponibile su Paramount+, ha poi detto: «Solo metà di quello che racconta è vero. Ricordo che dopo il primo giorno di riprese Diane Keaton e io ci ubriacammo e pensammo: “A posto, è finita. Le nostre carriere sono andate. Questo film è un casino».
Quando il moderatore David Rubenstein gli ha chiesto se pensa che Il padrino – Parte II fosse superiore a Il padrino, Pacino ha replicato:
“No, non credo sia migliore. Credo sia più – come potremmo definirlo – artistico, o qualcosa del genere. Non saprei dirti di preciso. Non voglio minimizzare o essere modesto perché appaio nel film insieme a Robert de Niro, ma è un film diverso. Il padrino intrattiene di più. Il padrino – Parte II è una specie di studio, di questione personale che Francis Ford Coppola ha voluto affrontare. Ho rivisto di recente Il Padrino e sai, in ogni singola scena ci sono almeno due o tre cose che succedono. Sei costantemente immerso nella storia, che va sempre avanti. Non sai mai quello che accadrà, perché è un racconto nella sua forma migliore. Il Padrino 2 è più lineare, è differente, cupo, ha un passo diverso. Ma è un gran film, intendiamoci“.
Foto: Getty (Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic; Ian Gavan/Getty Images)
Fonte: The Hollywood Reporter
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