Si è fatto conoscere collaborando ad alcune sequenze del videogame Killer7 di Capcom e dirigendo una scena del film horror Tokyo Zombie di Sakichi Sato. Si è affermato con il corto animato Codehunters (che potete vedere qui sotto), che ha vinto il premio di Best Animation al Promax/BDA Asia Awards nel 2006. Ma ha conquistato il grande pubblico con la sua visionaria e raffinata rappresentazione della fiaba dei tre fratelli in Harry potter e i doni della morte – Parte 1. Una sequenza, che fin dall’anteprima stampa del film – lo scorso novembre – vi avevamo segnalato come la vera sorpresa, la perla del film. Stiamo parlando di Ben Hibon, giovane artista svizzero, specializzatosi in Graphic Design alla Central Saint Matins Collge of Art and Design di Londra.
Lo abbiamo incontrato oggi a Milano in occasione di un tour promozionale delle edizioni home video di Harry Potter 7 (in vendita in Italia dal 15 aprile), facendoci rivelare i retroscena della prima parte dell’epilogo della saga.
BEST MOVIE: Quando e come hai iniziato a lavorare a I doni della morte – Parte 1?
BEN HIBON: «Son stato contattato dal produttore David Heyman e dal regista David Yates, che avevano visto le mie opere precedenti. Durante la lavorazione del film, avevano deciso di realizzare una sequenza particolare per portare sul grande schermo la fiaba dei tre fratelli. Volevano che fosse qualcosa di diverso da tutto il resto e per questo hanno pensato a un approccio differente per la scena: un cortometraggio d’animazione».
BEST MOVIE: Come si è svolta la collaborazione con il regista David Yates?
BEN HIBON: «Abbiamo lavorato a stretto contatto. Siamo partiti dalla sceneggiatura (scritta interamente da Steve Kloves, compresa la parte relativa al corto, ndr) e abbiamo cominciato a discuterne. La saga di Harry Potter fa parte ormai da tempo dell’immaginario collettivo e l’intento era di creare qualcosa di nuovo e interessante con questa scena».
BEST MOVIE: Avevi letto i libri di J.K. Rowling prima di approcciarti allo script? Cosa ne pensi della saga?
BEN HIBON: «Sì, certo. Avevo letto i libri. Harry Potter è un fenomeno mondiale, tratta temi universali. L’autrice ha creato un un universo ricco e meraviglioso. E’ una grande storia».
BEST MOVIE: Come mai hai scelto una sorta di ombre cinesi per raccontare la leggenda dei doni della Morte?
BEN HIBON: «L’intento era di creare qualcosa di ancestrale, di antico, ma semplice allo stesso tempo. Oserei dire quasi naive. Abbiamo cercato un modo per stilizzare il racconto il più possibile e la scelta è ricaduta appunto su queste ombre, delle silhouettes, che sono al tempo stesso affascinanti e hanno un enorme impatto grafico».
BEST MOVIE: Quali elementi del romanzo di J.K. Rowling avete scelto di preservare in questa versione cinematografica della fiaba dei tre fratelli?
BEN HIBON: «Di sicuro la storia in sé, che è rimasta immutata. Ovviamente ne ho realizzato una visione personale».
BEST MOVIE: Quale messaggio hai scelto di privilegiare nella trasposizione?
BEN HIBON: «Era importante far emergere il potere della Morte, della sua essenza manipolatrice. Ma abbiamo voluto che lo spettatore si sentisse a suo agio, come se gli venisse raccontata una storia già nota. L’obiettivo era ricrere quell’atmosfera di familiarità, quelle sensazioni dell’infanzia che si provano quando la nonna ti racconta una favola, che in realtà conosci già e ti senti al sicuro, anche se il racconto fa paura, perché lo conosci. In quel momento i tre protagonisti (che si trovano a casa del padre di Luna per ottenere delle informazioni su un simbolo di fronte al quale si imbattono di continuo, ndr), che sono in fuga per tutto il film, sono finalmente in un luogo che sentono sicuro».
BEST MOVIE: Hai avuto modo di vedere qualche scena dell’ottavo film della saga? Puoi darci qualche anticipazione?
BEN HIBON: «Posso solo dirvi che la seconda parte avrà un sapore completamente diverso, ma sarà complementare alla prima. Alla fine vi sembrerà di aver visto un unico grande film».
BEST MOVIE: Hai incontrato Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson sul set? Qual è stata la tua impressione?
BEN HIBON: «Erano davvero tutti molto impegnati sul set. Li ho conosciuti poco, ma sono tutte persone adorabili. Ho interagito di più con Emma perché è sua la voce che racconta la storia dei tre fratelli, anche se non abbiamo lavorato direttamente insieme».
BEST MOVIE: Tornando indietro ai tuoi lavori precedenti, quali sono le differenze maggiori tra dirigere un videogame e un film d’animazione?
BEN HIBON: «In realtà sono approcci molto simili. La differenza sta forse nelle modalità del racconto. Nei videogame c’è un continuo switch tra immagini passive e attive, che presuppongono una maggiore interazione del giocatore rispetto allo spettatore del cinema».
BEST MOVIE: Puoi anticiparci qualcosa sul tuo prossimo progetto? E’ vero che stai girando un lungometraggio? Di cosa si tratta?
BEN HIBON: «Sarà un film d’animazione e live-action, ma per ora il progetto è ancora in fase di sviluppo. Magari ne parleremo in una prossima intervista».
Stando a quanto riporta il database Imdb, il lungometraggio in questione potrebbe essere Pan, film ispirato a Peter Pan (il personaggio letterario creato dallo scrittore James Matthew Barrie), ma con un retroscena completamente diverso: in questo film, infatti, Pan sarebbe un uomo malvagio, un criminale, sulle cui tracce indaga il capitano della polizia, Hook. Il film, che risulta in lavorazione (alle spalle ci sarebbe una coproduzione tra: Energy Entertainment, Sentient Entertainment, Social Capital), dovrebbe uscire nel 2012.
Dunque, con ogni probabilità, sentiremo parlare molto presto di Ben Hibon…
Ecco una featurette, pubblicata dal sito di Empire, che mostra alcuni frammenti della fiaba dei tre fratelli con il commento del produttore David Heyman, che si è detto molto orgoglioso del risultato:
Ecco Codehunters (cortometraggio diretto da Hibon e vincitore del Best Animation al Promax/BDA Asia Awards nel 2006):
Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 è uscito al cinema il 19 novembre 2010, mentre Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 sarà nelle sale italiane il 13 luglio 2011, anche in 3D. Entrambi sono diretti da David Yates, con protagonisti Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint.
Leggi la guida a I doni della morte.
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