In occasione dell’uscita di Harry Potter e i doni della morte – Parte 1, vi regaliamo alcuni stralci del pressbook ufficiale del film diretto da David Yates (del quale abbiamo recentemente riportato alcune dichiarazioni).
I Mangiamorte
Come Harry Potter, anche Lord Voldemort ha una missione: uccidere “il bambino sopravvissuto”, dice Yates, “Voldemort è all’apice del potere assoluto, dopo essersi nascosto nelle tenebre, aspettando il momento giusto per tornare e imporre la sua volontà a tutto il mondo. Il suo piano sta funzionando, ha bisogno solo di aggiungere questo piccolo dettaglio. Voldemort non capisce come questo ‘bambino’ sia diventato il suo avversario più forte, ma sa di dover essere lui a uccidere Harry Potter. Prima di tutto è il suo destino, poi c’è la pura e semplice soddisfazione, dopo i tanti fallimenti. E’ una questione personale a questo punto”. Ralph Fiennes, che è assolutamente irriconoscibile nel ruolo di Lord Voldemort, dice che il suo personaggio “è motivato da una collera terribile. L’unica cosa che lo eccita è il potere, il potere assoluto – la possibilità di controllare, manipolare e annientare le persone. E’ la sua droga”. “Ralph è davvero inquietante quando interpreta Voldemort”, dice Yates. “Ha la capacità di entrare in sintonia con gli ambienti più cupi e senti che la temperatura cala di colpo nella stanza quando lui diventa il personaggio”. I Mangiamorte si rivolgono al Signore Oscuro con un misto di rispetto e paura, sanno che basta poco perché attacchi anche i suoi seguaci più fedeli. E a ricordarglielo c’è il compagno che è sempre al suo fianco – l’unica creatura vivente che Voldemort tratti con vera tenerezza – il grande serpente che si chiama Nagini.
Voldemort ha chiamato a raccolta i suoi migliori Mangiamorte a Villa Malfoy per pianificare quando, dove e come tendere un agguato a Harry Potter. L’ultimo ad arrivare è Severus Piton, interpretato da Alan Rickman. “Ogni volta che vedo Alan nel ruolo di Piton, sono sorpreso dalla complessità e dalle sfumature della sua performance”, dice Heyman. “Riesce a comunicare humor e perfidia nello stesso istante. E in questo film, si inizia a capire quanto sia tremendo il peso del segreto che nasconde”. Piton rivela quando Harry lascerà la casa di Privet Drive, e che sarà “protetto in ogni modo” dall’Ordine della Fenice. Comunque, afferma Fiennes, “Voldemort è sicuro di riuscire a sconfiggere Harry Potter. Adora dominare, come un imperatore”. Ma Voldemort ha scoperto di non poter uccidere Harry Potter con la sua bacchetta, infatti è riuscito a sapere dal fabbricante di bacchette Olivander (John Hurt) che la sua bacchetta e quella di Harry sono “gemelle”, possiedono lo stesso nucleo e si annullano a vicenda. Con voce velata di malizia suggerisce quindi che sia Lucius Malfoy ad avere “l’onore” di consegnargli la sua bacchetta. “Le bacchette sono una parte importante della storia in ‘I doni della morte’ – la legge delle bacchette e di quanto siano legate ai maghi”, spiega Yates. “La proprietà delle bacchette le rende quasi dei personaggi veri e propri. Nel primo libro veniamo a sapere da Olivander che ‘è la bacchetta a scegliere il mago’; per loro perdere la bacchetta significa perdere una parte di sé.
Così, quando Voldemort prende la bacchetta di Lucius Malfoy, è come se gli togliesse la sua virilità”. Quando abbiamo conosciamo Lucius Malfoy in “Harry Potter e la camera dei segreti” era un mago pieno di sé che non si preoccupava di nascondere il suo disprezzo per tutti coloro che considerava inferiori e che cresceva il figlio, Draco, a sua immagine. Ma ora è reduce da una breve prigionia ad Azkaban ed è l’ombra dell’uomo che era. Deve sopportare in silenzio il fatto che Voldemort sieda al suo posto a tavola e che la sua residenza sia diventata il quartier generale del Signore Oscuro. Jason Isaacs, che interpreta il ruolo di Lucius Malfoy, dice che la perdita della bacchetta sia solo l’ultima punizione per Lucius, e anche la peggiore. “Togliere la bacchetta a un mago significa indebolirlo e Voldemort non solo gliela toglie, ma strappa via anche la testa di serpente che aveva in cima – un ornamento vistoso, un segno distintivo di famiglia – e lo getta sul tavolo, come fosse spazzatura e questo gesto umilia Lucius di fronte agli altri Mangiamorte. Lucius è sempre stato un uomo vanitoso e incredibilmente arrogante; si è sempre vantato di essere il braccio destro di Voldemort. Ma dopo l’esperienza della prigione, dopo che Draco ha fallito la missione di uccidere Silente, e dopo questa pubblica umiliazione, non ha idea di cosa il futuro abbia in serbo per lui… se mai avrà un futuro. Insomma, una giusta ricompensa”. Seduto accanto al padre, Draco Malfoy è roso dal dubbio. Un tempo era l’arrogante giovane attaccabrighe dei Serpeverde, ora deve affrontare l’agghiacciante realtà di essere un Mangiamorte. Tom Felton, che interpreta Draco, dice: “Nell’ultimo film, malgrado volesse soddisfare la vanagloria del padre ed essere il ‘Prescelto’ malvagio, Draco non era affatto convinto. Ora capisce che non sono quelle le persone con cui vuole stare, ma non ha più scelta. Attenzione, Draco non è un bravo ragazzo, ma si sta facendo delle domande su quello che vede, ma non sa cosa fare. Abbiamo alcune occasioni di esplorare questo aspetto nella storia ed è stato molto interessante per me come attore”. La zia di Draco, Bellatrix Lestrange, non ha rimorsi simili. Helena Bonham Carter, che la interpreta, dichiara che Bellatrix considera un onore essere la più ossequiosa e sanguinaria seguace di Voldemort. “Semplicemente lei adora la sua supremazia, la sua superiorità e soprattutto il fatto che non abbia naso. E’ così sexy”, dice ridendo. “Bellatrix è una fanatica, e anche completamente pazza. Non ha limiti; esaurisce tutte le mie energie, ma è proprio questo che la rende così divertente da interpretare”. “Helena si è divertita con il suo personaggio”, conferma Barron. “Penso che sia una dimostrazione del suo talento il fatto che ci faccia piacere Bellatrix anche se è così sgradevole”. Con Voldemort che ha preso il controllo della situazione, sono minacciate anche tutte le persone in qualche modo legate a Harry Potter.
I Weasley
Essendo dei maghi, i Weasley sono in grado di combattere ad armi pari, ma le famiglie babbane di Harry e Hermione sono molto vulnerabili. Per proteggere i suoi genitori, Hermione fa una scelta dolorosa. In una scena che nel libro è appena accennata, se ne va di casa portando con sé tutti i ricordi che loro avevano di lei, la loro unica figlia. Watson dice: “Hermione sa che stare dalla parte di Harry significa mettere in pericolo i suoi genitori e l’unico modo che ha di proteggerli è cancellare ogni ricordo che loro hanno di lei. E’ doloroso, così perde per sempre mamma e papà. Sono stata colpita dal modo in cui Steve Kloves ha scritto la scena. E’ stata commovente e ha messo in luce la grandezza del sacrificio che Hermione, e Ron, fanno per il loro amico Harry”. Invece per Harry non è un sacrificio dire addio alla sua famiglia babbana: l’insopportabile zio Vernon, zia Petunia e il cugino Dudley. Quando i Dursley lasciano la casa ormai vuota di Privet Drive, Harry non rimpiange davvero l’infanzia trascorsa nel ripostiglio del sottoscala. Un rumore alla porta lo avverte dell’arrivo della sua scorta: Ron e Hermione; Arthur Weasley; Malocchio Moody; Tonks e Lupin; i gemelli Fred e George Weasley; il loro fratello maggiore, Bill, e la sua fidanzata, Fleur Delacour; Mundungus Fletcher; Kingsley Shacklebolt; e soprattutto Rubeus Hagrid. Tutti loro hanno il compito di trasportare Harry in una casa sicura. Ma non è il numero che può garantire sicurezza con i Mangiamorte, così Malocchio ha escogitato un piano. Sei del gruppo bevono una pozione Polisucco, prendendo così le sembianze di Harry e si dirigono in sette diverse direzioni. “La parola d’ordine è confusione”, afferma Brendan Gleeson, che interpreta Malocchio Moody, il leader del gruppo. “Malocchio può apparire un po’ insensibile, ma è una forza della natura e malgrado il suo aspetto rude ha un cuore grande”. La scena ha presentato una serie di sfide sia per i realizzatori che per gli attori. Poiché Hermione, Ron, Fred, George, Fleur e Mundungus si trasformano in sei Harry, Radcliffe ha dovuto interpretare ognuno di loro. “La pozione Polisucco li trasforma tutti in Harry esteriormente”, spiega l’attore. “Questo non cambia chi siano realmente, quindi sono dovuto entrare nei loro personaggi”. “Ogni attore ha recitato la propria scena, così Dan ha potuto osservarli”, aggiunge Yates. “Ad esempio abbiamo scoperto che Andy Linden, che interpreta Mundungus, cammina come se fosse sugli sci, quindi ho chiesto a Dan di accentuare questa caratteristica. Normalmente preferisco che gli attori siano naturali, ma in questo caso ho pensato che avrebbe funzionato meglio così, la naturalezza è passata in secondo piano”, dice sorridendo. “Ho detto a Dan, ‘vai così’ e credo che si sia divertito molto”. Da un punto di vista tecnico, Yates, il supervisore degli effetti visivi Tim Burke, e il direttore della fotografia Eduardo Serra hanno utilizzato una attrezzatura Motion Control quando Radcliffe interpretava le sue ‘controfigure’. Poi le riprese sono state combinate insieme per completare l’illusione che nella stanza ci fossero contemporaneamente sette Harry Potter. “Sono stati necessari tre giorni e almeno 100 riprese per completare la scena”, ricorda il regista. Ogni Harry, vestito nello stesso modo e fornito di occhiali, era accompagnato da un membro adulto del gruppo che lo proteggeva e il vero Harry è accompagnato da Hagrid, che lo aveva portato al numero 4 di Privet Drive quando era ancora piccolo. Ancora una volta è Robbie Coltrane che interpreta il gigantesco guardiano. “E’ stato Hagrid a portarlo in quella casa 16 anni prima. E’ stato Hagrid a rivelare a Harry che era un mago e che aveva un posto importante nel mondo della magia. Loro due hanno sempre avuto un rapporto speciale, quindi era giusto che ci fosse lui al suo fianco”, dice l’attore. Alcune coppie partono usando manici di scope, altri in sella ai Thestral, i cavalli alati, mentre Harry è a bordo del sidecar della stessa moto con cui Hagrid lo aveva portato in Privet Drive anni prima. Ma i Mangiamorte li stavano aspettando e inizia così un inseguimento mozzafiato nel cielo e lungo le strade, sbandando tra le macchine. Gli automobilisti babbani non sono consapevoli della loro presenza, altrimenti rimarrebbero stupefatti nel vedere la moto sfidare le leggi di gravità e infilarsi nelle gallerie trafficate. La scena dell’inseguimento nel tunnel è stata girata in due location distinte, nel Dartford Tunnel di Londra e nel Mersey Tunnel di Liverpool, e ha richiesto una stretta collaborazione tra il regista, il cast, il team degli effetti visivi guidato da Tim Burke, il regista della seconda unità Stephen Woolfenden, il supervisore degli effetti speciali John Richardson, e il coordinatore stunt Greg Powell. Powell, che è stato la controfigura per Hagrid, ammette: “Mi sono offerto volontario perché gli altri stunt non erano massicci come me. Ho cominciato a pentirmene un po’ quando ho indossato il costume, perché era caldissimo. Abbiamo dovuto usare i ventilatori perché gli occhiali da motociclista si appannavano e non vedevo niente”. Richardson e la sua squadra avevano preparato parecchie moto uguali, facendo attenzione soprattutto al comfort e alla sicurezza degli attori. “Avevamo moto che potevano correre in strada, altre per il Motion Control, e un’altra ancora per la scena del tunnel, girata con lo schermo verde. Poi ne abbiamo costruita una per l’atterraggio fortunoso nella Tana. Parecchie moto avevano sedili imbottiti e cinture di sicurezza, per evitare qualsiasi rischio”, dice.
I sette Harry e le loro guardie del corpo si dirigono a casa Weasley, che nell’ultimo film era stata data alle fiamme dai Mangiamorte. Nel ricostruire la Tana, lo scenografo Stuart Craig e il suo team hanno conservato lo stile eclettico della famiglia. “E’ stata dipinta di fresco e così appare meno eccentrica di prima…ma solo un po’”, dice divertito Craig. Alla Tana, Harry ritrova Mrs. Weasley, interpretata da Julie Walters, e Ginny Weasley, con cui è nato un rapporto d’amore. Bonnie Wright, che interpreta Ginny, dice che la ragazza “è pienamente consapevole della missione di Harry ed è disposta ad aspettare che torni da lei”. Quando solo sei delle sette coppie che hanno lasciato Little Whinging si ritrovano alla Tana, è chiaro che la fuga ha avuto un prezzo molto alto. Due amici sono morti e George Weasley ha perso l’orecchio sinistro. Ma i gemelli affrontano la cosa con il loro solito umorismo. “Cercano sempre di essere ottimisti”, conferma Oliver Phelps, che interpreta George. “La buona notizia è che finalmente la gente ora potrà distinguerli”. “Poteva andare peggio. In realtà penso che ora sia più bello”, scherza James Phelps, che interpreta Fred. La famiglia Weasley e gli amici non si soffermano sulla tragedia, perché devono celebrare le nozze del figlio maggiore, Bill, con Fleur Delacour. Domhnall Gleeson, che interpreta per la prima volta Bill, aveva una connessione famigliare con la serie, in quanto è il figlio di Brendan Gleeson. Clémence Poésy interpreta Fleur, che aveva partecipato al Torneo Tremaghi in “Harry Potter e il calice di fuoco”. Alla festa è invitata anche una nuova coppia, il lupo mannaro Lupin e sua moglie Tonks, interpretati rispettivamente da David Thewlis e Natalia Tena. Il matrimonio si celebra in un magnifico padiglione, eretto per magia da Arthur Weasley (Mark Williams). Rispetto alla Tana, l’elegante ambiente è in netto contrasto con i gusti dei Weasley. “Ma”, dice Craig, “siamo arrivati alla conclusione che le spese del matrimonio sono pagate dalla famiglia della sposa, quindi è in puro stile francese, in stile Delacour. Ovviamente ci sono anche elementi magici, come le coppe di champagne che si riempiono da sole”.
Ma prima che la cerimonia abbia inizio arriva un ospite non invitato: il Ministro della Magia Rufus Scrimgeour, che abbiamo visto tenere un discorso all’inizio del film. Scelto per il ruolo di Scrimgeour, Bill Nighy dice scherzando: “Mi chiedevo perché fossi l’unico attore inglese di una certa età a non essere nei film di Harry Potter. Finalmente ce l’ho fatta e sono felice di essere diretto da David Yates, uno dei registi più intelligenti e interessanti che ci siano, ho sempre desiderato lavorare con lui”. Anche Yates è stato felice di avere Nighy nel cast. “Bill è un attore estremamente versatile e ho sempre desiderato averlo in questo mondo, così quando è stato il momento di scegliere un attore per il ruolo di Rufus Scrimgeour non ho avuto dubbi, ‘E’ Bill!’. Jo descrive il personaggio come un vecchio leone, un soldato e sapevo che Bill sarebbe stato perfetto”. “Rufus è stato un Auror e un militare e ora ha qualche difficoltà ad adattarsi al mondo della politica”, dice Nighy. Scrimgeour non è arrivato per le nozze, ma per consegnare degli oggetti lasciati in eredità da Albus Silente a Harry Potter e, cosa forse più sorprendente, a Ron Weasley e Hermione Granger. “E’ un po’ strano”, afferma Emma Watson, “perché Ron e Hermione non hanno mai avuto un rapporto stretto con Silente, a parte quando si sono trovati nei guai. Lascia a Hermione un libro di fiabe per bambini, Le fiabe di Beda il Bardo, apparentemente perché sapeva che lei amava i libri”. A Ron, “Silente lascia il Deluminatore”, dice Rupert Grint, “che ha il potere di risucchiare la luce in una stanza. Ron pensa che sia fortissimo, ma nessuno di loro sa bene cosa farne”. Infine Silente lascia a Harry il Boccino d’Oro da lui conquistato durante la prima partita di Quidditch a Hogwarts. Ma non è tutto. Il professor Silente ha lasciato in eredità a Harry anche la spada di Godric Grifondoro. Sfortunatamente, la spada non c’è e sembra che in ogni caso il ministro non l’avrebbe consegnata volentieri a Harry, in quanto oggetto di valore storico. “Quando ricevono questi lasciti, tutti e tre pensano che ci sia qualcosa dietro… qualcosa che si rivelerà di grande importanza”, osserva Radcliffe. “Fino ad ora hanno più domande che risposte e questo è frustrante soprattutto per Harry”.
Nel frattempo c’è un matrimonio, che riunisce i vecchi amici e ne fa conoscere di nuovi, come Xenophilius Lovegood, padre di Luna ed editore di Il Cavillo, “una pubblicazione clandestina che sostiene Harry Potter e la sua causa”, afferma Rhys Ifans, l’attore scelto per questo ruolo. “Ha perso la moglie ed è quindi un padre single che stravede per la figlia, di cui condivide la creatività e la stravaganza”. “Evanna (Lynch) ha un approccio così eccentrico e originale al personaggio di Luna che avevamo bisogno di qualcuno che rispecchiasse questa eccentricità”, dice David Heyman. “E quando è stato fatto il nome di Rhys sapevamo tutti che era quello giusto”. Al ricevimento, Harry assiste a una disputa sul passato di Silente tra Elphias Doge, che ha scritto il necrologio del professore per la Gazzetta del Profeta, e zia Muriel, parente dei Weasley, che discutono della biografia non autorizzata scritta da Rita Skeeter, Vita e menzogne di Albus Silente. Harry viene così a sapere che Silente ha vissuto a Godric’s Hollow, lo stesso posto in cui lui è nato e dove i suoi genitori sono stati assassinati. “Harry scopre così che c’è un lato di Silente che non avrebbe mai sospettato e che non è neppure piacevole e questo lo mette a disagio”, dice Barron. Ma prima che Harry possa avere delle risposte arriva una notizia incredibile: Il Ministero è caduto… Loro stanno arrivando. Chi siano loro non ha bisogno di spiegazioni. Qualche istante prima che i Mangiamorte attacchino, Harry, Ron e Hermione riescono a fuggire.
Il pressbook è diviso in capitoli. I primi sei capitoli svelano molte curiosità sulla trama (ATTENZIONE SPOILER):
- La fine ha inizio (Dividere il libro in due film? «Era l’unico modo in cui potevamo raccontare la storia in modo completo e appagante», parola di Daniel Radcliffe)
- Riunioni di famiglia (Mangiamorte a Villa Molfoy, L’Ordine alla nuova Tana dei Weasley)
- Nessun luogo è sicuro (Piccadilly Circus al Ministero della magia, sotto mentite spoglie…)
- Nella foresta (“Se qualcuno ha indosso un Horcrux, diventa immediatamente furioso e paranoico, orribile insomma”)
- Dove è iniziato (Godric’s Hollow e la trappola di Bathilda Bagshot)
- I doni della morte (Harry, Ron e Hermione a casa Lovegood, alla ricerca di una risposta…)
- I tre protagonisiti (Tutto su Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint)
- David Yates (Tutto sul regista dell’epilogo della saga magica…)