Dopo avervi parlato della scena di King Cross, ecco la nuova foto di Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 che ritrae Ron e Hermione nella Camera dei Segreti dove, di li a poco, distruggeranno un Horcrux.
Ma la foto non è l’unica novità, lo scenografo Stuart Craig, infatti, ha rilasciato un’intervista in cui racconta come ha realizzato alcuni dei set principali dei film tra cui la casa dei Lovegood,quella Malfoy e le scene di King’s Cross della seconda parte.
Craig racconta come si siano evoluti i set e le esigenze dai primi due episodi, quando il tempo ed il budget erano ristretti e si ricorreva a location esistenti, come la Cattedrale di Gloucester o il Duomo di Durham o ancora la Oxford University, per realizzare gli esterni di Hogwarts; fino a questi ultimi due film in cui interi set vengono ricostruiti e distrutti per esigenze di copione.
Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 e Parte 2 dal punto di vista della ricostruzione dei set e della scenografia sono state delle vere e proprie sfide, secondo quanto descrive Craig. Nella prima parte sappiamo che l’intero film si svolge lontano da Hogwarts, i protagonisti sono sempre in fuga pertanto si è resa necessaria la realizzazione di molteplici set esterni, ognuno diverso dall’altro, c’è, ad esempio, la foresta ghiacciata con il lago ghiacciato all’interno del quale si trova la spada di Grifondoro, il set è stato ricostruito all’interno di un grande studio a Londra, alla ricostruzione sono stati poi integrati elementi reali, la scena precedente è infatti girata in una vera foresta. La difficoltà maggiore incontrata è stata proprio la distanza fra i vari set, viaggiare in continuazione per cercare il panorama più adatto.
Una delle maggiori soddisfazioni di Craig è stata la realizzazione della torre dei Lovegood: «La casa dei Lovegood è una torre – dice lo scenografo – la Rowling la descrive come una torre nera immersa in un paesaggio deserto, ed è esattamente così che è stata realizzata, ponendo particolare attenzione alla sagoma scultorea di quella torre». Totalmente diverso è l’interno, colorato ed eccentrico, specchio di chi la abita. I disegni sulle pareti sono stati realizzati proprio da Evanna Lynch (Luna Lovegood): «abbiamo chiesto ad Evanna di aiutarci così lei ha dipinto e decorato le pareti interne con dei piccoli murales e il risultato è stato grandioso».
Craig osanna anche il risultato ottenuto con la villa dei Malfoy: «È un elemento architettonico molto forte il cui esterno è ispirato alla Hardwick Hall, una casa di stile elisabettiano, con molte finestre marcate che dall’esterno sembrano chiuse e che conferiscono un tono minaccioso. Alla casa abbiamo poi aggiunto un tetto “magico” e l’abbiamo circondata da una foresta che in realtà non esiste. È stata aggiunta per aumentare il senso di inquietudine e di mistero che doveva trasmettere la casa. L’interno della villa è costituito da due piani, ricostruiti negli studi, che hanno un carattere architettonico molto forte e personale».
Craig, nell’intervista racconta anche qualcosa sui set di Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, rivelandoci qualche anticipazione (attenzione possibili Spoiler!).
La prima scena che lo scenografo descrive, concedendosi qualche spoiler, è quella tra Harry e Silente a King’s Cross, lui stesso confida che la vaga descrizione della scena, presente sul libro, ha costretto l’intero team a sperimentare moltissimo prima di ottenere il risultato definitivo. L’unica cosa di cui erano sicuri era la predominanza assoluta del colore bianco su tutta la scena, così ci racconta come abbiano provato tutte le varie illuminazioni e le esposizioni possibili, un lungo lavoro, circa tre settimane di esperimenti, che ha portato ad un risultato ottimale:«Il risultato finale è un set molto semplice, una piattaforma bianchissima circondata da pareti bianche e qualche effetto visivo aggiunto in postproduzione».
Craig racconta inoltre che le maggiori difficoltà incontrate, sono state quelle nella scena, che si è rivelata “catartica” per l’intero team, della distruzione di Hogwarts: «Nella seconda parte la sfida più grande è stata decisamente la distruzione di Hogwarts, ebbene non abbiamo distrutto i set che avevamo ma ne abbiamo ricostruito uno totalmente nuovo. Il problema maggiore è stato quello delle “macerie” dei muri abbattuti, dell’entrata, della Grande Sala e del suo tetto completamente crollato. È stata una delle cose più difficili ma anche una delle più divertenti, in un certo modo ci ha aiutato a capire che tutto stava per finire, abbiamo demolito tutta Hogwarts, prima di spazzarla via definitivamente».
Questa scena è considerata da Craig una delle più attese dai fan ma anche dallo stesso team, che non vede l’ora di vedere la reazione del pubblico. Tra le scene più attese ovviamente anche il “gran finale”: «Il grande scontro finale tra Voldemort e Harry si terrà nel cortile di fronte alla scuola alla luce dell’alba (che creerà un’atmosfera speciale), la scena è molto efficace, posso dirlo anche se non ho ancora visto il risultato, così come voi tutti non avete ancora visto la seconda parte».
Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 sarà nelle sale italiane a luglio 2011, Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 è uscito invece al cinema il 19 novembre 2010, e dal 15 aprile sarà disponibile in Blu-ray e Dvd
Entrambi i film sono diretti da David Yates, e interpretati da Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint.
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Ecco la foto:
(Fonte: Harry Latino e Art Insights)
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