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Harry Potter, Gary Oldman torna sulle critiche a Sirius Black: «Non volevo essere scortese»

L'interprete del personaggio alcuni mesi fa ha definito mediocre la sua performance, ma ora ci tiene a spiegare il suo pensiero

Harry Potter, Gary Oldman torna sulle critiche a Sirius Black: «Non volevo essere scortese»

L'interprete del personaggio alcuni mesi fa ha definito mediocre la sua performance, ma ora ci tiene a spiegare il suo pensiero

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Gary Oldman, premio Oscar e amatissimo interprete di numerosi grandi film, è tornato sui suoi passi. O meglio, ha voluto chiarire che cosa volesse dire qualche mese fa quando ha criticato la sua performance nei film del franchise di Harry Potter

Come noto, ha interpretato Sirius Black in tre film della saga del maghetto: Il Prigioniero di Azkaban, Il Calice di Fuoco e L’Ordine della Fenice – con un piccolo cameo nell’ultimo film, I Doni della Morte Parte 2). Di quell’esperienza, a dicembre 2023, ha detto: «Penso che la mia interpretazione sia stata mediocre. No, davvero. Forse, se avessi letto prima i libri come ha fatto Alan [Rickman, ndr], se mi fossi preparato di più, se avessi saputo cosa mi aspettasse, probabilmente avrei recitato diversamente».

Parole che hanno sollevato un polverone e indispettito i fan e sulle quali è tornato lo stesso interprete, durante la conferenza stampa di Parthenope, il film di Paolo Sorrentino protagonista tra martedì e mercoledì al Festival di Cannes. A Gary Oldman, che fa parte del cast, è stato chiesto infatti qualcosa a riguardo, e lui ha colto l’occasione per chiarire il suo pensiero: «Quello che intendevo dire è che, come qualsiasi artista o attore o pittore, si è sempre ipercritici nei confronti del proprio lavoro – ha detto -. Non farlo ed essere soddisfatto di quello che si sta facendo, per me sarebbe la morte. Se guardassi una mia performance e pensassi: ‘Mio Dio, sono fantastico’, sarebbe un giorno triste».

Poi ha proseguito così: «C’era molta segretezza intorno ai romanzi, erano sotto chiave. Se avessi saputo tutto fin dall’inizio, se avessi letto i cinque libri e avessi visto l’arco del personaggio, avrei potuto affrontarlo in modo diverso. Forse l’avrei guardato in modo diverso e l’avrei dipinto con un colore diverso. Così, quando ho iniziato Harry Potter, tutto ciò che avevo era il libro “Il prigioniero di Azkaban” e l’unica rappresentazione di quell’uomo. Un solo libro nella biblioteca di Sirius Black. Ed è più o meno questo che intendevo. Non ho detto che è un film terribile o che io sono terribile, vorrei solo che fosse stato fatto in circostanze diverse. Questo è ciò che intendevo, non per essere scortese con le persone che amano quel film».

Gary Oldman ha tentato quindi di rassicurare i fan di Harry Potter, dicendo loro di essere ancora molto attaccato al personaggio, al contrario di Miriam Margolyes, l’interprete della professoressa Sprout che come noto ha intrapreso una sorta di “personale crociata” contro i fan adulti della saga

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con lui sulla performance in Harry Potter? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

Fonte: Variety

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