Daniel Radcliffe ha annunciato l’uscita di un documentario sulla storia di David Holmes, stuntman con cui ha lavorato lungo tutta la saga cinematografica di Harry Potter. Mentre si trovava sul set di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, Holmes è stato vittima di un grave incidente che lo ha lasciato paralizzato dalla vita in giù.
Radcliffe parteciperà al progetto come produttore esecutivo, oltre ad essere una delle personalità intervistate all’interno del documentario. La pellicola sarà diretta per HBO da Dan Hartley e debutterà in America a novembre sulla piattaforma Max. Si tratta dell’ultima di una lunga serie di collaborazioni per l’interprete di Harry Potter e la sua controfigura, che durante la pandemia hanno anche creato un podcast insieme incentrato proprio sul lavoro degli stunt double.
Il documentario mostrerà scene di vita professionale e privata di David Holmes, backstage dalla saga cinematografica e interviste esclusive con David, Daniel Radcliffe, amici, famiglia e membri della crew.
La sinossi ufficiale recita: “Il film racconta la storia di formazione di David Holmes, un ginnasta prodigio dell’Essex che fu selezionato per interpretare la controfigura di Daniel Radcliffe nel primo film di Harry Potter, quando Daniel aveva appena 11 anni. Nei dieci anni successivi, i due hanno stretto un legame inscindibile, tuttavia nel penultimo film della serie un tragico incidente ha lasciato David paralizzato, sconvolgendo completamente la sua esistenza. Nel sostenere David e la sua famiglia in questo momento di difficoltà, Daniel e i suoi colleghi si sono accorti che è proprio il suo straordinario spirito di resilienza a costituire la più grande fonte di coraggio e ispirazione”.
Nel suo podcast Daniel Radcliffe ha commentato così il “mito” degli stuntman: «C’è questa idea che siano una sorta di supereroi. Quando il pubblico vede sullo schermo qualcosa di doloroso o di orribile, pensa che si tratti di un effetto speciale o che ci sia un trucco per farlo in maniera sicura. Spesso però non è così. Non si può, ad esempio, fare finta di cadere dalle scale. Se ti prende sotto una macchina, è comunque una macchina, anche se va molto più piano del normale. Gli stuntman trovano il modo più sicuro di farlo, ma potrebbe essere comunque pericoloso».
Fonte: Variety
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