Harry Potter non è adatto ad un pubblico che ha meno di 18 anni.
È quanto emerso nelle ultime ore in Ungheria a seguito dell’approvazione del disegno di legge presentato dal partito Fidesz – di cui fa parte il Primo ministro Viktor Orban – e volto a vietare “la promozione dell’omosessualità ai minori“. Il testo è passato con 157 voti a favore e un solo contrario.
Criticato all’unisono da Amnesty International e Human Rights Watch in quanto considerato un grave attacco ai diritti LGBTQ+, il provvedimento è stato concepito come un progetto di legge il cui scopo, sulla carta, sarebbe quello di “proteggere i bambini dalla pedofilia”. Tuttavia, il testo si spinge decisamente oltre questi confini, andando a reprimere di fatto le lotte per i diritti civili della comunità LGBTQ+, già fortemente limitata in Ungheria.
«Va contro i nostri valori comuni e i diritti umani. Esorto la Commissione europea ad agire a sostegno delle persone LGBTI* ungheresi», ha dichiarato l’europarlamentare Rasmus Andresen, mentre la ricercatrice Lydia Gall di Human Rights Watch ha commentato: «Associare la pedofilia alle persone LGBT, vietare l’educazione sessuale e soffocare la libertà di parola è spregevole e indegno di uno stato membro dell’UE.»
Si legge nel provvedimento, che ha colpito anche film e serie tv: «Al fine di garantire la protezione dei diritti dei minori, pornografia e contenuti che raffigurano la sessualità fine a se stessa o che fanno propaganda di un’identità di genere deviata, del cambiamento di genere e dell’omosessualità, non devono essere fruibili da persone di età inferiore ai diciotto anni.»
La conseguenza più immediata, come comunicato dall’emittente televisiva RTL Klub Hungary – la prima ad adeguarsi al provvedimento – sarà quella di trasmettere film come Harry Potter, Il diario di Bridget Jones o Billy Elliot in seconda serata, così da impedirne la visione ai minori come dettato dalla nuova legge.
Fonte: Euronews
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