Harry Potter, perché nel Wizarding World non si vedono mai i vampiri?
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Harry Potter, perché nel Wizarding World non si vedono mai i vampiri?

Lupi mannari, elfi domestici, giganti, ippogrifi: che fine hanno fatto i vampiri?

Harry Potter, perché nel Wizarding World non si vedono mai i vampiri?

Lupi mannari, elfi domestici, giganti, ippogrifi: che fine hanno fatto i vampiri?

Come mai nel mondo di Harry Potter non vediamo mai i vampiri?

Non c’è certo scarsità di creature magiche nell’universo fantastico di Harry Potter. Nel corso delle avventure del maghetto, sia su carta che al cinema, ne abbiamo incontrate di tutti i tipi, tra elfi domestici, ragni, ippogrifi e persino il basilisco. Sappiamo, ad esempio, che nel Wizarding World esistono i giganti (anche uno dei personaggi principali, Hagrid, è un mezzogigante), i lupi mannari, i centauri e il popolo del mare (questi ultimi si presentano al funerale di Silente per porgere i loro omaggi). E per quanto riguarda i vampiri?

Curiosamente, tra tutte le creature fantastiche, quella dei vampiri è forse la specie meno menzionata in Harry Potter, tanto che chi ha visto soltanto gli adattamenti cinematografici potrebbe pensare che non esistano affatto. In realtà, la scrittrice J.K. Rowling allude all’esistenza dei vampiri in più punti, anche se sono talmente rari che sarebbe facile lasciarseli sfuggire.

Ad esempio, nel romanzo Harry Potter e la pietra filosofale Hagrid afferma che Quirinus Raptor abbia incontrato dei vampiri nella Foresta Nera. Tuttavia, subito dopo si specifica che il professore sia solito mentire riguardo i suoi fantomatici viaggi. Ne Il prigioniero di Azkaban, invece, Dean Thomas spera che il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure sia proprio un vampiro.

Queste allusioni sono così vaghe che, secondo alcuni lettori, rappresenterebbero piuttosto la prova della non esistenza dei vampiri, che sarebbero quindi una leggenda anche in questo magico mondo. A chiarire le cose è stata Rowling in persona, con un post pubblicato sull’ormai ex Pottermore nel 2015, in cui spiega: «I vampiri esistono nell’universo di Harry Potter, ma non ricoprono un ruolo importante nella storia. Il mito dei vampiri è stato trattato così tante volte nella letteratura e nei film che ho pensato ci fosse ben poco che io potessi aggiungere. Inoltre, i vampiri sono una tradizione dell’Europa dell’est, e in generale ho cercato di ispirarmi al folklore britannico nel creare gli avversari di Harry».

La scrittrice ha poi ricordato come il maghetto effettivamente incontri un vampiro, seppur solo di passaggio: si tratta di Sanguini, personaggio che fa una comparsa umoristica ad una festa nel romanzo Il principe mezzosangue. Rowling ha inoltre svelato la presenza di un personaggio cancellato chiamato Trocar, che nelle sue intenzioni iniziali era un insegnante di Hogwarts di razza vampira («Evidentemente, però, non mi convinceva particolarmente, perché è scomparso abbastanza presto dai miei appunti»).

Infine, Rowling ci ha tenuto a mettere le cose in chiaro riguardo una popolare teoria dei fan, ossia che il professor Severus Piton sia in realtà proprio un vampiro. «È vero che è mortalmente pallido, e che a volte viene descritto come un grosso pipistrello, con il suo lungo mantello nero – ha precisato l’autrice – ma non si trasforma mai veramente in un pipistrello. Inoltre, lo incontriamo fuori dal castello anche con la luce del giorno, e ad Hogwarts non si trovano mai dei cadaveri con dei segni sul collo. Per farla breve no, Piton non è una rivisitazione del personaggio di Trocar».

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